Al turismo manca un numero
È un po’ più complicato fare un’analisi approfondita dell’andamento del turismo nel Biellese, dopo la pubblicazione dei dati del primo semestre del 2024. Sono in crescita, come stabilisce una fonte più che ufficiale come l’osservatorio regionale del settore. Ma le tabelle offrono solo i dati in percentuale: +3,9% per gli arrivi, ovvero il numero di persone che passano almeno una notte in provincia e +6,6% per le presenze, cioè il numero di notti passate nelle strutture di ospitalità del territorio. La crescita è sullo stesso periodo da gennaio a giugno del 2023. Prendendo le percentuali e calcolandole sul valore che l’anno scorso, benché arrotondato, era stato diffuso, risultano arrivati nel Biellese 2.067 turisti in più rispetto alla prima metà del 2023, per un totale stimato di 55.067, mentre le notti in alberghi, bed and breakfast, appartamenti per affitti brevi e simili sono salite di 7.590 unità arrivando a 122.590. Il terzo dato mancante è quello della permanenza: la media di pernottamenti per ogni turista è di 2,22 notti, anche questo in salita rispetto alle 2,17 con cui si era chiuso l’anno scorso. Ovvia e legittima è la soddisfazione di chi punta forte sul settore, anche alla luce dei tassi di crescita che, se collocano il Biellese al 2,2% del totale dell’offerta turistica regionale, sono più alti sia della quota piemontese sia di quella, che ha addirittura il segno meno, del comprensorio di quadrante, quello raggruppato sotto l’azienda turistica pluriprovinciale delle terre dell’alto Piemonte. «Abbiamo una crescita di turisti che iniziano a fermarsi una o due notti e questo è un dato positivo» ha dichiarato a La Stampa Stefano Maffeo, operatore turistico di Overalp. «Abbinano di solito l'Oasi Zegna al lago Maggiore o a Torino. L'Oasi è la meta che vendiamo di più, seguono il Ricetto di Candelo e il santuario di Oropa. E c'è una certa attenzione per Rosazza soprattutto per i pullman che organizzano la gita in giornata». Paolo Zegna, presidente della Fondazione Biellezza che mette soldi e idee sulla promozione del territorio, sembra puntare l’attenzione soprattutto sul dato da migliorare, quello dei giorni di permanenza: «Le strutture magari durante la settimana hanno poca affluenza, poi fanno il tutto esaurito nel week end. Capisco che non è facile lavorare così, ma se vogliamo arrivare a essere competitivi dobbiamo avere attività aperte e a disposizione dei turisti sempre». Nel primo semestre del 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, la crescita era stata del 19% per gli arrivi e del 22% per i pernottamenti. Alla luce di questa cifra, sembra da rimettere in discussione l’impatto turistico del Giro d’Italia che fece tappa a Oropa all’inizio di maggio e in un fine settimana. Il 2024 è andato sì meglio dell’anno precedente, ma con un singolo grande evento che sembra aver spostato poco la quota di camere prenotate in hotel e appartamenti.
Ipse dixit
“Il testo doveva uscire prima e con le condizioni di accesso chiare a tutti in anticipo. Bisognava dare il tempo di fare quanto necessario. Ora il rischio è che dovendo avere i documenti in poco tempo si vadano a cercare attestati non trasparenti. Anche a Biella non sono mancati i casi di aziende che hanno ottenuto certificazioni emesse in modo poco ortodosso. In Ance abbiamo a che fare con tante diverse situazioni”
(Andrea Bonifacio, presidente provinciale dell’Associazione nazionale costruttori edili, a Il Biellese sulla nuova norma che istituisce la patente a crediti per le imprese di costruzioni, per dare maggiori garanzie di sicurezza sul lavoro)
Il punto mensile sul clima
Settembre 2024 è il quarantesimo mese consecutivo in cui la temperatura registrata a Oropa è superiore alla media dal 1920 a oggi. I 13,2 gradi di media superano i 12,5 annotati negli archivi dell’osservatorio meteosismico del santuario, anche se sono il valore più basso dal 2017. Resta quindi costante la tendenza al riscaldamento ben nota agli scienziati che i dati biellesi non fanno che confermare. La quota di pioggia caduta nel 2024 ha nel frattempo superato al nono mese dell’anno i 2mila millimetri: sono 2.018,6, cresciuti grazie ai 222,6 di settembre, ancora una volta però distribuiti non uniformemente nei trenta giorni. Giovedì 5, giorno di allerta gialla in Piemonte e di allarme ai massimi livelli in Veneto ed Emilia Romagna, ne caddero 62,5, più di un quarto della quota dell’intero mese. Si tratta già dell’anno più “umido” dal 2019 ed è assai vicino il superamento della media storica del secolo registrata a Oropa di 2.030,6 millimetri, ma calcolata sui 12 mesi. I 222,6 millimetri del mese sono a loro volta sopra la media storica dal 1920.
Cosa succede in città
Oggi alle 9,30 a Biella è in programma a Città Studi la tavola rotonda “Lavoro e competenze, scenari e tendenze per il futuro” organizzato da Confindustria Piemonte e dalla banca Intesa San Paolo
Oggi alle 19,30 a Villeneuve si gioca la partita di ritorno del secondo turno di Coppa Italia di Eccellenza di calcio maschile. La Biellese deve ribaltare il 2-0 subito in casa all’andata dall’Aygreville per superare il turno
Le ultime dal Piazzo
Oggi è in programma la revisione semestrale alla funicolare del Piazzo. L’intervento periodico costringerà al fermo dell’impianto tra le 9 e le 16,30 salvo imprevisti. Non è previsto un servizio sostitutivo. A lavoro concluso, le due cabine torneranno a viaggiare fino alle 22. Nel frattempo è entrata in vigore la zona a traffico limitato al borgo storico, con comunicazione social arrivata non da canali ufficiali ma dal profilo Facebook dell’oste del ristorante-libreria La Civetta ed ex consigliere comunale Benito Possemato. Il tratto tra la fine della salita di via Avogadro e l’incrocio tra corso del Piazzo e via Mentegazzi sarà chiuso alle auto da mezzanotte alle 5 del mattino sette giorni su sette a cui si aggiungono i semafori rossi dalle 20 a mezzanotte di sabato sera e dalle 13 a mezzanotte la domenica. Significa che nei fine settimana, dalle 22 in poi, cioè da quando termina l’orario di servizio della funicolare, il Piazzo sarà raggiungibile solo a piedi.