Carovita e povertà
Questa è una semplice sequenza di dati resi noti nel giro di dieci giorni che, forse, dovrebbero appassionare l’opinione pubblica più di qualsiasi altro tema, dalle buone notizie sull’adunata degli Alpini a quelle così così su cimiteri con scarsa manutenzione o strade su cui non si tracciano le strisce bianche della segnaletica. Secondo un calcolo dell’Unione italiana consumatori sono 1.147 gli euro in più che ogni anno devono uscire dalle tasche dei biellesi a causa dell’inflazione e dei rincari. La cifra è appena al di sotto della media nazionale, che è di 1.152 euro. Ma la provincia è vicinissima alle prime posizioni di un’altra classifica: è la quinta più colpita dall’impennata dei prezzi di gas ed energia tra il settembre 2021 e il settembre 2023: +80,3%, dietro alle sole Aosta, Alessandria, Cuneo e Vercelli. Anche questo dato è frutto di una ricerca della stessa associazione di consumatori. Non ci sono ancora dati scorporati per provincia invece nell’aggiornamento dell’Istat sulla povertà assoluta e relativa in Italia pubblicato nei giorni scorsi, ma si sa che in Piemonte la quota di chi si definisce in povertà relativa è salito dal 7,1% all’8,5% della popolazione della regione tra il 2021 e il 2022, quindi senza considerare ancora gli effetti del secondo anno di fila di inflazione in crescita. Si definiscono in povertà relativa le persone che hanno un reddito mensile inferiore o uguale a una cifra considerata come “soglia di povertà”, ottenuta calcolando il 60 per cento del reddito mediano del territorio. Più in sintesi, si tratta delle famiglie che hanno nel portafogli per le spese correnti poco più della metà di quanto ha a disposizione la media delle famiglie italiane. Si differenzia dalla povertà assoluta che l’Istat calcola in base al numero di componenti della famiglia, all’età e al territorio in cui si vive: per esempio un biellese che vive da solo e ha più di 75 anni è considerato povero sotto gli 805,15 euro al mese a disposizione per le spese considerate quelle strettamente necessarie per la sopravvivenza. Per un biellese con le medesime condizioni ma un’età tra i 18 e i 24 anni la soglia di povertà è di 842,32 euro. Secondo i dati di Osservabiella, sempre riferiti al 2022, è salito da 131 a 281 il numero degli utenti registrati alla mensa Il Pane Quotidiano di via Novara a Biella, 1.230 famiglie riempiono frigoriferi e dispense tramite gli empori solidali della Caritas ed è diventata di quasi un biellese su tre la quota di coloro che sono esentati dai ticket sanitari, una condizione che dipende non solo (ma anche) dalla situazione economica.
Ipse dixit
“Ho dovuto faticare non poco per riuscire a tradurre in fatti le mie tante iniziative. Quando non ci sono risorse finanziarie diventa impossibile concretizzare le idee, in più per ogni cosa è sempre necessario sgomitare tra colleghi di coalizione”
(Barbara Greggio, assessora a Turismo e Unesco a Biella, a La Stampa)
Ancora niente (tranne Celestino V)
Si potrebbe dire che è ancora presto, rispetto al recente passato: nel 2014 Marco Cavicchioli fu incoronato candidato del centrosinistra con le primarie di febbraio e nel 2019 fu una cena natalizia dei vertici della Lega a lanciare il nome di Claudio Corradino per il centrodestra. Rispetto ad allora, però, sembra tutto molti passi indietro in qualsiasi schieramento, consolidato o possibile. Prima di quelle primarie con la regia del Partito Democratico c’era già stata una “Leopoldina” che servì ai cinque contendenti (gli altri erano Valeria Varnero, Anna Maria Fazzari, Osvaldo Ansermino e David Coen Sacerdotti) a presentare se stessi e i programmi, con componenti civiche e politiche già dentro una bozza di coalizione. E il lancio ufficiale di dicembre di Corradino fu l’ufficializzazione di quel che sembrava evidente da settimane. Quest’anno novembre è alle porte e, a sei mesi dal primo turno delle comunali, c’è una carenza non solo di candidati ufficiali ma anche di idee per lanciarli. Il reportage fatto di