Carte scoperte sulla diga
Torna a intervalli regolari, come l’influenza stagionale a dicembre, il progetto per la nuova diga sul torrente Sessera. Torna volentieri quando si avvicinano le campagne elettorali. A scoprire le carte è stato Marco Protopapa, assessore regionale all’Agricoltura in quota Lega, prima con un intervento in aula rispondendo a un’interrogazione e poi con un’intervista a Eco di Biella: «Viviamo una stagione che certifica come la siccità e il problema idrico non riescono a essere arginati dai normali flussi del sistema di fiumi e torrenti e questo la dice lunga sulla necessità di dover fare qualcosa per affrontare la situazione». Perché ne ha parlato proprio il responsabile delle politiche agricole e non, per esempio, quello ai lavori pubblici o all’ambiente? Perché è proprio l’agricoltura, e in particolare la risicoltura delle pianure biellesi e vercellesi, a spingere da anni perché si realizzi l’opera. Capofila del progetto è il Consorzio di bonifica della Baraggia, sede a Vercelli e tre invasi di cui è già responsabile in provincia di Biella: sul torrente Ravasanella tra Curino, Sostegno e Roasio, sull’Ostola a Masserano e sull’Ingagna a Mongrando. Insieme sono arrivati a contenere, a giugno 2023, oltre dodici milioni di metri cubi d’acqua. Ne serve un quarto, secondo il consorzio, che accorpi l’attuale diga delle Mischie, fatta costruire decenni fa dalla Zegna per produrre energia idroelettrica, e aumenti le riserve d’acqua. Sarà essenziale, sempre ad ascoltare il consorzio, per fornire acqua potabile, per usi industriali e per l’agricoltura. Ma è questo, secondo i detrattori del progetto, lo scopo principale della diga: «È un settore» aveva detto a suo tempo l’ex presidente della Provincia e sindaco di Coggiola Gianluca Foglia Barbisin (centrosinistra) «che nel Biellese occupa appena il 2% dei lavoratori». Che cosa ha rallentato un progetto che, già nel 2014, aveva ottenuto il parere positivo dalla valutazione d’impatto ambientale? Due dettagli: il costo e l’opposizione dei territori. Il primo elemento vale ancora ma la Regione ha chiesto aiuto al Governo con un documento in cui indica quattordici opere per il riordino della rete idrica, tutte considerate prioritarie, Tra queste c’è anche la diga sul Sessera: «Oggi supplichiamo la gente di consumare con responsabilità l’acqua» ha detto a Eco di Biella Protopapa «e di provvedere laddove è possibile a stoccarla. È paradossale accantonare opere del genere che potrebbero essere realizzate con tutte le accortezze e revisioni del caso. Io dico che sarebbe assurdo rinunciare. Ora starà al ministero decidere». Ministero sulla cui poltrona siede un biellese come Gilberto Pichetto (Forza Italia) che, un anno fa a un incontro a Vercelli, non si sbottonò troppo: «Ora che ci potrebbe non essere più acqua da bere, bisogna iniziare a fare nuovi invasi. E bisogna sciogliere le riserve sulla diga del Sessera: si fa o non si fa?». Se il mondo degli ambientalisti, capitanato dal comitato Custodiamo la Valsessera, è per un no secco, la politica è divisa: nel centrodestra c’è chi spinge («Potrebbe essere un’opportunità» disse quando era ancora deputata la leghista Cristina Patelli) e chi preferisce stare in secondo piano come Fratelli d’Italia. Nel centrosinistra il no biellese sembra compatto da tempo (l’ex senatrice del Pd Nicoletta Favero definì il progetto «uno spreco di denaro pubblico e un grave danno ambientale»), mentre a Vercelli non è così con l’influente ex deputato Luigi Bobba indicato spesso come vicino alle posizioni e alle esigenze degli agricoltori. Tornando ai soldi, il costo dell’opera era stato indicato dalla Regione in 370 milioni di euro. Secondo Custodiamo la Valsessera ne servirebbero almeno 20 in più e forse, tasso d’inflazione alla mano, non basta ancora. Soprattutto la valutazione d’impatto ambientale scade quest’anno.
