Cerotti e dimissioni
È questione di ore e, con la consegna delle liste, si vivrà una tappa importante del cammino verso le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno. Ce n’è già stata una, automatica, scattata negli ultimi due giorni: a un mese dal voto una legge degli anni Cinquanta impone di limitare le pubblicità elettorali ai soli spazi allestiti dai Comuni, i famosi tabelloni di metallo grigio che appaiono e scompaiono in strade e piazze per il tempo necessario fino alla chiusura dei seggi. Significa che negli ultimi due giorni gli addetti alle affissioni hanno avuto lavoro da fare, per mettere delle toppe bianche sopra le parti vietate dei manifesti elettorali incollati negli spazi ordinari. Si tratta soprattutto dei simboli dei partiti, ma non solo. C’è differenza per esempio tra i leader di partito e i normali militanti. A Biella città i cerotti hanno coperto il viso sui poster giganti da sei metri per tre di Giorgia Meloni e Matteo Salvini e non solo i simboli di partito. Con i candidati più ordinari, ci si accontenta di nascondere alla vista i loghi.
Così, per esempio in via Piacenza, accanto a un Salvini mascherato ci sono una Letizia Moratti il cui volto è ancora ben visibile così come, poco lontano, quelli dei due aspiranti consiglieri comunali di Forza Italia Marta Florio ed Edoardo Maiolatesi. A proposito di stranezze elettorali, ci saranno quattro consiglieri a Biella che resteranno in carica per meno di un mese. Sostituiranno il capogruppo della Lega Alessio Ercoli e i consiglieri dello stesso partito Andrea Ferrero, Vito Colletta e Gianni Ferrari. Hanno dovuto abbandonare anzitempo il ruolo, come ha spiegato Ercoli a La Stampa, dopo un consulto con Roma sulle disposizioni di legge perché candidati alla prossima tornata elettorale non solo a Biella ma anche in altri Comuni: «Era un sospetto che avevo da tempo, per questo ho voluto chiedere un parere al ministero da cui sono arrivate indicazioni chiare in questo senso». Il gioco delle sostituzioni per l’ultimo consiglio comunale della legislatura, come ricostruisce La Stampa, ha fatto sì che si sfiorasse un record: insieme a Gino Fussotto, Laura Coscia e Mauro Ascari, due preferenze ciascuno, il successivo nome in lista nell’elenco dei subentranti non aveva avuto nemmeno un voto. Secondo il quotidiano ha rinunciato per motivi di lavoro. La legislatura si chiuderà dunque con una poltrona vuota.
Ipse dixit
“La vita extra calcio qua è un po’ assurda, nel senso che sei visto come una superstar. Non me lo aspettavo. Quando andiamo in giro per la città ci fermano tantissime persone a fare foto e chiedere autografi. Il Persib è una delle squadre più grandi in Asia ed è la più grande e la più seguita qui in Indonesia, quindi molte persone conoscono i giocatori del Persib e al di fuori del campo è una vita incredibile. Non me l'aspettavo un impatto così a livello mediatico. Nel tempo libero sono un tipo tranquillo, mi piace stare a casa, gioco ai videogame, guardo serie tv e leggo come un ragazzo normalissimo. Poi qui a casa ho palestra, piscina… Tutti i comfort”
(Stefano Beltrame, calciatore candelese, da pochi mesi nel campionato indonesiano, in un’intervista a Fanpage)
Come fa a sparire così in fretta il Giro?