indiscrezioni de La Stampa di sabato sembra una gara a scansarsi, almeno nel campo di centrosinistra. Emanuele Ramella Pralungo, attuale sindaco di Occhieppo Superiore e presidente della Provincia in quota Partito Democratico, sembra aver detto no per concentrarsi su una candidatura alle Regionali. Sembra una conferma alle sue indiscrezioni lo “stato” (ovvero l’immagine temporanea) che ha pubblicato su Whatsapp: l’effigie di papa Celestino V, quello che, come dicono i libri di storia, fu celebre per il “gran rifiuto” al trono pontificio. Sotto la foto, un testo: «Abbiamo sempre incolpato lui e mai indagato veramente sul perché lo fece o su chi glielo fece fare». Via Ramella Pralungo, chi resta come candidato spendbile? Una donna, come l’avvocata e corsivista de Il Biellese Giovanna Prato, o una candidatura di vera bandiera come quella del segretario provinciale Rinaldo Chiola. E comunque candidati di chi? Una grande coalizione o, come si ama dire, campo largo come lo stesso Chiola ha auspicato a più riprese? Già, ma se così fosse, non sarebbe il momento di scoprire le carte? Non che sul fronte del centrodestra la partita sia chiusa e definita: sempre La Stampa ospita un’intervista a Barbara Greggio, assessora a Turismo e Unesco in quota Lega ma anche indicata come pretendente al posto del sindaco Corradino, che diventa la seconda a usare le colonne del quotidiano per sputare un rospo sulla sua convivenza in giunta. Nelle sue parole (vedi “Ipse dixit”) compare qualche velata accusa di non aver mai avuto risorse per i suoi progetti nonostante un’attività documentata dai numerosi viaggi in Italia o all’estero, dalla partecipazione a Parigi alle commemorazioni per Nino Cerruti a quelle ai vari convegni legati alla rete delle città creative. Prima di lei si era lamentato Massimiliano Gaggino (Forza Italia) per le scarse informazioni su progetti che dovrebbero riguardare anche il suo comparto, la cultura, dai progetti per il restauro del Museo del Territorio alle grandi mostre ospitate anche in strutture comunali. Un candidato ufficiale ancora manca. Quindi restano le autocandidature di Antonio Filoni, attuale sindaco di Mongrando e figura-icona della sinistra, e di Dino Gentile, alla quarta presenza consecutiva ai nastri di partenza, con una vittoria e due sconfitte finora. Lui, da solo, ha già dimostrato di poter stare anche se, rispetto al 2019, non ha più l’appoggio dei civici di centro di Buongiorno Biella, a loro volta pronti a far da sé con un nome a sorpresa da candidare. Naturalmente ancora segreto.
Cosa succede in città
Oggi alle 17,30 a Biella una breve cerimonia servirà a intitolare l’aula magna della sede centrale dell’Iti Quintino Sella al suo storico preside Franco Rigola, scomparso il 30 ottobre di tre anni fa
Oggi alle 18 a Biella la Biblioteca Civica (e non il teatro Sociale chiuso in attesa dei lavori) sarà la sede della presentazione della stagione teatrale 2023/2024. L’ingresso è libero
I titoli della settimana
Le notizie principali delle prime pagine negli ultimi sette giorni secondo i giornali locali
Lunedì 23
Eco di Biella I prezzi delle case strada per strada
Martedì 24
Il Biellese Caro bollette da record: a Biella +82% in tre anni
La Stampa Santhià, continua la grande fuga dei camici bianchi dall’ospedale
Mercoledì 25
La Provincia di Biella I negozi biellesi che bloccano i prezzi
La Stampa Funicolare, l’odissea senza fine: slitta a novembre la riapertura
Giovedì 26
Eco di Biella Fatturati (e ricavi) delle 200 migliori imprese del Biellese
La Stampa Biella, sei scuole con i fondi Pnrr ma in tre anni “persi” 623 studenti
Venerdì 27
Il Biellese Finto fisioterapista molestò due ragazzine: chiesti 10 anni
La Stampa Biella, muore travolta sulle strisce. Ogni mese due pedoni investiti
Sabato 28
La Provincia di Biella Ricordiamo i nostri morti in cimiteri disastrati
La Stampa Toto-sindaco, il no di Ramella. Il Pd adesso punta su una donna
Domenica 29
La Stampa Alpini, il grande sogno si avvera. Biella avrà l’adunata nazionale