Che cosa vuol dire povertà
C’è una testimonianza, su La Stampa di venerdì, che spiega bene come, nel mondo reale, importi poco che la bolletta della tariffa rifiuti sembri più cara di quello che sarà in realtà perché Biella ha scelto di chiedere una quota superiore con l’acconto rispetto al saldo. Un’operaia tessile, 57 anni, compare nelle statistiche nella lista delle cosiddette famiglie monoreddito: «Ci ritroviamo con delle bollette» ha raccontato al giornale «che dipendono forse dal disavanzo della società o da chi non paga. La certezza è che non dipendono da noi e questo non è accettabile. Al momento del saldo si vedrà ma adesso dobbiamo pagare e i soldi non ci sono». Il suo solo acconto sulla tariffa 2023 è di 157 euro, mentre il totale pagato nel 2022 fu di 159. L’operaia racconta anche delle difficoltà dell’inverno («Con il riscaldamento autonomo ho chiuso i termosifoni») e di quelle della madre pensionata: «Ha dovuto far fronte a spese centralizzate e fisse. Le sta pagando un po’ per volta ed è sempre più difficile. Non può nemmeno beneficiare di nessun bonus perché, avendo una casa di proprietà, il suo Isee sale e sfora la cifra prevista». Da Marvi Massazza Gal, segretaria dei pensionati della Cgil, arriva un allarme proprio per la sua categoria: «La media delle pensioni percepite in provincia è di 962 euro al mese, un importo che costringe questi cittadini a dover scegliere tra pagare le utenze, mangiare o curarsi».
Ipse dixit
“Ha sperperato i soldi degli italiani e le paghiamo anche il l'auto stipendio”
(Dal commento con errore di ortografia di un utente Facebook sotto la notizia pubblicata da Il Biellese della nomina dell’ex ministra Lucia Azzolina a preside di un istituto comprensivo in città)
Un modello di accoglienza
La cena multietnica di sabato scorso a Valdilana, con un menu che spaziava dall’Afghanistan all’Ucraina passando per il Piemonte, è stata un simbolo dell’integrazione tra persone di diverse origini nella città. Il sindaco Mario Carli ha raccontato più nel dettaglio il segreto di un modello di successo: si chiama accoglienza diffusa seguendo le linee del progetto Sprar. L’acronimo abbrevia le parole “Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati” ed è aperto a tutti gli enti locali che si possono candidare volontariamente. Il Piemonte mette a disposizione 2.589 posti sugli oltre 45mila in tutta Italia. Nel Biellese i progetti sono tre: oltre a Valdilana (36 posti) ci sono l’Unione montana Valle Elvo (34 posti) e i consorzi socioassistenziali Iris e Cissabo (43 posti) che hanno affidato alle cooperative Tantintenti e Maria Cecilia e al consorzio Il Filo da Tessere la gestione. La differenza, rispetto ai grandi centri di accoglienza, è il tipo di strutture, tendenzialmente più piccole e a misura d’uomo, e la presenza sistematica di programmi di accoglienza, formazione professionale e di base, per esempio con i corsi di italiano, tutela sanitaria e legale. «Scommettere su un’accoglienza organizzata ed efficiente» ha detto a La Stampa Mario Carli «crea benessere sia agli ospiti sia ai cittadini. In questi anni, pur avendo 130 persone da ogni parte del mondo non abbiamo avuto problemi e difficoltà di ordine pubblico e inoltre il nostro Comune ha avuto vantaggi economici». I costi dell’accoglienza (circa 4.100 euro a persona per anno, secondo i calcoli sul progetto Iris-Cissabo del 2020) sono rimborsati dal ministero, ma non solo: «C’è un piccolo indotto» prosegue il sindaco di Valdilana «che migliora l’economia del territorio: affitti ai proprietari di alloggi, abbonamenti dei trasporti, spese quotidiane nei negozi del territorio». La domanda è: se ci sono solo vantaggi perché non lo fanno tutti? La risposta probabilmente è fin troppo semplice: è esistito, per un sindaco degli ultimi tempi, qualcosa di più impopolare che varare un progetto di accoglienza per migranti?
