Adesso qui è tutta campagna
Aperte le candi-danze, si è alzato il volume della musica della campagna elettorale a Biella. E, a spanne, il genere scelto per cominciare è l’heavy metal. Sul palco immaginario della politica cittadina per ora sono saliti in due: da una parte gli assoli di chitarra di Marta Bruschi, la prescelta del centrosinistra, dall’altra i due gemelli diversi del centrodestra in carica, Claudio Corradino e Giacomo Moscarola, sindaco e vicesindaco, entrambi della Lega. Sullo spartito c’è soprattutto un argomento: i cantieri in città. Bruschi non era stata tenera già nella doppia uscita su La Stampa risultata essere il lancio ideale per la sua candidatura. Nella giornata della sua presentazione ha rimesso l’accento sul tema: «Biella nel migliore dei casi è ferma immobile» aveva detto lunedì, parole riportate da Il Biellese «ma fa pure passi indietro. Questa giunta non ha aperto un cantiere nuovo ma neppure portato avanti i progetti della precedente amministrazione. Non mi stupisce l’immobilismo perché abbiamo un sindaco che paghiamo caro che pensa di essere un dipendente dell’ufficio anagrafe». Nelle 72 ore successive il tema è diventato un chiodo fisso della giunta in carica (e, direbbero quelli bravi, è un punto a favore di Bruschi quello di aver dettato l’agenda degli argomenti sul tavolo). Le risposte istituzionali si sono mescolate a quelle politiche, con il rischio di qualche sgrammaticatura. I canali ufficiali del Comune hanno, per esempio, diffuso una nota che era una risposta agli attacchi della consigliera di centrosinistra senza citarla, con l’elenco corredato di foto-mosaico, dei cantieri aperti per un investimento da oltre 25 milioni di euro. Sulla pagina Facebook della città era anche scappata la locuzione «la nostra amministrazione» nella frase che sottolineava l’impegno per scuole, sport e giovani, decisamente fuori luogo in un canale istituzionale che è la voce della città per i suoi abitanti e non della giunta in carica. Dopo qualche ora è stato saggiamente corretto in «questa amministrazione». Sindaco e vicesindaco hanno invece mani più libere per risposte politiche, trovandosi a loro agio nel duello a voce alta che, in fondo, fece la loro fortuna quando nella precedente campagna elettorale erano loro quelli all’opposizione. Ha cominciato Giacomo Moscarola su La Stampa: «La candidata del Pd dimostra di non sapere di che cosa parla, così come ha fatto emergere in questi cinque anni di consiglio comunale. Sono gli stessi numeri a smentirla. Oltre alla palese ignoranza sui documenti amministrativi, la consigliera palesa una preoccupante non conoscenza del territorio». Nel suo video settimanale del venerdì ha aggiunto le sue parole Claudio Corradino, prima giocando per una trentina di secondi sul termine “ragazza” riferito a Bruschi, pronunciandolo e poi scusandosi perché «già una volta mi hanno detto che è offensivo...» e poi entrando nel merito a piedi uniti: «Ma come cavolo fai a dire che a Biella non ci sono cantieri aperti e non abbiamo fatto niente. Ma se ce ne sono dodici o tredici solo ora in città...». Se può essere un segnale di come opporsi sia più difficile che amministrare, la vox populi dei commenti sotto il post Facebook sui cantieri della città di Biella non sembrava incline a dar ragione al sindaco. Fact checking? In sintesi, è innegabile che molti cantieri siano in corso, al termine del lungo processo iniziato con la distribuzione dei fondi Pnrr in base ai progetti presentati. È altrettanto innegabile che, dalla prima idea al primo colpo di piccone, passino mesi e mesi: i lavori in piazza Vittorio Veneto, esempio a caso, non sono ancora partiti. Alcune opere iniziate con la giunta precedente come il raddoppio del dormitorio restano incompiute. Appare un po’ frustrante quando si pensa alla rapidità di azione del privato: alla fine, in quasi cinque anni di giunta, i due spazi vuoti più vistosi risistemati per il riuso dopo un passaggio-via libera in consiglio comunale sono il supermercato Aldi di via Carso e Cascina Oremo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Mani private, appunto. Mani più veloci. Altrove, nonostante tentativi e programmi, nulla è accaduto nemmeno quando spettava ai privati la maggior parte dell’investimento: ex Rivetti, ex Pettinature, vecchio ospedale.
