Chi vuol essere sindaco?
Se fosse il prepartita di una importante sfida di calcio, si parlerebbe di pretattica. I presunti possibili candidati alla carica di sindaco di Biella stanno facendo a gara a chi sta più rasente al muro, sperando quasi di non essere notati troppo. Eco di Biella sta provando, da qualche settimana, a stanarli con un ciclo di interviste ma non sembra ancora il momento, benché al voto alle amministrative manchino nove mesi, di scoprire moduli, schemi e formazione tipo. Le segreterie di partiti, movimenti e liste civiche sono abbottonatissime («Stiamo lavorando alacremente innanzitutto al programma» ha dichiarato Rinaldo Chiola, segretario provinciale del Pd, sabato a La Provincia di Biella) mentre i papabili alla poltrona più importante (e talvolta scomoda) della città sviano le domande dirette. Il più netto a sviare l’attenzione sul suo nome è stato il primo a essere intervistato: Andrea Foglio Bonda, al secondo mandato da consigliere comunale della lista centrista Buongiorno Biella, era stato indicato come possibile nome che potesse mettere d’accordo uno schieramento di centrosinistra decisamente spostato al centro, in barba alle primarie di pochi mesi fa dove Elly Schlein prese più voti “popolari” del rivale più moderato Stefano Bonaccini. Foglio Bonda però risponde come chi guarda solo a casa sua e non alle alleanze: «Buongiorno Biella ha deciso di candidare una sua figura di riferimento, un volto che identifichi il nostro programma, i nostri valori». Lui, per esempio? «Posso dire che al nostro interno» fu la sua parata nell’intervista «ci sono persone più titolate di me per ricoprire questo ruolo». Di Barbara Greggio, attuale assessora a Turismo e affari Unesco, si dice miri a scavalcare nelle gerarchie Corradino. Ma a Eco di Biella non lo rivela: «Non mi esprimo sull’eventuale candidatura. È ancora tutto quanto molto prematuro». Quello che nell’intervista si lascia scappare, però, è qualche giudizio sulle scelte della giunta di cui fa parte, dicendo che avrebbe scelto (per esempio sui fondi del Pnrr) altre strade. Più curioso è il passaggio sulla sua non appartenenza a partiti: «Non ho nessuna tessera di partito anche se molti mi accomunano alla Lega». Difficile fare altrimenti, visto che nella formazione della giunta, nella spartizione dei ruoli e degli equilibri, il suo nome era stato legato a quel partito, di cui peraltro il marito ed ex parlamentare Roberto Simonetti è segretario provinciale. L’ultimo a dire e non dire è Emanuele Ramella Pralungo (Partito Democratico), sindaco di Occhieppo Superiore e presidente della Provincia da due mandati e possibile prima scelta del centrosinistra: «L’unico dato certo è che non sarà più sindaco di Occhieppo Superiore avendo raggiunto il limite dei tre mandati. Per il resto sono tutte situazioni in evoluzione». E poi ha aggiunto: «Sono un uomo di partito e dunque sono a disposizione». Finora, in pratica, sono ferme a due le autocandidature manifeste e palesi, quella del sindaco uscente Claudio Corradino e quella, da sinistra di Antonio Filoni che, come Ramella Pralungo, non può più ricandidarsi per il limite dei tre mandati nella sua Mongrando.
