Birra, libri e cultura
La fine dell’estate è uno dei periodi più vivaci e interessanti per la spesso sonnolenta Biella. Da lunedì si passeranno il testimone tre manifestazioni in grado di superare, quanto a sfera di interesse, i confini della provincia. Comincia Bolle di Malto, la rassegna delle birre artigianali, che apre lunedì con i primi eventi e vivrà i suoi giorni più intensi da giovedì 29 a lunedì 2 settembre tra piazza Martiri, piazza I Maggio e piazza del Monte. Poi tocca a Fuoriluogo, l’evento culturale che concentra in un fine settimana lungo conferenze, tavole rotonde, presentazioni di libri e appunamenti con l’arte. A chiudere il ciclo c’è ContemporaneA, la rassegna di arte, letteratura e cultura al femminile. Qualche nome? Bolle di Malto, oltre ai 22 birrifici artigianali di tutta Italia con le loro specialità e alle postazioni gastronomiche, porterà i concerti: gli appuntamenti che si preannunciano più attesi sono Roy Paci, tromba e orchestra della sigla finale di Zelig per i nostalgici del cabaret in tv ma anche grande nome della musica da anni, che suonerà in piazza Martiri sabato, Nina Zilli di scena domenica ed Enrico Ruggeri che chiuderà la rassegna lunedì 2. L’ingresso è libero in piazza, anzi nelle piazze dato che la rassegna sconfina in una fetta di piazza I Maggio, quella verso via Belletti Bona, e in piazza del Monte dove ci sarà da giovedì a domenica uno spazio con concerti jazz e degustazioni. Il conta-ingressi di piazza Martiri dell’edizione 2023 calcolò 110mila passaggi in cinque giorni in piazza Martiri. Fuoriluogo avrà la maggior parte degli eventi concentrata tra venerdì 6 e lunedì 9 settembre. Tra gli ospiti si segnalano il ritorno dell’economista ed ex parlamentare Carlo Cottarelli, già capace di riempire le sale nei suoi precedenti passaggi biellesi, la performance teatrale di Alessandro D’Avenia (che con Biella ha legame forte per via della moglie Alice Rosati, giornalista di Vanity Fair e Vogue), le presentazioni del romanziere Matteo Bussola, delle giornaliste esperte di mondi lontani Giulia Pompili (orientalista de Il Foglio) o Marta Allevato (già corrispondente da Mosca per l’agenzia Agi), l’appuntamento con la linguista Vera Gheno e con l’ex direttore del Salone del libro di Torino Nicola Lagioia. ContemporaneA sconfinerà in autunno, nel fine settimana dal 27 al 29 settembre. Ma sarà presentato fra pochi giorni, il 3 settembre. Qualche nome, rigorosamente al femminile, è già stato annunciato: Francesca Coin con il suo saggio sul fenomeno delle grandi dimissioni è già stata finalista del premio biellese Letteratura e Industria, Melissa Panarello, famosa da giovanissima con il romanzo che fece scandalo firmato “Melissa P” perché era ancora minorenne, è tornata su quella storia raccontando il rapporto di una giovane donna con il successo e i soldi, l’attrice Valentina Lodovini leggerà a Città Studi un racconto dell’autrice transgender Camila Sosa Villada, in una serata il cui ricavato andrà all’emporio solidale di Caritas.