Le città da cui parte e in cui arriva una tappa del Giro d’Italia sono testimoni di una sorta di magia, o meglio di una prova di efficienza: giusto il tempo di premiare i vincitori ed entra in gioco una squadra fatta di persone specializzate, veloci e numerose. Hanno il compito di smontare palchi e aree riservate ad autorità e sponsor, così come l’arco che contrassegna la linea di arrivo, corredato di schermi e cronometri. E poi ci sono le transenne: limitano l’accesso alla strada ai tifosi negli ultimi tre chilometri e consentono di appendere gli striscioni pubblicitari. Poi, nel caso nostrano, ci sono ancora altre transenne disseminate in città e il villaggio del Giro con le postazioni degli sponsor. Un’enormità di strutture provvisorie richiede un’organizzazione puntigliosa, tanti mezzi e tantissime braccia. Il primo dettaglio non irrilevante è che tutte queste strutture sono doppie: quelle di Oropa sono andate non a Fossano, traguardo della tappa successiva, ma ad Andora, arrivo di due giorni dopo. In questo modo si guadagna un po’ di margine anche per i trasferimenti più lunghi, che non mancano e che vanno fatti con mezzi pesanti. Il lavoro inizia dunque subito dopo l’ultima cerimonia di premiazione e coinvolge anche chi segue il Giro pur non facendone direttamente parte come la Rai che ha un container attrezzato per la regia della sua diretta e di quella internazionale diffusa alle tv di tutto il mondo. Anche quello va “liberato” e trasferito. Quanto ai chilometri di transenne, spetta a due camion e ad altrettante squadre di operai smontarle e allinearle a gruppi prima e caricarle sul mezzo pesante poi. Alle 20, meno di tre ore dopo che Tadej Pogacar ha vinto la tappa conquistando la maglia rosa, la strada per Oropa era libera. Un’ora prima circa era già transitabile con pochi intoppi. È un dettaglio che fa mordere le mani a chi ha preso la decisione di non prevedere viaggi di ritorno per i bus di linea che all’andata erano saliti a Oropa entro le 11.
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Biella alla libreria Giovannacci di via Italia sarà ospite Maria Teresa Guerra Medici che presenterà il saggio “La civile conversazione. La rivoluzione culturale nelle piccole corti italiane del Rinascimento”. L’ingresso è libero
Oggi alle 20,45 al Piazzo la stagione dei concerti dell’Accademia Perosi propone il duo composto dal giovane violista Vittorio Benaglia, ex allievo dell’accademia, e dall’affermato pianista Bruno Canino. Il loro programma propone musiche di Schumann, Mendelssohn e Hindemith. Biglietti a 15 euro, ridotti a 10 per chi ha meno di 27 anni e a 5 per chi ne ha meno di 13
Oggi alle 21 a Valdilana la rassegna “CineFood” del cinema teatro Giletti di Ponzone propone “La parte degli angeli” (Usa, 2012) di Ken Loach. Come di consueto il film sarà commentato da Fabio Cancelliere del Museo del cinema di Torino
Oggi alle 22 a Biella c’è musica dal vivo allo spazio Hydro di via Cernaia con i veneti Bengala Fire, sul podio nell’edizione 2021 di X-Factor. Li accompagneranno il cantautore novarese Pit Coccato e i Rota Carnivora. Ingresso a 5 euro con tessera Arci
Numb3rs
La tappa di Oropa del Giro d’Italia corsasi domenica ha raccolto, sui soli canali Rai, 2.012.000 spettatori nel momento chiave della corsa all’arrivo secondo i dati Auditel. Non ha superato il numero di persone davanti alla tv nel 2017, quando furono in 2.709.000 a gustarsi il trionfo dell’olandese Tom Dumoulin, ma ha fatto meglio dei 1.827.000 del 2014, anno del duello colombiano Uran-Quintana per la maglia rosa e del successo di tappa di Enrico Battaglin. Nella classifica dello share, la percentuale di tv collegate su quel canale tra quelle accese, la tappa di domenica scivola però al terzo posto. Guida sempre il 2017 con il 22,8%, segue il 2014 con il 19,6% e chiude il successo con maglia rosa conquistata di Tadej Pogacar con il 19,3%. I primi due video su Youtube con la sintesi della rimonta di Marco Pantani nel 1999 totalizzano quasi 1,2 milioni di visualizzazioni.