Ipse dixit
“La scuola non è solo un luogo fisico dove dover presenziare giorno dopo giorno, ma è innanzitutto il cuore di un innegabile diritto”
(Dal messaggio per il primo giorno di scuola di Riccardo Bettiga, garante dei diritti dell’infanzia della regione Lombardia, del 14 settembre 2020)
“La scuola non è solo un luogo fisico dove dover presenziare giorno dopo giorno, ma è innanzitutto il cuore di un innegabile diritto”
(Dal messaggio per il primo giorno di scuola di Elena Chiorino, assessora all’Istruzione della regione Piemonte, del 13 settembre 2021)
Un secondo autogol
Dopo il tentativo di difesa sulla manutenzione delle aree verdi di Gigliola Topazzo (Lega) che si è rivelato controproducente, un secondo episodio con un assessore comunale protagonista rischia di suscitare la stessa reazione nei biellesi. La raffica di segnalazioni dei cittadini dopo le dichiarazioni della titolare della delega a parchi e giardini ieri si è meritata il secondo titolo in ordine di importanza sulla prima pagina di Eco di Biella. Per ora il virgolettato di Davide Zappalà, responsabile dei lavori pubblici, ha trovato spazio sull’edizione internet de La Provincia di Biella. Parlando di buche sulle strade urbane, il rappresentante di Fratelli d’Italia ha dichiarato: «Chiedo scusa per qualche disagio ma ci tengo a precisare che, le eventuali buche nelle strade, sono soprattutto il simbolo di una città che cresce e non di una realtà di abbandono e di degrado». Secondo Zappalà, protagonista suo malgrado di una quasi crisi di giunta quando Biella fallì la caccia a fondi messi a disposizione da un bando, la causa delle strade dissestate è da ricercarsi nei frequenti lavori per la posa dei cavi a fibra ottica per le connessioni internet veloci e negli scavi per le tubature del teleriscaldamento: «Si tratta di lavori che hanno cambiato il volto della città, certo anche con dei disagi, da nord a sud. Porzioni di strade non in ordine o buche, quindi, sono anche il frutto di una progettazione e di lavori che guardano al futuro. E non certo di un’amministrazione che ha abbandonato le strade o che non pensa alla sicurezza» Il tutto dopo una premessa: «Per ogni disagio da parte di un cittadino è giusto scusarsi». I primi commenti social non sono stati concilianti. In più è arrivata la reazione politica di Rinaldo Chiola, segretario provinciale del Pd: «Mi sento preso in giro, come immagino si debbano sentire presi in giro i cittadini biellesi. In nessun “multiverso”, definizione che oggi fa molta tendenza, le strade rotte e piene di buchi sono segno di progresso, ma soltanto di degrado». Nel 2014 e nel 2015 l’allora giunta di centrosinistra “inseguì” Telecom per costringerla a ripristinare a regola d’arte alcune strade rattoppate male dopo gli scavi.
Cosa succede in città
Oggi alle 20 a Salussola l’artigiano gioielliere biellese Nicola Artiglia guiderà un corso di arte orafa che proseguirà ogni martedì fino al 31 ottobre al museo-laboratorio dell’oro e della pietra. Info al 353.3207515
Oggi alle 21 a Candelo il cinema Verdi proietta la versione restaurata di “The Straight Story” film del 1999 di David Lynch che ha supervisionato personalmente il lavoro di recupero per portare la pellicola in formato 4D. La proiezione, in lingua originale con sottotitoli, e sarà replicata domani alla stessa ora
Una sottoscrizione per i terremotati del Marocco
Non ha fatto notizia per ora sui media locali ma non c’è bisogno di un titolo di giornale per immaginare l’angoscia di decine delle famiglie di origine marocchina che risiedono nel Biellese, dopo il terremoto il cui bilancio ancora provvisorio è arrivato a 2600 morti e a un numero difficile da calcolare di persone senza casa, dato che alcuni piccoli paesi montani non sono ancora stati raggiunti dai soccorsi. A mobilitarsi è la comunità musulmana che si raduna attorno all’associazione Al Huda e alla moschea di Chiavazza: Mohamed Es Saket, storico portavoce dell’associazione e consigliere comunale a Biella, ha lanciato una raccolta di fondi su Gofundme. Tra i primi donatori a Biella ci sono stati il sindaco Claudio Corradino, l’ex senatrice del Partito Democratico Nicoletta Favero e l’ex componente del consiglio di amministrazione Seab, in quota Pd, Andrea Basso. Nella moschea la preghiera settimanale di venerdì 15 sarà seguita da una preghiera speciale per chi ha perso la vita nel sisma.