Ipse dixit
“In questo momento rispondere con linguaggio verbale violento alla violenza che è accaduta con la commissione del femminicidio non aiuta in termini di rispetto umano, di etica del dolore e percorsi di riconciliazione. Mi rendo conto che il femminicidio ha comportato una frattura a livello di comunità. Come garante invito proprio la comunità e le associazioni coinvolte a farsi promotrici di istanze di riconciliazione e riparazione mettendosi a disposizione per supportare la famiglia della vittima nella rielaborazione del lutto e del dolore e nella messa a disposizione di strumenti affinché l’autore possa rivedere, assumendosi la responsabilità del gesto, e trasformare il dolore creato. […] In fase di valutazione di livello di rischio di vita sono state cercate strutture che avrebbero potuto accogliere Dimitri Fricano ma non è stata trovata nessuna disponibilità, né in Piemonte, né in Valle d’Aosta, né in Liguria. A quel punto non c’era scelta. O lo si poneva a rischio di vita o si optava per la detenzione domiciliare con contenuto fortemente trattamentale da costruire con l’autore una volta uscito provvisoriamente dal carcere. La nostra Costituzione e il nostro impianto legislativo non prevedono la pena di morte per alcun tipo di reato. Quindi, nel rispetto del diritto alla salute di Dimitri Fricano, diritto che nessuna struttura detentiva riusciva a garantire, non c’è stata altra scelta”
(Sonia Caronni, garante dei diritti delle persone private della libertà personale per la provincia di Biella, in un intervento su Il Biellese)
Un’inchiesta difficile
Tre versioni di Csi, la serie tv statunitense sulle indagini scientifiche, innumerevoli documentari e podcast sui fatti di cronaca nera e un po’ di buon senso ignorante ci rendono tutti un po’ esperti di casi da risolvere. Anche per questo, insieme all’inviato de La Stampa nel Biellese, ci potrebbe capitare di scuotere il testone leggendo delle cose non fatte dopo il ferimento a colpi di pistola di una persona alla festa di capodanno di Rosazza, a cui erano presenti almeno due parlamentari e altrettanti agenti di un corpo di polizia. Come ha osservato il quotidiano nel servizio sulle pagine nazionali di mercoledì, le stanze della Pro Loco, teatro dell’episodio, non sono state messe sotto sequestro né è stato chiesto, anche solo bonariamente, ai responsabili dell’associazione di non toccare nulla. Così quando i carabinieri, martedì, sono tornati in valle Cervo per svolgere la perizia balistica, uno dei passi indispensabili per capire da che punto, da quale distanza, con quale angolazione è partito lo sparo, le tre stanze dell’ex asilo di Rosazza erano state ripulite e i mobili spostati nella loro collocazione originaria. Nulla, insomma, era come la prima notte dell’anno nuovo. Allo stesso modo nessuno ha pensato di requisire i telefoni dei presenti, almeno dei non parlamentari che in quanto tali possono avvalersi della facoltà di non consegnarlo. Eventuali video ricordo o fotografie avrebbero aiutato a ricollocare tavoli e sedie nella stessa posizione della sera della festa e magari anche a definire chi era presente nella stanza dove è avvenuto l’episodio. Secondo le testimonianze raccolte finora che collocano altrove chi era già andato via (la sindaca di Rosazza Francesca Delmastro) e chi era intento ad altre faccende (l’assessore del comune di Biella Davide Zappalà, il consigliere comunale Luca Zani, il sottosegretario Andrea Delmastro e uno dei due uomini della sua scorta), al momento dello sparo erano presenti in tre: il ferito Luca Campana, il suocero e caposcorta di Delmastro Pablito Morello, agente della polizia penitenziaria, e l’altro deputato Emanuele Pozzolo, unico indagato finora. E unico sottoposto al test dello “stub”, l’ex guanto di paraffina, che serve a cercare tracce di polvere da sparo sulle mani di chi è sospettato di aver maneggiato un’arma facendo fuoco. L’esito di questo esame definirà anche quello dell’indagine: se fosse positivo, Pozzolo sarebbe non solo colui che ha portato la pistola alla festa (dettaglio ammesso da lui stesso) ma anche colui che ha fatto partire il colpo. Caso chiuso. Se invece fosse negativo? La versione di Pozzolo, che ai giornali ha dichiarato di non aver sparato, acquisterebbe peso e valore. Resterebbe l’accusa di non aver custodito nel modo corretto un’arma da fuoco. Ma bisognerebbe cercare il responsabile delle lesioni colpose, una strada in salita perché a giorni di distanza dal fatto, con la stanza in cui è avvenuto completamente ripulita così come le mani e i vestiti degli altri presenti, le indagini scientifiche sarebbero pressoché impossibili.
