Candidati, indiscrezioni, smentite
Un po’ calciomercato e un po’ telenovela, un po’ titolone su chi comprerà un centravanti brasiliano e un po’ indiscrezioni su chi sarà il prossimo marito di Brooke di Beautiful: la cronaca politica nei mesi che precedono le elezioni è anche questo. Il campionato (o la nuova stagione della soap opera, fate vobis) non è ancora cominciato e ci si sbizzarrisce dietro a pettegolezzi e ombre intraviste dietro le quinte. Le ultime, per chi ha passione per il genere, provengono da Il Biellese di venerdì e da La Stampa di sabato. Andando per ordine, il titolo a pagina 12 del bisettimanale diocesano svela le carte di un centrosinistra allargato: l’ex senatrice Nicoletta Favero (Partito Democratico) candidata sindaca e il due volte consigliere comunale di Buongiorno Biella Andrea Foglio Bonda con il ruolo designato di vice. «Molto moderati, entrambi cattolici, definiti con una certa ironia a sinistra democristiani» scherza il giornale. Ventiquattro ore dopo è toccato a La Stampa che conia l’espressione “diga anti-destra” per ipotizzare una grande alleanza che comprenda Pd, Movimento 5 Stelle, + Europa, Azione e l’alleanza Verdi-Sinistra che di suo aveva più o meno annunciato il suo candidato nella persona di Tony Filoni, attuale sindaco di Mongrando. Il quotidiano svela la data di un incontro, che si sarebbe svolto ieri nella sede democratica di via Trieste. E no, non ci sono dimenticanze: non è partito l’invito a Buongiorno Biella che appena il giorno prima era data più che in squadra. «Non sapevo nulla» ha dichiarato proprio Andrea Foglio Bonda, così come un altro assente, l’ex sindaco ora portavoce dei renziani di Italia Viva Vittorio Barazzotto: «Non sono stato invitato» è stato il suo commento che l’articolista definisce «secco». Ancora 24 ore e domenica una doppia smentita all’unisono è arrivata via social da Partito Democratico e Buongiorno Biella: due giorni dopo il titolo de Il Biellese (con tempi di reazione non esattamente da finale olimpica dei cento metri) due note hanno negato l’esistenza di un accordo per la candidatura in tandem Favero-Foglio Bonda. Il Pd l’ha appresa «con stupore» e spiega la natura dei rapporti com Buongiorno Biella, «improntati da mesi a trasparenza e rispetto delle rispettive posizioni e comunità di riferimento. Continueremo a valutare insieme a Buongiorno Biella se vi siano o meno i presupposti programmatici di un percorso condiviso alle prossime elezioni amministrative». Non dissimile la nota dei civici di centro: «Che il nostro consigliere comunale finisca in prima pagina ci fa molto piacere, ma noi di questo ticket non sappiamo nulla. La nostra posizione è che solamente una proposta autenticamente civica, capace di unire le persone e superare gli steccati, può smuovere una città che non voglia rassegnarsi al declino. E siamo aperti a collaborare con tutti coloro che vorranno lavorare così». E a destra? Prova a fare il punto La Stampa che snocciola varie possibilità per il candidato sindaco, dal Corradino-bis a Barbara Greggio, dall’assessore al Bilancio Silvio Tosi a Giacomo Moscarola, tutti leghisti, ma con una premessa grande più o meno quanto il 29,8% ottenuto alle elezioni politiche di un anno fa: moltissimo dipende da quello che deciderà di fare Fratelli d’Italia. Insomma, stringi stringi non c’è pressoché nulla di nuovo, se non lo stimolo per qualche chiacchiera da bar. Proprio come nelle estati di calciomercato.
