Cambiare idea sulle zanzare
Chi ha pronunciato la frase: «Non abbiamo il pozzo di San Patrizio e dobbiamo fare delle scelte. Inoltre riteniamo che, anche dove vengono fatti i trattamenti, le zanzare continuano a esserci»? E chi invece si è espresso con queste parole: «In passato anche Biella aveva partecipato alle campagne di lotta biologica ma i risultati non erano stati straordinari»? La prima è di Claudio Corradino (Lega), sindaco di Biella e la seconda del suo assessore all’Ambiente Marzio Olivero (Fratelli d’Italia). Era l’estate del 2022 e i giornali (e prima di loro i cittadini) segnalavano un’estate in cui sembrava esserci un numero record dell’insetto più fastidioso che c’è. In sintesi, il capoluogo aveva rinunciato a contribuire alla campagna piemontese di prevenzione, affidata dalla Regione a una sua partecipata che si chiama Ipla, acronimo di Istituto per le piante da legno e l’ambiente.
Per questo è curioso constatare che dodici mesi dopo il Comune non solo ha cambiato idea ma ha sentito il bisogno, pochi giorni fa, di dare enfasi alla decisione scegliendo di convocare i giornalisti per una conferenza stampa tutta dedicata alla lotta alle zanzare. Nulla di rivoluzionario: Biella ha scelto nel 2022 di aderire al piano di prevenzione regionale di Ipla che l’anno scorso aveva snobbato. Ad annunciarlo, insieme all’assessora Gigliola Topazzo (Lega), c’era proprio Marzio Olivero, soddisfatto perché «a metà maggio sono già iniziati i trattamenti antilarvali». Nel 2022 non filò tutto liscio nemmeno nei Comuni che avevano detto sì al piano: Viverone protestò duramente perché quei trattamenti erano partiti in ritardo e gli stormi di insetti davano il benvenuto ai villeggianti prima dei locali della movida.
Come andrà quest’anno, lo dirà il tempo e forse le condizioni climatiche, se saranno favorevoli o no alla proliferazione delle piccole “succhiasangue”. Di certo sul tema nessuno può attaccare o difendersi senza peccare di incoerenza. Se non bastassero gli esempi citati, nel 2019 fu l’amministrazione di centrosinistra a dire no per una «questione di scelte» come dichiarò il vicesindaco Diego Presa (Pd) con le stesse parole usate tre estati dopo da Corradino. All’epoca l’attuale vicesindaco Giacomo Moscarola (Lega) era un consigliere di opposizione e la mise giù durissima: «Quando tra pochi mesi saremo invasi e punti dalle zanzare, sapremo poi chi ringraziare... Cavicchioli e la sua giunta di incompetenti mettono la ciliegina sulla torta al loro fallimento totale, non stanziano fondi per la lotta alle zanzare e ci “regalano” un’estate di punture». Benvenuti nel meglio della politica locale.
Ipse dixit
“L’eroe morale di Darth Vader è Massimo Giletti: una stoccata a lui o alla categoria?”
“Alla categoria. Anche perché la serie è stata scritta prima dei suoi ultimi episodi”
(Dall’intervista pubblicata su La Stampa a Zerocalcare sulla nuova serie “Questo mondo non mi renderà cattivo” appena uscita su Netflix)
Quello che è accaduto alla scuola media di Cavaglià
Si è parlato tantissimo del caso di venerdì alla scuola media di Cavaglià: articoli sui giornali nazionali, lanci di agenzia, grandinate di post e soprattutto di commenti sui social per lanciare e rilanciare, dopo la prima notizia comparsa su La Stampa, la vicenda dei ragazzini che hanno cantato Faccetta Nera e fatto il saluto romano durante la festa per l’ultimo giorno di scuola. La preside Mirella Sale li ha individuati e, dopo averli convinti a scusarsi, li ha rispediti a casa, trattando il caso per quello che, in fondo, era: un episodio di disciplina scolastica benché (brutto) segno dei tempi dove a tredici anni capita di giocare, forse non sapendo bene che cosa si fa, all’estremismo politico nostalgico. Hanno anche parlato in tantissimi dell’episodio, con le non sorprendenti dinamiche dei social media: chi elogia la preside, chi biasima la scuola che non insegna, chi giustifica o addirittura glorifica i ragazzini. Va registrato, a titolo di esempio, un commento di Marta Florio, consigliera comunale a Biella e già candidata alle Regionali per Forza Italia, che si è lamentata per aver dovuto cantare “Bella ciao” alle elementari «senza comprenderne il significato: è stucchevole che si voglia per forza raccontare solo una versione. Le brutture sono state figlie anche dei totalitarismi comunisti». È la stessa Marta Florio che pubblicò una sua foto in raccoglimento davanti alla lapide dei caduti partigiani, durante la commemorazione del 24 aprile della liberazione di Biella dai nazifascisti, in una cerimonia in cui (ovviamente) la banda Verdi suonò “Bella ciao” e non inni del fascismo coloniale.