Cosa succede in città
Oggi alle 10 a Candelo un laboratorio per bambine e bambini è in calendario in biblioteca, guidato da Mattia Callegari sul tema “La vela del pensiero”. L’attività è adatta a chi ha tra i 6 e i 9 anni
Oggi alle 10,30 a Valdilana si commemorerà il carabiniere Battista Urbano Azzolin, morto il 1 gennaio 1945 quando cercò di mettere in salvo una donna e le sue due figlie mentre su Pratrivero cadevano le bombe naziste. Il ritrovo è all’edicola commemorativa di Pratrivero, accanto alla tabaccheria. Alla deposizione della corona d’alloro sarà presente anche Erminia Azzolin, figlia del carabiniere
Oggi alle 14,30 a Biella verrà presentata la guida “Slow Wine”, pubblicazione specializzata di Slow Food dedicata ai vini. Si aprirà, nell’auditorium di Città Studi, con le parole di Gianfranco Gariglio, curatore della guida. Saranno a disposizione banchi di degustazione con i vini delle aziende menzionate. Calice per la degustazione e guida costano 30 euro, ridotti a 25 per chi ha la tessera Slow Food
Oggi alle 18 a Bielmonte parte la ciaspolata in notturna sulla neve fresca appena caduta nel comprensorio dell’Oasi Zegna. Si parte dal Bocchetto Sessera e per raggiungere l’Alpe Montuccia, assistiti dalle guide. La gita costa 15 euro per chi ha bisogno di noleggiare le ciaspole e 10 per chi invece le ha già. Info e prenotazioni al 366.4690449 o al 320.9616218
Oggi alle 20 a Biella è prevista all’oratorio di San Biagio una cena di raccolta fondi per le associazioni impegnate nelle iniziative di solidarietà e sostegno in carcere. Organizzano il cooordinamento provinciale antifascista, il tavolo carcere e Hope Club, associazione giovanile diocesana. Le prenotazioni si sono chiuse mercoledì
Oggi alle 21 a Sandigliano va in scena “Plastica”, spettacolo dell’associazione TiArt ideato e diretto da Fabio Mazzarino. L’appuntamento è nel teatro di via Maroino, l’ingresso è a offerta libera
Oggi alle 21 a Valdilana si apre il 2024 degli spettacoli teatrali al cinema teatro Giletti di Ponzone. Andrà in scena, portato dalla compagnia “La corte dei folli” di Fossano “Nel nome del padre”, commedia sentimentale scritta da Luigi Lunari. Ingresso a 12 euro, ridotti a 10 per i soci
Oggi al cinema Verdi di Candelo il programma prevede, tra sala 1 e sala 2, “The miracle club” (Irlanda-Gran Bretagna, 2023) di Thaddeus O’Sullivan alle 15, “Viaggio in Giappone (Francia-Germania-Giappone-Svizzera, 2023) di Elise Girard alle 15, “Il ragazzo e l’airone” (Giappone, 2023) di Hayao Miyazaki alle 17 e alle 21,30, “One life” (Usa, 2023) di James Hawes alle 16,45 e “Perfect days” (Giappone-Germania, 2023) di Wim Wenders alle 19 e alle 21,45 e “C’è ancora domani” (Italia, 2023) di e con Paola Cortellesi alle 19,30. Domani si comincia con “Perfect days” alle 10 e alle 21,30 e “Viaggio in Giappone” alle 10 e alle 19,30 e si prosegue con “One life” e “The miracle club” alle 15, “Il ragazzo e l’airone” alle 16,45 e 21,30, “C’è ancora domani” alle 17,15 e “Ferrari” (Usa, 2023) di Michael Mann alle 19,15. La programmazione dei cinema di Biella è a questo link
La settimana della capitale del crimine
A piedi sulla superstrada, quando arrivano i carabinieri non c’era più (Il Biellese, domenica 7)
Auto si scontra con capriolo a Netro (Newsbiella, martedì 9)
Valdilana, ubriachi insultano le cameriere e le donne presenti nel locale. Intervengono i carabinieri (Newsbiella, mercoledì 10)
Non pagano il biglietto sull’autobus, intervengono i carabinieri (Il Biellese, mercoledì 10)
Occhieppo Inferiore: intrappolato in casa, porta incollata da ignoti. Scatta la denuncia (Newsbiella, mercoledì 10)
Lite a Biella per la musica a tutto volume nell’alloggio di prima mattina (La Provincia di Biella, venerdì 12)
Licenziato rivuole il posto e spintona un collega (Il Biellese, venerdì 12)
Quattro asini sulla strada della Burcina (Il Biellese, venerdì 12)
Coppia distruba i clienti del pub chiedendo soldi (La Provincia di Biella, venerdì 12)
Cammina sulla super: “Volevo accorciare il tragitto” (Il Biellese, venerdì 12)
Dopo una pesante giornata lavorativa si addormenta in auto (La Provincia di Biella, venerdì 12)