Cosa succede in città
Oggi alle 10,30 a Rosazza c’è un appuntamento per i bambini e le bambine al parco giochi con Zoe Salvamondo, il personaggio creato da Ruggero Poi e Alice Rossi che promuove gli stili di vita che tutelano il pianeta. Il laboratorio
“L’alfabeto bucato” è in programma anche nel pomeriggio, a partire dalle 15, a Piedicavallo accanto al nuovo ponte della Coda. Prenotazioni a questo link
Oggi alle 11 a Bagneri di Muzzano Storie di Piazza propone lo spettacolo itinerante “Storie del campanile” che ricostruisce la vita quotidiana nel secolo scorso nella frazione che ancora oggi è irraggiungibile con le auto. Lo spettacolo sarà replicato con partenze alle 12 e alle 16. Alle 17,30 sul sagrato della chiesa suoneranno i Ratapignata. Prenotazioni per gli spettacoli e per il pranzo al numero 339.6881717
Oggi alle 17 a Pray s’inaugura la mostra “Biellettrico 1882-1962: dalla prima scintilla all’Enel”, curata da Danilo Craveia per il DocBi che ripercorre la storia dell’energia elettrica nel Biellese con il suo impatto sulle industrie. L’esposizione è alla Fabbrica della Ruota e sarà visitabile fino a ottobre tutte le domeniche dalle 14,30 alle 18,30 oppure in settimana su prenotazione per gruppi
Oggi alle 19 a Lessona l’apertura delle postazioni gastronomiche segna l’inizio della serata al Summer Festival che avrà come ospite principale, al discovillage, il dj Molella. La musica si accende alle 21. L’accesso è riservato ai possessori del biglietto, dal costo di 5 euro, in vendita a questo link
Oggi alle 21 a Piedicavallo la chiesa di San Michele ospita il concerto del coro Genzianella. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti
La domenica sportiva
Oggi alle 7,15 a Gusinje in Montenegro la biellese Federica De Giuli è al via dei campionati europei di Skyrunning, la disciplina della corsa in montagna con distanze e dislivelli che alzano il livello di difficoltà. Il tracciato, sui sentieri del parco naturale di Prokletije, è di 30 chilometri, il dislivello di 2.150 metri
Cose che succedono sui giornali
Su Il Biellese di venerdì la consueta rubrica settimanale “Palazzo di vetro” presentava un errore: era corretto il titolo (“Ai brontoloni biellesi piace cambiare sindaco”) ma non il testo che era quello della primissima edizione della rubrica, come svelato via social dall’autore Roberto Pietrobon, ex consigliere comunale e militante di sinistra, oggi maestro elementare e collaboratore de il Biellese e de il Manifesto. Nella colonna di commento politico infatti si parlava di giochi di potere per la poltrona della presidenza della Provincia tra il centrosinistra fresco sconfitto alle ammninistrative del 2019 e il centrodestra pigliatutto, argomento tutto sommato ancora attuale ma con scenari diversi da quelli narrati dall’articolo. Come può succedere un simile infortunio? C’è un’ipotesi semplice che deriva dal metodo di lavoro dei giornali di carta contemporanei, sempre più abituati ad usare modelli di pagine pre-disegnati per velocizzare i tempi e per mantenere un certo ordine grafico nello sfoglio. Si può immaginare che in redazione abbiano pescato un modello di pagina con la rubrica “Palazzo di vetro” già presente, ma salvata non con un testo finto o una colonna vuota, ma con il contenuto dell’articolo della prima rubrica da sostituire volta per volta. Il redattore o la redattrice che ha “passato” (come si dice in gergo) il pezzo, lo ha letto in formato Word, ha fatto il titolo e poi ha tralasciato di copiare-incollare il testo. Succede. E per la nota politica della settimana bisognerà aspettare l’edizione di martedì o di venerdì: Pietrobon abitualmente ripubblica il testo dell’articolo o l’immagine della pagina la mattina stessa dell’uscita del giornale (pratica non così amica del bisettimanale che lo ospita: si offre gratis un contenuto che in edicola si pagherebbe), ma stavolta si è limitato ad annunciare l’errore di lavorazione senza anticipare il testo.