Che cosa succede con le Euro 5?
Risposta breve: alla fine, non molto. Dal 15 settembre il Piemonte, così come accadrà in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, dovrà anticipare le limitazioni alla circolazione alle auto diesel contrassegnate Euro 5 (prodotte e immatricolate in linea di massima tra 2011 e 2015). L’anticipo è la risposta a una procedura d’infrazione aperta dall’Unione Europea per gli alti tassi di polveri sottili da gas di scarico registrati sul territorio della Pianura Padana. In pratica, è l’Europa che ce lo chiede ma siamo noi che abbiamo sbagliato prima. Ma la norma, nota da tempo ed evoluzione di quelle che limitano la circolazione nei centri storici alle vetture di classe inquinante ancora peggiore, prevede anche numerose deroghe e altrettanti paletti. Per esempio nel Biellese riguarda solo i tre Comuni con più di 10mila abitanti: Biella, Cossato e Valdilana. Ma i divieti non interesseranno l’intero territorio comunale, come hanno spiegato i sindaci interessati a La Stampa. A Biella, per esempio, varrà solo nel quadrilatero allargato del centro storico delimitato a Nord da via Cavour e viale Cesare Battisti, a Sud da via La Marmora e ai lati da via Pietro Micca e via Repubblica. Nulla accadrà quindi, per esempio, a chi da Vigliano deve raggiungere l’ospedale o una scuola superiore. A Cossato, come per il provvedimento in vigore per Euro 3 ed Euro 4 dal 2021, è consentito il solo attraversamento e il raggiungimento dei parcheggi, le aree contrassegnate in giallo su questa mappa. A Valdilana probabilmente non accadrà nulla, come dichiarato a La Stampa dalla vicesindaca Cristina Sasso: «Non siamo una città dove si possono individuare un centro e vie di grande scorrimento. Ci asteniamo dall’aderire a questo progetto. Se ci verranno comunicate le aree dove potrebbe essere inserito il divieto al transito per gli euro 5 e inferiori, allora faremo le dovute valutazioni». In più c’è una lunga lista di deroghe che va dalle auto storiche a chi è diretto verso ospedali o centri di cura per terapie, fino a chi non ha nel raggio di un chilometro da casa o dal posto di lavoro mezzi pubblici in servizio nei suoi orari di ingresso e uscita.
Ecco l’elenco dei Comuni piemontesi in cui entrerà in vigore il blocco provincia per provincia.
Torino: Alpignano, Avigliana, Baldissero Torinese, Beinasco, Borgaro, Cambiano, Candiolo, Carignano, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Ciriè, Collegno, Druento, Giaveno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto, Pianezza, Pinerolo, Pino Torinese, Piobesi Torinese, Piossasco, Poirino, Rivalta, Rivarolo, Rivoli, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, Santena, Settimo, Torino, Trofarello, Venaria, Vinovo, Volpiano.
Alessandria: Acqui Terme, Alessandria, Casale, Novi Ligure, Ovada, Tortona, Valenza.
Asti: Asti, Canelli, Nizza Monferrato.
Biella: Biella, Cossato, Valdilana.
Cuneo: Alba, Borgo San Dalmazzo, Bra, Busca, Cuneo, Fossano, Mondovì, Savigliano, Saluzzo.
Novara: Arona, Borgomanero, Cameri, Galliate, Novara, Oleggio, Trecate.
Verbano-Cusio-Ossola: Omegna, Verbania.
Vercelli: Borgosesia, Vercelli.
Ipse dixit
“Al ministero dell'Ambiente si sta lavorando per trovare una soluzione al divieto, previsto per il prossimo 15 settembre, di far circolare in Piemonte i veicoli diesel Euro 5. Il ministro Pichetto ha chiesto ai tecnici di poter avere sul tavolo, a inizio della prossima settimana, tutte le possibili strade da percorrere per fermare o rimandare questo provvedimento che finirebbe per creare enormi difficoltà a migliaia di professionisti, famiglie e imprese”
(Da una nota del ministero dell’Ambiente diffusa dall’Ansa)
Dall’afa ai temporali
Il passaggio repentino dall’estate più estrema a una specie di autunno è descritto bene dal grafico delle temperature a Biella nella notte tra venerdì e sabato: tra le 11 di sera e le 2 del mattino si è passati da 27 a 19 gradi. Era il momento del primo passaggio violento della perturbazione che ha rotto il fronte della calura, portando anche danni, benché limitati: il vento forte ha divelto rami di alberti (interventi dei vigili del fuoco, come sintetizza La Stampa sono stati necessari in Valsessera, soprattutto a Sostegno, nella Valle di Mosso e in Valle Elvo) mentre appena dopo la tempesta i social si sono riempiti delle immagini dei chicchi di grandine di notevoli dimensioni che, a loro volta, hanno alleggerito le chiome degli alberi e danneggiato vetri e carrozzerie delle auto. Per dare un’idea di quanto agosto sia stato rovente, arrivano i dati dell’osservatorio di Oropa: la temperatura media del mese finora, benché mitigata negli ultimi due giorni, è stata di 19,2 gradi, 3,1 in più rispetto al valore medio dal 1920 a oggi. La massima al santuario, a oltre 1200 metri di altitudine, è stata superiore ai 25 gradi per sette giorni consecutivi, dal 18 al 25. Oggi è prevista ancora pioggia con temperature massime in città che non dovrebbero superare i 19 gradi. Quanto sia necessario un meteo diverso, lo spiega anche un dato che arriva da Torino dove la portata del fiume Po è ridotta dal 40 al 50 per cento rispetto alla media del periodo.
