-14,2%
È sceso sotto il miliardo di euro il valore delle esportazioni del Biellese nei primi sei mesi del 2024. È il dato più basso degli ultimi due anni, cioè dalla fine della pandemia, ed è inferiore anche al risultato ottenuto nel 2019 quando il coronavirus non era all’orizzonte. Secondo i dati di Unioncamere, diffusi mercoledì, la provincia è stata la peggiore nel panorama regionale: il -14,2% è nettamente al di sotto della media piemontese (-4,6%) e e di quella nazionale (-1,1%). Il valore assoluto di poco più di 945 milioni di euro è sotto i 988 milioni di cinque anni fa. Da allora, fatta salva la parentesi del Covid 19, è stato un recupero costante: +24,1% nel 2022, +8,1% nel 2023 sempre in relazione al primo semestre dell’anno precedente. La particolarità del dato biellese sta anche nel fatto che, tra i vari settori industriali, il comparto tessile risulta in crescita: +12,3% con un +28,2% di abbigliamento, +45% di pelletteria e gli altri prodotti tessili (che riguardano soprattutto una provincia di filature e tessiture) che invece sono in flessione. Ma, dice l’analisi di Unioncamere, il dato del semestre sconta anche «flessioni dei valori delle merci esportate». Un problema che non ha toccato la vicina Vercelli dove invece c’è un rassicurante +9,1%. Si tratta di un segnale preoccupante per il sistema economico che aveva avuto qualche preavviso: è dell’inizio dell’anno la statistica della Uil che aveva messo il Biellese in testa alla classifica poco invidiabile delle province che avevano chiesto più ore di cassa integrazione. È la soluzione che le aziende mettono in atto quando si prevede un calo della produzione. Evidentemente non avevano sbagliato previsioni. Tocca aggrapparsi alle parole dette di recente da Paolo Barberis Canonico, presidente designato dell’Unione industriale con passaggio di testimone nei prossimi giorni, che in una recente intervista non aveva messo in dubbio la solidità del sistema-Biella pur in presenza di un periodo complicato: «Lo sconforto di questo momento è dato dal rallentamento oggettivo della produzione che comunque non ha nulla a che vedere con un problema strutturale».
Ipse dixit
“Se si rimane chiusi nella propria città, nel proprio Paese, non si sa cosa c’è al di fuori, invece quando si va all’estero e si vivono nuove esperienze, ci si arricchisce e poi naturalmente si torna volentieri a casa […] Le sfide che rimangono aperte sono principalmente quelle delle connessioni, intendo non solo quelle fisiche, vale a dire ferroviarie e stradali, ma anche quelle telematiche, che purtroppo nel nostro territorio sono ancora abbastanza arretrate”
(Dalla videointervista a Giovanni Vietti, amministratore delegato di Lauretana e presidente a fine mandato dell’Unione industriale biellese, ripubblicata da Il Biellese)
Intanto, il contratto
Paolo Barberis Canonico si dichiara ottimista anche per la chiusura della trattativa del contratto dei tessili, una partita che riguarda le buste paga e le condizioni di lavoro di circa 12mila biellesi. «Sono fiducioso che si troverà un punto d’incontro per far sì che le aziende restino competitive e i dipendenti consegiuano un giusto salario» ha dichiarato il futuro presidente dell’Unione industriale a Eco di Biella. Ma è un fatto che la partita sia iniziata in primavera e non sembra ancora vicina alla conclusione, con la congiuntura economica non buona come quella dell’ultimo biennio a consigliare probabilmente più prudenza. Gli incontri riprenderanno con l’autunno ma, come sottolinea Filippo Sasso, segretario provinciale dei tessili della Cgil, con tanti punti su cui ancora trovare un equilibrio: «Le posizioni restano ancora distanti» ha detto sempre a Eco di Biella. «A preoccupare è il fatto che le parti datoriali non siano ancora entrate nel merito delle richieste salariali». Il punto non è da poco perché il contratto dei tessili in vigore ha stipendi tra i più bassi a livello nazionale, come confermato dal dettaglio che il minimo ha una paga oraria inferiore a quella che aveva fissato il disegno di legge sul salario minimo, poi accantonato. Spesso sono i contratti integrativi aziendali ad arricchire la busta paga ed è una strada che le aziende sembrano voler riproporre anche per il contratto nazionale, trovando però l’opposizione dei sindacati: «Quanto viene erogato con eventuali benefit non entra nel montante contributivo e pone un problema in futuri termini di pensione. In un contesto in cui l’inflazione ha già eroso i precedenti aumenti e in cui abbiamo i salari più bassi d’Europa è per noi essenziale agire sui minimi contrattuali». Barberis Canonico immagina che le divergenze possano trovare un punto di contatto: «Sono più sulla carta che nei fatti, atteso che il bene comune che vogliamo difendere è rappresentato dal fatto che si vuole che le imprese siano messe nella condizione di poter assumere».
