Battere cassa
All’inizio dell’anno scorso aveva fatto notizia il rapporto della Uil che aveva calcolato come a Biella, nei primi due mesi del 2024, la crescita della richiesta di ore di cassa integrazione fosse stata la seconda più alta d’Italia dopo quella di Taranto, la città che arranca dietro alle difficoltà dell’acciaieria Ilva. Il 2025 è iniziato ancora peggio, secondo i dati Inps pubblicati lunedì da La Stampa: se le 816.997 ore di sostegno al salario “prenotate” nel gennaio-febbraio del 2024 sembravano tante, nello stesso bimestre del 2025 sono diventate 835.025. Sono più del 10 per cento degli oltre otto milioni di ore richieste in Piemonte, un dato quasi raddoppiato. Ma intorno a noi c’è chi sembra stare meglio: a Vercelli e a Verbania le domande di cassa integrazione sono diminuite.
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