Eppure forse sarebbe opportuno concentrarsi su altro. La festa di fine anno alla scuola media di Cavaglià, come riporta La Stampa nella sua edizione “di carta”, serviva a inaugurare i lavori fatti con ragazze e ragazzi dall’inizio dell’anno insieme alle associazioni del territorio: murales e opere di falegnameria (sette fioriere e due panchine) realizzate grazie a un progetto «per combattere il disagio» scrive il quotidiano «che già a inizio anno aveva segnato la scuola dove si erano verificati episodi di bullismo e si sospettava anche di piccolo spaccio». Non è forse qui enorme sotto gli occhi un problema, sintomo di un disagio di cui non parla nessuno perché lo vedono in pochissimi? Ettore Macchieraldo, presidente dell’associazione Semi di Serra che ha fatto da capofila dei progetti per studentesse e studenti, si è sfogato con un lungo post: «Appena varcata la soglia della scuola lo scorso dicembre, memore dei racconti portati a casa dai miei figli in tutti questi anni, l’impressione era proprio quella della canzone che Daniele Silvestri portò a Sanremo nel 2019: “Costretto a rimanere seduto per ore. Immobile e muto per ore. Io, che ero argento vivo, Signore, che ero argento vivo. E qui dentro si muore”. Insomma il percorso che da dicembre a maggio ha portato i ragazzi a realizzare un murale di 19 metri sulla parete della palestra, autocostruire e decorare sette panchine e due fioriere, sarebbe la vera notizia». Non è del tutto corretto: le vere notizie sono entrambe. Ma il modo di parlare della prima dovrebbe tenere in grande considerazione anche la seconda.
Cosa succede in città
Oggi a partire dalle 10 in varie località del Biellese prende il via l’ultima giornata del festival per i giovani BiWild. Sono in programma solo eventi all’aperto e a pagamento, dal bungee jumping a Pistolesa allo yoga in valle Cervo, dal trekking in Oasi Zegna ai parchi avventura di Veglio e di Oropa, fino alle degustazioni di vino locale e birra artigianale. Il programma della giornata e i link per le prenotazioni degli eventi sono qui
Oggi alle 15,30 a San Giovanni d’Andorno fa tappa la rassegna musicale “Suoni in movimento”. Si comincia da una visita guidata al santuario e alle 16,30 si prosegue con il concerto di Giuseppe Tartini e dei Musici di Sant’Andrea. Biglietti a 8 euro
Oggi alle 16,30 al Piazzo va in scena il secondo spettacolo del ciclo Famiglie a teatro, dedicato a bambine e bambini dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Il titolo della rappresentazione è “L’albero dei regali” e il palcoscenico è quello di Palazzo Gromo Losa. Si replica alle 18,30. L’ingresso è gratuito ma ci si prenota in anticipo qui per il primo e qui per il secondo spettacolo
Oggi alle 18 a Pettinengo la rassegna Villa Piazzo in musica propone il concerto del pianista italo-svizzero Adalberto Maria Riva con un programma dal titolo “Solitudini” con musiche di Schubert, Liszt, Chopin e Debussy. Biglietti a 15 euro acquistabili anche qui
La domenica sportiva
Oggi alle 4,30 a Valdilana ha preso il via il Trail Oasi Zegna, gara di corsa in montagna su tre percorsi, da 75, 40 e 16 chilometri. Partenza e arrivo sono al Centro Zegna di Trivero
Oggi alle 11,15 a Piatto parte il trofeo Squillario di ciclismo giovanile, riservato alla categoria Allievi e considerato un’anteprima del campionato italiano. Si gareggia su un circuito tra Piatto e Bioglio sulla distanza di 73,8 chilometri. L’arrivo è previsto intorno alle 13,15
Oggi alle 16 a Crescentino si gioca l’ultima giornata dei playoff di Prima categoria di calcio maschile. La Valdilana-Biogliese affronta il Cenisia sapendo che nemmeno una vittoria potrebbe garantirle la salita in Promozione. Tutto dipenderà anche dal risultato dell’altra sfida tra Virtus Villadossola (1 punto come il team biellese) e Cafasse Balangero (3 punti) mentre il Cenisia è già certo del salto di categoria con i suoi sei punti
La settimana della capitale del crimine
“Giocano” alla guerra: colpo d’arma spaventa un villeggiante che chiama i carabinieri (Il Biellese, domenica 4)
Sente nella notte rumori in uno stabile di Zubiena, pensa ai ladri e allerta il 112 (Newsbiella, domenica 4)
Sempre più animali da fattoria incustoditi e a spasso per le strade, serve più controllo (Newsbiella, domenica 4)
Pistola abbandonata vicino al bidone dei rifiuti ma era un giocattolo (La Provincia di Biella, martedì 6)
Pray, va a funghi e trova un motorino rubato (Newsbiella, mercoledì 7)
Giovani sorpresi a scavalcare la recinzione degli ex Rivetti, passante chiama i carabinieri (La Provincia di Biella, giovedì 8)
Forse lanciata da un’auto in corsa la tartaruga d’acqua trovata morta in strada (Prima Biella, venerdì 9)