Ipse dixit
“C’è una base di matematica che mi è sempre piaciuta ed elettronica. È un percorso che si sovrapponeva perfettamente con le mie idee e inoltre, anche grazie agli stage che vengono proposti direttamente nelle aziende, il tasso di occupazione di chi si laurea qui è molto alto. Diciamo che per chi, come me, è cresciuto con la Ferrari nella testa e nel cuore, ha vissuto tanti Rally della Lana dal vivo insieme alla famiglia e andava a trovare lo zio che aveva una rivendita di auto, non c’è stata soluzione più facile”
(Francesco Lavino Zona, cossatese di 21 anni, studente di ingegneria al dipartimento Enzo Ferrari legato all’industria dei motori a Modena, intervistato da Il Biellese)
Toponomastica
Avrà presto un nome la Biblioteca civica di Biella, quello di Alfredo Frassati, fondatore del quotidiano La Stampa. Non lo aveva avuto dopo il trasloco da via Pietro Micca a piazza Curiel (Eugenio Curiel, fisico, antifascista e partigiano falciato dai mitra repubblichini a Milano nel febbraio del 1945) nonostante le pressioni che raggiunsero anche Maurizio Costanzo. A portare all’attenzione del giornalista e conduttore fu la lettera di un biellese che si lamentò del mancato accoglimento della sua proposta di intitolarla alla poetessa Alda Merini. Costanzo ci andò pesante con l’allora amministrazione comunale, era il 2016, e il sindaco Cavicchioli rispose per le rime con una lettera aperta, ricordando un altro dettaglio: «L’edificio che la ospita è stato costruito negli anni Trenta per essere la sede della Gioventù Italiana del Littorio. Pensi a quanto sarebbe denso di significato dare alla biblioteca il nome di un giovane partigiano o di un biellese morto nei campi di concentramento dopo essere stato deportato». La scelta, votata in una delibera più o meno un anno fa dalla giunta-Corradino, andò invece in una direzione diversa. Alfredo Frassati, pollonese di origine, è il padre di Pier Giorgio, prossimo a diventare santo e di cui nel 2024-2025 si celebra l’anno speciale in occasione del centenario della morte. È stato anche il fondatore della Gazzetta Piemontese, che poi diventò La Stampa, nel 1900. La diresse fino al 1926 quando fu costretto a lasciare l’incarico dal regime fascista. La scelta della giunta è tornata alla ribalta nei giorni scorsi quando proprio La Stampa ha chiesto all’attuale sindaco Marzio Olivero se avesse cambiato idea. Il primo cittadino le ha definite voci che «non hanno fondamento, quella delibera l’ho votata anch’io come assessore. L’unica possibile anomalia riguarda il fatto che per un anno è rimasta ferma. Non ci sono comunque dubbi: è valida e non abbiamo intenzione di cambiarla». Olivero ha anche annunciato la volontà di organizzare, assieme all’intitolazione, un convegno che coinvolga il mondo del giornalismo italiano. Nella toponomastica cittadina si tratterebbe di una delle pochissime innovazioni degli ultimi anni. Pochi mesi fa era stata intitolata a Carlo Barbera, fondatore dell’omonimo lanificio di Pavignano che ora appartiene a un gruppo napoletano, la piazzetta pedonale proprio di fronte alla biblioteca. Restano senza l’onore di una via, di una piazza o di un edificio pubblico numerosi biellesi molto illustri o martiri di periodi bui della storia. Due esempi su tutti: Maria Bonino, la pediatra morta in Africa nel 2005 mentre provava ad arginare un’epidemia di febbre tra i bambini dell’Angola, o Aldo Vitale, il bambino nato e cresciuto al Piazzo ucciso ad Ausshwitz insieme alla sua famiglia, fermati in Valtellina mentre cercavano di fuggire in Svizzera. Nulla è ancora accaduto anche per onorare in città la memoria di Nino Cerruti, che ha portato Biella al centro del mondo della moda mondiale come pochi altri.
