Che cos'è un'ondata di calore
Oggi Biella dovrebbe vivere un altro giorno con una temperatura percepita superiore ai 35 gradi di giorno e superiore ai 25 di notte. Il livello di allerta per l’ondata di calore è arancione, secondo dei tre gradi di allarme. Nel bollettino pubblicato lunedì era previsto livello massimo, ma una revisione delle previsioni meteo ha ridotto un pochino la preoccupazione. Il servizio attivato dall’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, è in funzione da maggio a settembre ogni anno e segue le indicazioni del ministero della Salute. Un’ondata di calore si definisce in base ai dati storici del clima di un determinato territorio, nella convinzione della comunità scientifica internazionale che le temperature alte possano portare a conseguenze più serie in zone della Terra in cui non si è abituati a sopportarle. «Sono condizioni meteorologiche estreme» dice il ministero stesso «che si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associati a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione; tali condizioni rappresentano un rischio per la salute della popolazione». A Torino è stato attivato un servizio di emergenza per gli anziani e, come riferisce La Stampa, si è pensato di ridurre da 8 a 4 ore la giornata lavorativa di chi deve eseguire interventi all’aperto, dalle asfaltature delle strade (dove il calore si moltiplica per via della temperatura del bitume) all’edilizia. Il commento più diffuso sui social ricorda che il problema non è solo per chi è all’aperto: anche nei capannoni industriali si raggiungono temperature considerevoli e spesso l’abbigliamento tecnico anti-infortunio non aiuta. Nelle estati passate c’erano stati anche scioperi un una delle più grandi tra le aziende del territorio, la Stellantis di Verrone, per protestare contro il mancato funzionamento degli impianti di ventilazione per mitigare l’afa.
Ipse dixit
“Temo che l’obiettivo dell’amministrazione in carica non sia quello di capire ma di disintegrare la dignità di una persona e di una storia. Non ci sto. Politicamente possiamo essere distanti ma ho sempre assicurato la mia collaborazione che non è mai stata richiesta. Invece oggi siamo qui a discutere su dati ipotetici tutti da verificare. Una cosa la voglio dire: la gente di Bioglio per 15 anni ha avuto un’amministrazione onesta che si è spaccata la schiena nell’interesse unico della comunità, un’amministrazione che l’ha sempre protetta anche da tensioni economiche che non nascono negli ultimi 15 giorni ma che ci seguono da 15 anni”
(Stefano Ceffa, ex sindaco di Bioglio, Comune che deve rientrare da un debito quantificato in oltre un milione di euro, a Il Biellese)
Tre gradi in più in 40 anni
C’è una curiosa categoria di persone che, in presenza dei bollettini dell’Arpa, reagisce dicendo che è estate e che quindi ha sempre fatto caldo. Vero, ma non verissimo, specie se a dichiararlo sono persone (o meglio, utenti social) che magari sono gli stessi ad accusare chissà quale marchingegno sovrastatale o peggio quando ci sono giorni di pioggia consecutivi magari fuori stagione come era avvenuto a giugno, spesso con il richiamo alle solite scie chimiche. A smentire qualsiasi complottismo basato sul nulla, ci sono i dati. Ne ha messi insieme molti ilmeteo.it insieme al Corriere della Sera che ha calcolato gli effetti del riscaldamento globale sui capoluoghi di provincia italiani: a Biella la temperatura media nel 2023, secondo queste cifre, è stata di 12,5 gradi. Nel 1985 era stato di 9,5 gradi, il primo anno sopra i 10 era stato il 1989, il primo sopra gli 11 il 1994, il primo sopra i 12 il 2016 e da allora solo in un anno la media è scesa al di sotto di questa soglia. L’esperienza dei precedenti dati elaborati da ilmeteo.it, quelli che collocavano Biella al secondo posto in Italia quantro a clima desiderabile, ricorda che potrebbero pure essere sottostimati. Quanto alle temperature medie mensili, l’ultimo mese con un valore inferiore rispetto alla media 1985-1999 è stato il maggio del 2019. Da allora sono stati registrati solo segni più con i picchi, in particolare, a giugno a indicare, come dicono gli esperti, che l’estate inizia sempre prima e finisce sempre più tardi (l’ultimo settembre sotto la media è stato quello del 2008). Le notti tropicali sono quelle in cui la temperatura minima non va al di sotto dei 20 gradi: nel 1985 non ce ne fu nessuna, nel 2023 sono state trenta ed è stato pure un anno fortunato rispetto alle 44 del 2022. La stessa tendenza ma al contrario vale per i giorni di gelo, quelli con temperatura che non scende mai sotto gli zero gradi: dai 120 del 1985 (anno straordinario in questo senso per via della nevicata colossale che bloccò mezzo nord Italia) ai 52 del 2023. Non si supera quota 100 dal 2013.