Ipse dixit
“L’impresa esecutrice dei lavori manterrà accessibile l’accesso al parcheggio interrato fino a quando le condizioni di sicurezza e l’avanzamento dei lavori lo garantiranno. Il nostro primo obiettivo è quello di mettere in atto ogni misura possibile per ridurre i disagi a cui, purtroppo inevitabilmente, andranno incontro i cittadini. Il nostro Comune ha deciso un investimento importante per la riqualificazione ambientale nell’area di accesso al borgo del Piazzo attraverso la valletta del Bellone in modo da rendere più sicura quella zona. L’altra faccia della medaglia, però, è che i lavori causeranno disagi ai residenti. Disagi meno impattanti quando le ditte lavorano in modo corretto e noi vigileremo affinchè tutto proceda nel migliore dei modi”
(Dalla nota del sindaco Claudio Corradino, pubblicata sul sito web della città di Biella, sul cantiere che ha chiuso alle auto il piazzale esterno del parcheggio del Bellone)
Silvia Avallone e la valle Cervo
“Marina Bellezza” comincia lungo una strada buia, da qualche parte tra San Giuseppe di Casto e Callabiana, dove un gruppo di ragazzi in auto investe un cervo. “Cuore nero” invece sale fino a Sassaia, la frazione di Campiglia Cervo che si raggiunge solo se si sa dov’è. Silvia Avallone, a dieci anni di distanza tra un romanzo e l’altro, ha scelto di nuovo la valle che conosce bene, benché oggi viva a Bologna, per ambientare la storia di una donna che, uscita dal carcere, prova a ricostruirsi una vita lontano dal mondo più rumoroso. E chissà se tra i lettori delle sue pagine qualcuno si incuriosirà al punto di andare a vedere da vicino la Bürsch. Era improbabile che accadesse con “Marina Bellezza” dove la scenografia scelta per ambientare la storia d’amore tra due ragazzi era cupa come la strada Trossi piena di capannoni vuoti con le uniche luci in un centro commerciale che, ai lettori biellesi, ricordava tanto Gli Orsi. Qui è diverso, come si intuisce dalla descrizione di Sassaia data dal libro stesso: «L’unico modo per raggiungere Sassaia, minuscolo borgo incastonato tra le montagne, è una strada sterrata, ripidissima, nascosta tra i faggi». A Eco di Biella ha spiegato la sua scelta: «Da una parte ho reinventato parte dei luoghi per esigenze narrative, però Sassaia doveva assolutamente esserci, così certi scorci e i boschi sono reali». La scrittrice, che è voce narrante del video “Futuro presente” di promozione del territorio fatto realizzare dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella (2.841 visualizzazioni su YouTube in poco meno di due anni finora), ha raccontato di aver scoperto Sassaia quasi per caso: «Adoro la Valle Cervo ma non la conoscevo. L’ho scoperta dopo la pandemia quando, assetata di natura, ho ripreso a fare lunghe passeggiate nei boschi e una volta arrivata imboccando un sentiero nuovo, mi sono innamorata di questo nido di case che, per quanto disabitato, è perfettamente vivo, un paradiso incontaminato. Lì ho respirato, sentivo di essere nella carne del mondo, un luogo dove poter tornare perfettamente umani».
