Centotredici
Sono cresciute del 21,5 per cento, come dice l’osservatorio dell’azienda produttrice di pneumatici Continental, le immatricolazioni delle auto elettriche nel Biellese nel 2023, rispetto all’anno precedente. Ma la percentuale eclatante si sgonfia quando si passano in esame i valori assoluti: erano 93 le vetture senza motore a scoppio, sono diventate 113. Pochine, lo 0,3% del parco auto complessivo del territorio, una cifra inferiore alla media nazionale che è giusto un po’ più alta, lo 0,5%. Secondo le cifre riportate da Il Biellese, insomma, la transizione verso la rinuncia ai carburanti fossili è un processo che va ancora a rilento. Resta marginale anche la quota di vetture ibride in cui la propulsione a benzina si affianca alle batterie: sono il 4,4% del parco auto totale, leggermente meglio rispetto alla media italiana del 4,1%. Il prezzo è sicuramente un ostacolo notevole: per dare un esempio su un medesimo modello di auto, la Fiat 600 a benzina costa circa 8mila euro in meno (prezzo consultato ieri sul sito web della casa automobilistica) rispetto alla versione completamente elettrica. Di certo le auto a emissioni zero di anidride carbonica sono decisamente di meno rispetto ai modelli più datati e più inquinanti. Ecco le cifre fornite dalla stessa analisi di Continental: il 13,3% delle auto immatricolate è Euro 0, sommando le Euro 1 e 2 si arriva al 23,4%, poco meno di un veicolo su quattro. Il 37,4% delle vetture ha più di dieci anni di vita, il 6,4% ne ha meno di due. Un’auto su due, o meglio il 52%, va a benzina, una quota superiore a quella nazionale del 46,1%. Sono invece meno che nel resto d’Italia i motori a gasolio, il 35,8% contro il 40,4% di percentuale nazionale.
Ipse dixit
“Per il Giro credo che se ne potrà riparlare nel 2026 o nel 2027 ma mi piacerebbe dare il via a una nuova gara, una cronoscalata da ripetere tutti gli anni, riservata ai professionisti che, grazie al richiamo che garantisce la leggenda del pirata Pantani, potrebbe attrarre i migliori scalatori del mondo, i quali potrebbero sfidarsi sulle curve che portano al santuario”
(Roberto Pella, parlamentare, sindaco di Valdengo e presidente della Lega professionistica di ciclismo, a La Stampa)
La solita brutta notizia sui treni
Non c’è nulla di così nuovo, in realtà, e da un certo punto di vista è quasi una fortuna: mentre milioni promessi (a Oropa) o desiderati (per la scuola di polizia penitenziaria) vengono avvicinati al Biellese, sui treni non si muove nulla, nel bene o nel male, se non il tentativo di fare pressione degli utenti. Il comitato dei pendolari ha mosso le acque lunedì distribuendo volantini ai viaggiatori, per chiedere loro di unirsi alla loro campagna. L’urgenza numero uno, secondo il miniposter consegnato ai passeggeri, riguarda il fine settimana, quando le corse quotidiane si riducono a sette: «Per fare un esempio» ha dichiarato a Il Biellese Paolo Forno, portavoce dei pendolari, ci sono molti studenti che rientrano su Biella al sabato mattina e ripartono per le cittàà dove studiano già la domenica sera. Molti adesso sono costretti a partire o ad arrivare a Santhià». Le altre richieste sono altrettanto note e, a quanto sembra, assai complicate da accontentare: più diretti per Torino, da unire ai due all’andata e due al ritorno attuali, e l’elettrificazione della linea per Novara con il sogno di avere un diretto anche su Milano. Sono progetti che richiedono tempi lunghi, il 2026 come hanno detto l’Agenzia piemontese per la mobilità e Rfi, l’ente gestore della rete ferroviaria, per sperare in più treni Biella-Torino. Nel frattempo però altrove si trovano tracce, orari e convogli per potenziare il servizio: nei giorni scorsi la Regione ha annunciato trionfante che da lunedì sono diventati 66 i treni quotidiani dal capoluogo a Caselle, un risultato raggiunto aggiungendone altri otto con il prolungamento delle tratte provenienti da Alba e da Fossano. Beati loro, i cuneesi e i torinesi, che riescono a raggiungere più facilmente l’aeroporto. Un biellese fatica a raggiungere Brianco.
Cosa succede in città
Oggi alle 18,30 al Piazzo la sala concerti dell’Accademia Perosi al primo piano di palazzo Gromo Losa ospita il concerto del pianista Eric Tornabene: il programma prevede musiche di Liszt, Schimann e Skrjabin. Biglietti a 5 euro
Oggi alle 20,30 a Biella la Croce Rossa di Biella si darà appuntamento nell’auditorium di Città Studi per la cerimonia della consegna delle benemerenze a operatrici e operatori. La serata è intitolata “Il tempo della gentilezza”
La foto del giorno
Nella sede del comitato elettorale di Marta Bruschi, in via Italia di fianco alla libreria Feltrinelli e di fronte alla chiesa della Trinità, ci sono due stanze. In una ci sono sedie e un tavolino, come una piccola sala riunioni. Nell’altra ci sono (anche) una palestrina, qualche giocattolo colorato e un fasciatoio. Del resto è la casa delle liste di una candidata sindaca, quella di centrosinistra, che ha una bimba di otto mesi, diventata famosa suo malgrado per la brutta figura del consigliere leghista Alessio Ercoli che si stizzì con Bruschi per aver lasciato la sala di palazzo Oropa in anticipo, gesto a suo dire indegno di un’aspirante prima cittadina. Ma lei era uscita per allattare, e via di polemiche tracimate sui giornali nazionali. Di certo l’arredamento della sede è poco convenzionale: le cose più politiche sono i poster della candidata alle pareti. Su un tavolino ci sono un giradischi con una pila di vinili: si va dal soul di Otis Redding a Mozart. Accanto, anche qualche libro: quello in cima è la guida alle Alpi biellesi, quasi scontato nella sede di un’appassionata di montagna e camminate.