Cosa succede in città
Oggi alle 17,30 a Candelo si apre la Fiera delle parole e delle emozioni, festival letterario che avrà luogo intorno e dentro le mura del Ricetto. Il primo appuntamento è al centro culturale Le Rosminiane con Amedeo Leone che presenterà il suo libro “La privacy al centro”, intervistato da Giancarlo Dall’Ara. L’ingresso è libero
Oggi alle 17,30 a Cossato si apre la festa dell’Unità provinciale, appuntamento tra politica e divertimento. Si comincia con la prima, con un incontro con il parlamentare Giuseppe Provenzano, insieme all’ex segretario regionale del Pd Paolo Furia e alla consigliera regionale Emanuela Verzella, del futuro dei territori di provincia. Dalle 19,30 festa della birra con un menu a base di pulled pork e hamburger gourmet e la musica degli Emergenza Rock. La festa si svolge in piazza Croce Rossa nell’area del mercato coperto
Oggi alle 17,30 a Biella torna a incontrarsi il comitato M come Matteotti, nato in estate e presentatosi in un incontro pubblico con lo scrittore Vittorio Zincone. L’appuntamento aperto a tutte e a tutti è in piazza del Monte per parlare dell’attività dell’anno in corso e della programmazione per quello che verrà
Oggi alle 18 a Massazza c’è la prima giornata della festa patronale. Si comincia con la sfida a calcio celibi contro ammogliati. Dalle 19,30 in piazza del municipio birra e grigliata e dalle 22 musica con il karaoke e con dj Jullare
Oggi alle 18 a Mottalciata si apre la festa dell’uva e del riso con un’esibizione di zumba, karate e qi gong. Seguirà alle 19,30 la cena a base di arrosticini e dalle 22 la musica con Jack Mazzoni
Oggi alle 18,30 al Piazzo è in programma una visita guidata alla mostra “Marco Polo, l’impossibile” aperta a palazzo Ferrero. Sarà presente il fotografo cinese Ye Wenlong, al lavoro in questi giorni proprio nel Biellese. Ci saranno anche le curatrici Mikelle Standbridge e Yiwei Lu. L’ingresso costa 5 euro. Al prezzo di 10 euro è a disposizione anche l’aperitivo facoltativo alla caffetteria del palazzo
Oggi alle 20,45 a Cossato al teatro comunale di piazza Tempia ci sarà Michelangelo Pistoletto: a una settimana dall’apertura della rassegna “Arte al centro”, ospitata dalla fondazione che porta il suo nome, il maestro biellese dialogherà sulla sua arte e sul suo pensiero con Luca Deias. L’ingresso è gratuito ma ci si può prenotare scrivendo a staff.journal@cittadellarte.it
Oggi alle 21 a Biella si chiude la rassegna “Musica in piazza” che per tutta l’estate ha portato a esibirsi a Biella le bande affiliate all’Anbima. L’appuntamento, a ingresso libero, è in piazza del Monte con la banda musicale giovanile della provincia
Oggi alle 21 a Oropa si sposta nel luogo che gli dà il nome l’Oropa Music Festival: alla basilica antica suoneranno la violinista bulgara Lora Markova, il violista francese Paul Zientara e i violoncellisti Aleksey Shadrin, ucraino, e Stéphanie Huang, belga. Il programma prevede musiche per archi di Händel e Arenskij. L’ingresso è libero ma è suggerita la prenotazione a questo link
Oggi alle 21,30 in tv è in programma la seconda serata di Bake Off Italia, la trasmissione televisiva che mette in gara gli aspiranti pasticcieri amatoriali. Tra i quattordici in lizza c’è anche il giovane biellese Francesco Giachino. Il programma è in chiaro sul canale 31 del digitale terrestre
Un altro assaggio di grande ciclismo
Con la nomina di Roberto Pella, che è anche parlamentare e sindaco, alla presidenza della Lega del ciclismo professionistico italiano, era facile immaginare di vedere Valdengo ancora una volta al centro della scena di qualche grande corsa. È accaduto più presto del previsto, prima del sogno di Pella che ha dichiarato di immaginare la Vuelta, ovvero il giro di Spagna, sulle strade piemontesi così come è accaduto in estate con il Tour de France. Come scrive Il Biellese partirà giovedì 10 ottobre da Valdengo il Gran Piemonte, corsa che da qualche tempo Rcs (ovvero Gazzetta dello Sport) organizza a ridosso del Giro di Lombardia. Ci saranno molti dei grandi che si contenderanno la classica-monumento sabato 12, anche se come è consuetudine l’elenco degli iscritti viene reso noto solo negli ultimi giorni. Sarà l’occasione per vederli sfilare sulle strade della provincia perché il tracciato prevede un minicircuito di una trentina di chilometri prima di sconfinare verso la provincia di Novara e il traguardo di Borgomanero, che sarà raggiunto dopo 182 chilometri. Da Valdengo si salirà verso Biella lungo via Milano, per poi passare da via Cernaia, via La Marmora, via Rosselli, viale Macallè e via Candelo: si attraverserà anche il paese del Ricetto passando da via Matteotti, piazza Castello e dalla discesa della birreria per poi raggiungere nuovamente Vigliano e, lungo via Milano, attraversare Valdengo, Quaregna Cerreto e Cossato fino a inserirsi a San Giacomo di Masserano nella statale dei laghi. Il via sarà dato alle 12,25 e ci saranno le inevitabili chiusure delle strade già da un paio d’ore prima. Meglio prepararsi per tempo, sia per godersi lo spettacolo sia per non farsi sorprendere da una transenna.