Cosa succede in città
Oggi alle 19,30 a Graglia la giornata alla festa di Campra si apre con lo sport e la corsa podistica trofeo Siletti. Paella e grigliata mista sono le specialità nell’area gastronomica. A seguire musica con il gruppo Party 90
Oggi alle 20,45 a Sagliano c’è il secondo appuntamento con gli spettacoli itineranti di Bürsch in Festival: davanti alla chiesa di Case Falletti Teatrando metterà in scena “Bambini alla scoperta degli antenati immigrati”. Recitano Rosalba Contaldo, Ilaria Gariazzo, Stefania Lazzarini e Pietro Raco con la regia di Paolo Zanone su testo di Danilo Craveia. L’ingresso è libero ma con un contributo di 10 euro si riceverà la cartolina da far timbrare a tutte le prossime tappe della rassegna
Oggi alle 21 a Graglia c’è una serata musicale per la rassegna Vita d’artista: suonerà al Casolare di Campra il Cooskreet Trio, coimposto da Lucia Parolaro, Ruggero Pezzia Fornero e Maurizio Piatti. Il loro spettacolo s’intitola “Il giro del mondo in 80 note”. L’ingresso è libero ma è obbligatorio prenotarsi al 339.5405600
Oggi alle 21 a Biella la rassegna Musica in piazza delle bande associate all’Anbima torna in piazza del Monte in Riva dove si esibiranno le bande di Netro e Salussola. L’ingresso è libero
Una cosa al giorno sulle Olimpiadi
La medaglia dell’Ucraina nella sciabola femminile è una questione di famiglia e ha molto a che fare con l’Italia: il bronzo vinto da Olga Kharlan farà il paio in una casa di Bologna con quello di Luigi Samele. I due sono una coppia da anni. Samele, alla terza Olimpiade con almeno una medaglia conquistata, è stato due volte ospite a Biella prima per un appuntamento con “Campioni sotto le stelle” alla Pietro Micca e poi per una gara-esibizione con gli altri azzurri della sciabola, impegnati proprio oggi nella prova a squadre. Anche Kharlan sarà ancora in caccia di un podio sabato, cominciando da un quarto di finale contro l’Italia. Kharlan e Samele, nelle prime settimane della guerra scatenata dalla Russia, hanno anche organizzato una personalissima missione umanitaria per portare al sicuro, a Bologna, alcuni componenti della famiglia di lei, tra cui un biondissimo nipotino.
L’associazione benefica di Tommaso Raspino
Tommaso Raspino è uno dei giocatori di maggior successo tra quelli usciti dal vivaio di Pallacanestro Biella. Nelle ultime due stagioni ha giocato in serie A in Sardegna, alla Dinamo Sassari. E qui ha anche contribuito a fondare, come ha scritto L’Unione Sarda, un’associazione che si occupa dei bambini che crescono senza una famiglia. Si chiama “Io povero” ed è nata dopo un incontro al porto di Civitavecchia: Raspino stava attendendo di imbarcarsi per l’isola, dopo la sua stagione a Roma in A2, quando ha incontrato un uomo che, vedendo il suo furgone, gli ha chiesto se avesse spazio per caricare una dozzina di quadri. Da quella strana richiesta è nata una conversazione e da lì un’amicizia: l’uomo, Silvio Piscioneri, 61 anni, è un carabiniere in congedo che aveva comprato all’asta i dipinti che la valanga di Rigopiano, la strage sulle montagne abruzzesi del 2017, non aveva distrutto. Dai proventi delle mostre di quei quadri sono arrivate le risorse per cominciare ad avviare il progetto, dio cui Raspino è stato promotore entusiasta: «Vivevo un momento difficile» ha raccontato al quotidiano sardo «e sentivo che dentro di me si era rotto qualcosa. Nella sofferenza, fatta di disturbi psicosomatici, attacchi di panico, crisi d’ansia e acuito dalla morte di mio padre, chiesi senza vergognarmi aiuto a Dio. Io Povero è stato un dono che ci è stato fatto». Solo in Sardegna vivono oltre mille organi in case famiglia o in associazioni religiose, un tema che è molto caro a Piscioneri che è cresciuto a sua volta senza aver mai conosciuto i genitori. L’associazione ha già aperto una panetteria ad Assemini, alla periferia di Cagliari, per dare lavoro a orfani, dopo un opportuno percorso di formazione.