Altra sartoria
Alina, Simin, Jamila e Arzo sono quattro sorelle nate a Kabul, in Afghanistan. La più grande ha 33 anni, la più piccola 13. Hanno lasciato la loro città in taxi il 22 settembre dell'anno scorso, quando il regime dei talebani tornati al potere aveva stretto la sua morsa soprattutto sulle donne. Hanno raggiunto Islamabad, accolte e protette da una organizzazione non governativa. Qui sono entrate in contatto con la Caritas e con Daniele Albanese, il biellese che per l'organizzazione cattolica sovrintende ai progetti dei corridoi umanitari. Ovvero alle vie sicure - e ancora poche, pochissime - per fuggire da un luogo dove si è in pericolo, senza rischiare la propria vita traversando deserti e mari con mezzi di fortuna, e arrivare dove si può essere accolti. La nuova casa delle quattro sorelle afghane è Novara. L'ultimo viaggio di Daniele Albanese dall'Asia ha portato 22 persone, accolte da cinque Diocesi italiane. «Abbiamo potuto ipotizzare per loro un progetto diverso di accoglienza con un percorso lavorativo definito» ha detto Albanese a La Stampa. Le tre maggiorenni, Simin, Jamila e Arzo, sono attese da un tirocinio nel laboratorio di alta moda di Gucci a Novara, un posto che si sono guadagnate grazie all'abilità con ago e filo testimoniata dai vestiti fatti da loro portati in valigia da Islamabad, insieme ai dolci che hanno offerto alle prime persone che hanno fatto loro visita nella nuova casa. In Afghanistan Arzo lavorava come ostetrica per Medici Senza Frontiere, Jamila aveva fatto in tempo a laurearsi in giurisprudenza prima che i talebani chiudessero scuole e università alle donne, Simin aveva finito le superiori. Alina, la più piccola, ha imparato un po' d'italiano nelle lezioni a distanza con una maestra milanese che spera d'incontrare presto così come non vede l'ora di tornare a scuola. «Hanno diritto a un futuro» ha detto a La Stampa il direttore della Caritas novarese don Giorgio Borroni. La sartoria, magari meno glam di quella che sfila in questi giorni a Biella, le aiuterà a cucirselo addosso.
Ipse dixit
“Caro Gigi, sono riuscito a farti pochi gol ma quando ce la facevo godevo tanto perché eri il più forte di tutti. E adesso ti auguro un futuro ricco di altre gioie”
(Alberto Gilardino, biellese, ex calciatore e ora allenatore del Genoa, in un messaggio a Gianluigi Buffon che lascia il calcio giocato)
I 210 che perderanno il reddito
Sono 210 le persone che in provincia di Biella perderanno il diritto al reddito di cittadinanza: il dato, calcolato dall'Inps regionale e riportato ieri da Eco di Biella, nasconde un numero più alto perché insieme ai percettori del sussidio spesso ci sono le loro famiglie. Si tratta del 12% di chi ne aveva diritto fino all'altro ieri ed è esattamente la cifra ipotizzata dall'ex sindaca di Torino Chiara Appendino (Movimento 5 Stelle) nei giorni scorsi. L'assessora regionale al Lavoro, la ponderanese Elena Chiorino (Fratelli d'Italia) non può che difendere, parlando a Eco di Biella, il provvedimento del governo guidato dalla segretaria del suo partito: «Non intendiamo lasciare indietro nessuno. Chi può lavorare deve poterlo fare e arrivare a conquistare dignità, soddisfazione e indipendenza economica». I 210 a cui verrà depennato il reddito di cittadinanza rientrano nella categoria che i provvedimenti di palazzo Chigi definisce degli “occupabili”. Per loro si apre la strada del supporto formazione lavoro, un mensile di 352 euro per un massimo di un anno durante il quale si seguiranno percorsi formativi per riqualificarsi e cercare un impiego. Servirà qualche settimana per capire l'impatto reale di queste misure sul bilancio delle famiglie più fragili o se, come asserisce Elena Chiorino, si tratti in questi giorni di allarmismo: «Spaventare la collettività porta solo a un’inutile agitazione popolare».