Cosa succede in città
Oggi alle 10 a Biella si apre a Cittadellarte una giornata dedicata alla biodiversità dal titolo “Semincontri”: fulcro dell’appuntamento è il baratto di semi che potranno anche essere “acquistati” in cambio di un’offerta libera agli agricoltori che partecipano all’iniziativa. Durante tutta la giornata ci saranno anche spettacoli e conferenze il cui programma è a questo link
Oggi alle 11 a Oropa parte dai cancelli del santuario la visita guidata a basilica antica, appartamenti reali e museo dei tesori. Il costo è di 8 euro a persona, con sconto possibile per famiglie: ogni tre persona, una entrerà gratis
Oggi alle 12 a Biella comincia la distribuzione di due fagiolate di quartiere, ultimi appuntamenti del carnevale a Quaresima ormai cominciata: sono quelle del Piazzo (appuntamento in piazza Cucco) e “del Gallo” in Riva con base in piazza San Giovanni Bosco mentre quella “dei Cadregat” a Cossila San Grato nell’area sportiva di strada Garella sarà distribuita a partire dalle 15,30
Oggi alle 16 a Cossato la rassegna teatrale per bambine e bambini propone “Brutti anatroccoli”, rivisitazione della fiaba di Andersen di e con Silvano Antonelli. L’appuntamento, adatto dai 3 ai 10 anni, è al teatro comunale
Oggi alle 18 al Piazzo è stato convocato un incontro pubblico per abitanti e titolari delle attività commerciali del quartiere: l’argomento di discussione sarà la situazione di semi-isolamento con la funicolare chiusa alle 18 e i lavori che rendono inagibile il piazzale esterno del parcheggio del Bellone
Oggi alle 18,30 a Biella il gruppo giovanile diocesano Hope Club inaugura la sua nuova sede in via Orfanotrofio 16. Servirà non solo per i raduni degli iscritti ma anche per le attività organizzate, come il corso per superare l’esame della patente riservato ai migranti
La domenica sportiva
Oggi alle 12,30 a Biella lo stadio La Marmora-Pozzo ospita l’ultima giornata della prima fase della serie A femminile con la Juventus che ospita il Napoli. Gli ultimi biglietti gratuti sono a disposizione a questo link
Oggi alle 14,30 a Cossato per il campionato di Eccellenza di calcio maschile il Città di Cossato affronta allo stadio Ezio Abate il Borgaro Nobis. Alla stessa ora la Biellese gioca in trasferta contro l’Alpignano
Oggi alle 14,30 a Biella c’è una partita che vale più delle altre nella stagione del Biella Rugby: nello stadio di via Salvo d’Acquisto i gialloverdi, secondi in classifica con quattro punti di distacco dalla vetta, sfidano la capolista Cus Torino
Oggi alle 18 a Biella per il campionato di serie C maschile di pallacanestro lo Zeta Esse Ti gioca contro Piossasco nella quartultima giornata di stagione regolare del girone B
I violini fatti con i barconi
«Come una barca può diventare un violino, anche io che sono in carcere e potrei essere rottamato, posso essere trasformato»: sono le parole scelte da Andrea, detenuto del carcere di Opera, alla periferia di Milano per raccontare del progetto che ha portato alla Scala gli strumenti musicali costruiti da lui e da altre persone che stanno scontando la loro pena. All’origine dell’iniziativa c’è Enrico Allorto, un liutaio biellese, e c’è un altro dettaglio a renderla speciale: violini, liuti e chitarre sono stati realizzati con il legno recuperato dai barconi che hanno trasportato i migranti a Lampedusa. Allorto ha costruito i primi tre: un violino, una viola e un violoncello. Sono diventati tredici grazie alle mani dei detenuti nel laboratorio, in una delle attività della cosiddetta giustizia riparativa, il complesso di iniziative che fanno sì che le persone, una volta uscite dal carcere, abbiano tutti gli strumenti necessari per non ricadere nella spirale del crimine. «È stata una sfida» ha detto Allorto a Il Biellese «perché mi sono dovuto inventare un sistema cercando di superare le non poche difficoltà tecniche di creare uno strumento partendo da un legno intriso di salsedine e nafta. Non volevo che fosse solo un oggetto. Volevo che avesse una voce, che fosse una preghiera, una testimonianza per ricordare che il problema della migrazione ci riguarda tutti e che è necessario risolverlo». In più c’è il segno di riscatto nel dettaglio che a costruirli sono stati i detenuti: «Non si può riparare al danno che hanno fatto» dice Allorto «ma possono cercare di migliorare la propria vita e quella degli altri». A La Scala gli strumenti sono stati suonati dall’Orchestra del Mare accompagnata da altri grandi musicisti. Lo scrittore Paolo Rumiz ha scritto il testo che ha introdotto il concerto.