Cosa succede in città
Oggi alle 10 a Oropa iniziano le celebrazioni per il terzo anninversario della centenaria incoronazione della Madonna e della consacrazione della basilica superiore. Partirà dal sagrato la processione che porterà all’interno della basilica dove è in programma la celebrazione solenne della Messa
Oggi alle 10 a Gaglianico inizia con un raduno di vespe e moto la giornata della festa campestre in frazione Savagnasco. Dalle 18 ci si siede anche a tavola con grigliate, sangria e la musica di Claudio Abada
Oggi alle 12 circa a Bielmonte è in programma la festa in alpeggio all’alpe Artignaga, raggiungibile dal Bocchetto Sessera con una passeggiata di circa 4,5 chilometri. Per chi ha prenotato è a disposizione la polenta concia. Per gli altri c’è un servizio ristoro con bevande e panini
Oggi alle 15 a Miagliano il lanificio Botto ospita un laboratorio di feltratura curato da Elisabetta Munini che insegnerà a realizzare il “funghetto degli gnomi”, un borsellino a forma di fungo. La quota di partecipazione è di 10 euro. Ci si prenota al 351.8862836
Oggi alle 15,30 a Oropa parte la visita guidata al giardino botanico: la durata è di circa un’ora e 15 minuti con ritrovo al giardino accanto alla stazione di valle della funivia
Oggi alle 17 a Quincinetto la Biellese di calcio maschile gioca la sua prima partita ufficiale della stagione nell’andata del primo turno di Coppa Italia di Eccellenza: i bianconeri affrontano i padroni di casa del Quincitava
Oggi alle 17 a Piedicavallo si terrà la tradizionale funzione al tempio valdese con il sermone in lingua piemontese del pastore Pietro Magliola. Anche i canti saranno in lingua piemontese con il gruppo strumentale Morzano diretto da Massimo Barberis
Oggi alle 18 a Sala il biologo-compositore Emiliano Toso terrà un concerto al Rifugio degli Asinelli accompagnato dalla violinista Valentina Wilhelm. Biglietti a disposizione a questo link a 22,40 euro
Oggi alle 19 a Cossato si aprono le cucine per la terza serata della grigliata alpina del gruppo Ana di Cossato e Quaregna: polenta e funghi e polenta e seppie sono i piatti della serata. L’appuntamento è nella sede di via Cesare Battisti
Oggi alle 19,30 a Mezzana prosegue la festa del paese in località Campiello con polenta e cervo e fritto di pesce come piatti speciali della serata. Seguiranno le danze con Romeo e i Copperfisa
Oggi alle 21 a Graglia la rassegna “Mille e 1 nota” al Casolare di Campra ospita la pianista e cantante Alice Rizzotto. L’ingresso è gratuito ma su prenotazione allo 015.2593649
Oggi alle 21 a Magnano c’è un concerto dedicato al fondatore Bernard Brauchli nel programma del Festival di musica antica di Magnano. All’organo della chiesa parrocchiale siederà Esteban Elizondo. L’ingresso è a offerta libera. La prenotazione è consigliata a questo link
Un esordio sopra la media
Giovanni Daffara, il portiere chiavazzese della Juventus Next Gen, sperava in una serata migliore per la prima partita giocata nello stadio della sua città. Invece, dopo mezz’ora della prima giornata di serie C maschile, aveva già raccolto per tre volte il pallone che gli attaccanti dell’Audace Cerignola avevano scagliato nella sua porta. È finita 3-4 per gli ospiti pugliesi, la cui tifoseria organizzata ha rinunciato alla trasferta con un comunicato con cui ha criticato l’ammissione delle seconde squadre dei club di serie A (oltre alla Juventus ci sono Atalanta e Milan) nel campionato in cui le società come quella che hanno a cuore arrivano dopo una lunga gavetta nelle categorie minori. In effetti nei popolari, dedicati ai sostenitori delle squadre ospiti, gli spettatori erano pochi. Ma nel resto dello stadio no, almeno in base alle medie abituali della Juventus Next Gen: esiste dal 2018 e fin dall’inizio è stata ospitata allo stadio Moccagatta di Alessandria. Il primo anno è stato quello con la media spettatori più alta, 412, se si esclude il 2022/2023 dove la cifra è più alta grazie all’unica partita giocata a Torino di fronte a oltre ventimila sostenitori. Nella stagione passata i 119 presenti di media e i 256 di record (Juventus-Torres del 1 ottobre) non si sono nemmeno avvicinati agli oltre mille spettatori dichiarati per venerdì sera al La Marmora-Pozzo. Non è stato comunicato ancora il dato ufficiale ma il numero è parte di una dichiarazione dell’assessore allo Sport Giacomo Moscarola (Lega): «Scommessa stravinta». Forse il numero di tifosi ha sorpreso anche lo staff juventino: le code all’ingresso e alla biglietteria di viale Macallé, a pochi minuti dal fischio d’inizio, erano notevoli e probabilmente qualcuno ha rischiato di prendere posto in gradinata a partita cominciata.