Ipse dixit
“In una situazione di grave emergenza come quella che ha colpito la Toscana anche noi come Unione industriale supportiamo l’iniziativa tempestiva di Sistema Moda Italia diffondendo ai nostri imprenditori la possibilità di aiutare in modo concreto i colleghi del distretto tessile di Prato ad affrontare questo difficile momento. È un’iniziativa a supporto delle imprese colpite dalla calamità che metterà a disposizione la capacità produttiva del distretto tessile biellese per evadere gli ordini mentre in Toscana le persone cercano di rendere presto agibili strade, case e fabbriche ora allagate e senza energia elettrica. È un aiuto concreto per tutta la filiera tessile italiana”
(Giovanni Vietti, presidente dell’Unione industriale biellese, a Il Biellese)
Sì, gira l’influenza
Sarà influenza o coronavirus questa ondata di tosse, febbre e dolori alle articolazioni che sta costringendo a letto e ibuprofene un numero notevole di biellesi? La domanda non avrà mai una risposta chiara se non altro perché non siamo più nell’era dei tamponi a tappeto e le stesse autorità sanitarie non sono nello stato di allarme che hanno affrontato per quasi due anni: «Con il Covid» ha dichiarato a La Stampa Damiano Mones, direttore del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl «dobbiamo abituarci a convivere, a vederla come una normale influenza che incrementa i suoi effetti in base alla stagione. Oggi le varianti sono molto meno aggressive che in passato e raramente si portano dietro gravi conseguenze, nella maggioranza dei casi ce la si cava con febbre e sintomi che sono simili a quelli di un male di stagione». La Provincia di Biella, unico giornale che ogni settimana continua a pubblicare il bollettino dei contagi da coronavirus, ha segnalato sabato un aumento, anche se su numeri bassi rispetto al passato: 157 casi in una settimana, 56 in più di quella precedente. Ma il numero che conta davvero come termometro dell’emergenza è quello degli accessi in ospedale e dei ricoveri in terapia intensiva: al pronto soccorso dell’ospedale di Biella sono arrivati 4.300 pazienti a ottobre contro i 3.900 del mese precedente, dati in linea con gli anni senza pandemia. In Piemonte i letti in terapia intensiva sono occupati per l’1,6% da pazienti Covid. Nel novembre del 2020, per fare un paragone, c’erano circa 150 nuovi casi di coronavirus, ma al giorno e non ogni settimana. La regola per chi è positivo, se ha avuto sintomi, parla di cinque giorni di isolamento dalla scoperta del contagio con poi libertà di uscire di casa a patto di indossare una mascherina Ffp2. Chi non ha sintomi può uscire da subito ma con la mascherina. Quanto al crescente numero di persone malate in queste settimane, c’è chi non parla nemmeno di influenza: «Sono soltanto forme da raffreddamento» ha dichiarato a La Stampa il medico Maurizio Aimone. «Vedo arrivare tanti pazienti con quei sintomi e li ho dovuti affrontare anch'io ma non sono legati al virus influenzale. Lo posso dire dopo quarant'anni di esperienza, da noi la vera influenza annuale arriverà tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo, raramente si palesa prima». Ecco perché si spinge sulle vaccinazioni, soprattutto delle fasce più fragili della popolazione, con la campagna che è partita il 16 ottobre.
Cosa succede in città
Oggi alle 21,30 al Piazzo il concerto della settimana del Biella Jazz Club è con il Gianni Cazzola Trio. Insieme a Cazzola, alla batteria, suoneranno Attilio Costantino alla chitarra e Andrea Candeloro all’organo. L’appuntamento è nella sede di palazzo Ferrero in corso del Piazzo
Oggi alle 21,30 a Biella al cinema Mazzini sarà proiettato il documentario “Giotto e il Rinascimento”, opera del regista Francesco Invernizzi che racconta il lavoro dell’artista nella Padova del Trecento. È prevista una replica domani sera alla stessa ora
Social media m(Ana)ger
È una delle prime lezioni che i gestori di pagine aziendali sui social network provano a impartire allo staff delle aziende stesse: nulla vale di più come il consenso interno. Se il chimico di una fabbrica di detersivi dice che quel prodotto lava i piatti come nessun altro, vale di più che se lo dicesse una persona qualsiasi. Quasi mai i social media manager in questione riescono a ottenere soddisfazione, nella maggior parte dei casi per pigrizia e non perché i dipendenti siano poco convinti della qualità della loro azienda. Questa lezione è stata declinata alla maniera degli Alpini anche dall’Ana di Biella, fresca del ruolo di organizzatrice dell’adunata nazionale del 2025. Del resto, chi incarna lo spirito di corpo meglio di un’associazione che, in tempi moderni (ma non contemporanei), nasce nelle caserme dopo l’anno di militare? Così ecco questo post pubblicato qualche giorno fa dalla pagina Facebook della sezione biellese per stimolare iscritti e simpatizzanti a coccolare l’algoritmo che gestisce il social network. Spiegato semplice, più un contenuto riceve “mi piace” e viene condiviso, più persone lo vedranno e, quanto alle pubblicazioni successive, cresce la possibilità che compaiano su un numero maggiore di bacheche perché l’algoritmo immagina, dalle reazioni al post precedente, che riscuotano interesse. Per quel particolare post, ha funzionato: è stato condiviso 68 volte. Ma in quelli successivi è tornata la pigrizia degli oltre 7.800 amici delle penne nere biellesi. Forse questa storia dei “mi piace” è una faccenda un po’ troppo immateriale per gli Alpini che sono uomini concreti, abituati a usare le mani più che i polpastrelli. E poi, del resto, se fanno fatica le aziende...