Cosa succede in città
Oggi alle 17,30 a Biella una cerimonia in municipio aprirà ufficialmente la settimana di BollediMalto: sarà spillato il primo fusto della manifestazione alla presenza del sindaco. La parte principale della rassegna delle birre artigianali in piazza Martiri comincerà da giovedì
Oggi alle 19 a Cossato sono aperte anche di lunedì le cucine della grigliata alpina. Il piatto forte è la panissa. Tavolate e panche sono in via Cesare Battisti 10 dove c’è la sede dell’Ana di Cossato e Quaregna
Oggi alle 19 a Mezzana Mortigliengo è in programma l’ultima serata della festa patronale di San Bartolomeo. Dalla cucina, oltre al consueto menu, uscirà polenta e salsiccia. Dalle 21,30 si balla con la musica di dj Trope e ci sarà l’elezione di miss mezzanese
Oggi alle 21 a Biella il teatro Sociale Villani ospita il concerto di apertura dell’Oropa music festival. Il pianista biellese e direttore artistico della manifestazione Federico Gad Crema sarà il solista insieme alla violinista statunitense Aubree Oliverson. Dirige l’orchestra di giovani talenti Peace orchestra project l’altrettanto giovane maestro italiano Giuseppe Mengoli. Il programma prevede l’estate e l’inverno dalle Quattro Stagioni di Vivaldi e il concerto numero 30 per pianoforte di Mozart. Biglietti da 16,50 a 27 euro a questo link
I nomi strani delle birre artigianali
Può essere una sorta di divertimento anche per gli astemi sbirciare tra le postazioni dei birrifici a BollediMalto e divertirsi a leggere i nomi che i produttori hanno scelto per le loro specialità. È una caratteristica del prodotto lasciarsi andare alla fantasia quando viene il momento di battezzare una nuova birra e di scegliere la sua etichetta. Per facilitare il compito a lettrici e lettori di 6aBiella ecco una personalissima selezione dei migliori dieci nomi (solo nomi, non è un giudizio da critici su qualità e sapore).
Zeroglu (birrificio Kauss): chi è cresciuto leggendo Topolino sa che “glu” è il suono onomatopeico per chi beve, spesso con la sete di chi ha patito molto caldo. Il microbirrificio della valle Varaita però non sta invitando i potenziali clienti a diventare astemi. Ha scelto questo nome per sottolineare che si trattava di una birra senza glutine, adatta anche a chi ha a che fare con la celiachia.
Asnas (birrificio Beer In): chi conosce il birrificio di Valdilana sa che ha un gusto tutto speciale per i nomi in piemontese stretto. Nella vasta gamma di prodotti messi sul mercato (e spesso premiati), la selezione è caduta su questa chiara prodotta con luppoli australiani per il doppio senso del suo nome, “asnas” come “asinaccio” (traduzione letterale) ma anche come la cima di una delle montagne delle Alpi biellesi, proprio sopra la valle di Mosso.
Elvo’s Presley (birrificio Elvo): restiamo nel Biellese per sottolineare l’evidente riferimento musicale di questa birra chiara che mescola lo stile americano e quello dell’Europa centrale. Forse non è un caso: Josip Vezzoli, prima di aprire il microbirrificio a Graglia, di mestiere faceva il fonico e progettava studi di registrazione.
Maja (birrificio Jeb): rieccoci a Valdilana con un riferimento caro a chi è cresciuto con i cartoni animati del pomeriggio negli anni Settanta e Ottanta, ovvero l’ape Maia. L’ingrediente extra di questa birra, ovviamente, è il miele.
Lettera 22 (birrificio Rabèl): anche questo è un richiamo alla storia di un territorio, quello di Ivrea, che per una delle sue birre (bionda, stile belga, fruttata) ha ricalcato il nome di una delle macchine da scrivere che hanno reso il marchio Olivetti famoso in tutto il mondo.
Another hop in the wall (birrificio Un Terzo): il capostipite dei microbirrifici biellesi ha scherzato con il titolo di una canzone (forse “la” canzone) dei Pink Floyd, sostituendo al mattone il luppolo, da “brick” a “hop”.
Contamusse (agribirrificio Altavia): questo birrificio è a Sassello, nell’entroterra savonese, e chi mastica un po’ il ligure se ne dovrebbe essere già accorto. La parola significa “bugiardo” e, curiosamente, si usa con lo stesso significato anche in Argentina, importata dagli immigrati italiani di un tempo.
Bloody Mario (birrificio artigianale Retorto): qui il microbirrificio piacentino scherza con uno dei più celebri cocktail della storia. Ma non c’è pomodoro nella sua birra: il rosso arriva dalle ciliegie del territorio aggiunte a una loro produzione in stile belga.
Oimmena (Piccolo birrificio clandestino): in una fetta di Toscana, ma qui per ragioni di forte campanilismo diremo a Livorno dove ha sede il birrificio, questa parola indica stanchezza e fastidio. Più o meno corrisponde al piemontese “stufia”.
Santa subito (microbirrificio Okorei): un nome, una garanzia quello dato dal birrificio napoletano. Sottotitolo? “La birra che fa miracoli”