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Piedicavallo si apre l'agosto musicale del Piedicavallo Festival. Si comincia al tempio valdese con Carlo Mascheroni in un concerto intitolato "Forte e piano". Si prosegue alle 21 al teatro Regina Margherita con "Voces intimae", al violino Sofia Manvati e al pianoforte Carlo Lazzari. Biglietti a 5 euro
Oggi alle 18,30 a Valle San Nicolao la festa dell'Arci di Brovato offre come specialità del giorno pollo alla diavola e polenta e baccalà. Seguirà la musica, dagli anni Ottanta ai 2000 con i Freakout
Oggi alle 19 a Biella piazza Cisterna al Piazzo ospita la seconda e ultima sfilata di moda legata all'assemblea della federazione mondiale di alta sartoria. Per l'accesso è richiesta la massima eleganza, in smoking per gli uomini, così. Come per la cena di gala che chiuderà l'evento, a palazzo Gromo Losa sempre al Piazzo, offerta dai marchi Piacenza e Cerruti
Oggi alle 19 a Candelo si apre la festa patronale di San Lorenzo con grigliata di carne, fritto di pesce, pesce spada alla griglia e lumache in umido come specialità e, dalle 21,30, musica e danze con il gruppo Woodstock Family
Oggi alle 19,30 a Graglia la festa della Madonna di Campra dedica le cucine al pesce con la grigliata mista. La serata musicale sarà con dj Trope. Alle 4 del mattino l'appuntamento religioso tradizionale della festa prevede la messa all'alba alla chiesetta di Campra
Oggi alle 21 a Magnano il secondo fine settimana con il festival di musica antica propone il concerto dell'Aglaia Ensemble con musiche di Bach. L'appuntamento alla chiesa romanica di San Secondo sarà replicato domani e domenica
Oggi alle 21 a Oropa sarà proiettato il film “Il manto della misericordia”, scritto e diretto da Manuele Cecconello, che ripercorre la storia del mantello lungo 25 metri e composto da quindicimila ritagli di stoffa, realizzato per l'incoronazione della Madonna di Oropa
Ancora sulle lacrime di Pichetto
L'umanissima reazione del ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto al festival del cinema di Giffoni, commuoversi di fronte alle lacrime e all'ansia di una giovane di fronte al cambiamento climatico e alla pura del futuro, potrebbero averlo reso più vicino alla gente comune, ma sembra avere scavato un curioso solco bipartisan sul fronte politico. Attacchi, prese di posizione, distinguo e ironie si sono manifestati dagli alleati a destra e dai rivali a sinistra. «Lacrime di coccodrillo» hanno detto il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli e il fondatore di Italia Viva Matteo Renzi. Il primo se l'è presa con il ministro che piange «dopo aver approvato un piano clima che trasforma l'Italia in un hub del gas». Il secondo attacca la scelta di rinunciare ai soldi del Pnrr per il dissesto idrogeologico: «Piange ma non fa ripartire il piano Italia Sicura». Non gli è andata meglio con gli alleati: intervistato da Daniele Capezzone alla festa della Lega di Cervia il collega di governo Matteo Salvini ha messo le mani avanti («Non vorrei che quelle lacrime fossero un regalo alla sinistra») prima di lasciarsi andare a dichiarazioni negazioniste del cambiamento climatico. Ancora più diretto, sulle colonne di La Verità, quotidiano vicino al governo e nel contempo lontanissimo da chi parla di emergenza climatica, è stato il commento a firma di Giovanni Sallusti: «Uno spettacolare caso di contagio in diretta, la caricatura pseudopsichiatrica di un tema serio che passa in pochi secondi da una ragazza che grazie a Dio non ha le impellenze dei suoi coetanei ucraini (bombe sulla testa, case sventrate, cose così) a un ministro della Repubblica. Dinamica empaticamente comprensibile, per carità. Epperò, a chi scrive viene un po’ d’ansia a sapere che la classe dirigente non guida i processi, ma li subisce con la facilità delle lacrime giovanili».