Chiusure
Oggi è il secondo dei due giorni di chiusura della funicolare del Piazzo. Si tratta di un intervento periodico necessario per la manutenzione e la sicurezza già programmato e niente affatto legato all’episodio accaduto domenica, quando una delle due cabine si è bloccata a poche spanne dalla stazione di monte, con a bordo un gruppo di turisti statunitensi con la loro guida. L’inconveniente è avvenuto alle 10,30 e con l’intervento di assistenza tecnica e vigili del fuoco tutto si era risolto in poco più di mezz’ora: «È finito tutto senza danni» ha raccontato la guida Cinzia Lacchia in una lettera a Newsbiella, «tutti hanno preso la cosa con filosofia, sudato molto abbondantemente ma senza perdere la calma. Non è stata tuttavia un'esperienza così edificante, vi posso assicurare che tutti ne avremmo fatto a meno e, soprattutto, cosa sarebbe successo se fossimo stati mezz'ora chiusi dentro sotto il sole? Quest'anno arrivano a Biella tanti, davvero tanti piccoli gruppi dagli Usa, vogliono scoprire un angolo diverso dell'Italia che già conoscono. Ma se questo è quello che offriamo, chi è così illuso da credere che torneranno?».
Ieri invece era il giorno previsto per l’inizio delle asfaltature sulla superstrada Biella-Cossato-San Giacomo di Masserano, già messa a dura prova dalla chiusura del ponte sul Cervo in direzione del capoluogo. Il cantiere dell’Anas sarà mobile e terrà chiusa per brevi tratti solo una corsia per senso di marcia alla volta, rallentando ma non bloccando del tutto la circolazione. Il tratto interessato, da qui alla metà di agosto, è quello tra l’innesto a San Giacomo e lo svincolo di Vigliano. La “polizia dei social” è divisa a metà tra i preoccupati per ulteriori ingorghi e gli osservatori che non hanno notato nuovi cantieri aperti. Chi invece ha notato un transito moltiplicato di auto sul proprio territorio è un gruppo di abitanti di Candelo che ha scritto una lettera ai capigruppo di minoranza per denunciare il «traffico praticamente quintuplicato» su via Biella, la strada che esce dalla città e porta al capoluogo, percorso alternativo principale dopo la chiusura del ponte. Ma è la situazione generale a preoccupare il comitato di residenti: «Sappiamo che la viabilità nel nostro paese è un problema grave: via Sandigliano, via Iside Viana, via Molignati, piazza Castello sono percorse da un traffico da bollino rosso. Sarebbe utile una rivisitazione dell‘attuale sistema viario, per evitare problematiche all’ambiente e di salute per i cittadini».
Ci sono invece le transenne, dalla sera del fortissimo temporale della settimana scorsa, a sbarrare l’accesso al sottopassaggio dell’innesto alla Biella-Mongrando, alla rotonda di corso Europa. Nessun intervento finora è mai riuscito a evitare gli allagamenti che rendono intransitabile la parte iniziale della strada in caso di piogge intense e improvvise, come quelle che tormentano spesso il Biellese d’estate.
Ipse dixit
“Fare due conferenze all’anno serve a poco per cercare di dare il proprio contributo e magari questo potrebbe essere una delle cause sul perché tanti sindaci (magari troppi, chi lo sa…) non partecipano. In un contesto di questo genere, i sindaci si sentono coinvolti e motivati alla partecipazione? Poi ci sono quelli come me e come tanti altri che continuano imperterriti, ma qualcuno alla lunga preferisce magari altre priorità su cui pensa di incidere di più. Tanto cosa cambia essere presenti…”
(Il sindaco di Pettinengo Gian Franco Bosso, su Eco di Biella di ieri, nel tentativo di spiegare perché all’assemblea dei sindaci all’Asl di Biella fossero presenti solo 22 primi cittadini su 78)
I numeri di un vero influencer
Un fremito di gioia campanilistica ha attraversato qualche schiena biellese quando è stata pubblicata la nuova puntata del podcast di Alessandro Barbero: si chiama “Chiedilo a Barbero”, è prodotto da Chora Media, la casa editrice specializzatasi nei prodotti audio fondata dall’ex direttore di La Stampa e Repubblica Mario Calabresi e dedicato a domande e risposte sulla storia con lo stile da divulgatore accattivante che ha reso famoso il professore dell’Università del Piemonte Orientale. La ragione? Alla domanda sui tre luoghi da non perdere in Italia per un giro turistico dedicato al Medioevo, Barbero ha scelto altrettante località al Sud, al Centro e al Nord. E per quest’ultima ha indicato il Ricetto di Candelo. In pochi minuti, il docente ha tessuto le lodi del borgo che ancora si conserva pressoché intatto e che «di recente viene molto valorizzato». Ma quanto pesa uno spot del genere? Fare numeri precisi è impossibile: ogni podcast viene distribuito su più di una piattaforma di ascolto e nessuna di loro diffonde pubblicamente i dati, senza contare che è difficile determinare in modo univoco quando un contatto con il podcast si può definire ascolto. Dopo quanti secondi o minuti si calcola come uno? L’unico indizio arriva da qualcuno che ha aperto una finestrella per comunicare i suoi dati: Il Post ha avuto a lungo il podcast di Francesco Costa “Morning”, con la rassegna stampa mattutina, ai vertici delle classifiche italiane, quando la rubrica quotidiana era gratuita e non riservata agli abbonati. Quando era in testa, veleggiava sui 100mila ascolti al mese. In questo momento “Chiedilo a Barbero” è quarto nella graduatoria degli ascolti di Spotify, probabilmente la più usata tra le piattaforme di ascolto. Si può immaginare che il professore abbia fatto l’influencer per Candelo per un pubblico almeno a cinque cifre?
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Biella la Biblioteca Ragazzi Rosalia Aglietta Anderi (palazzina Piacenza in piazza La Marmora) ospita il laboratorio per bambine e bambini “Giocoleggendo con il Folletto”, adatto dai cinque anni in su, a base di letture e giochi da tavolo. L’ingresso è libero, le prenotazioni si raccolgono allo 015.3507651
Oggi alle 18,30 a Occhieppo Inferiore il calendario di Terra della Lana, l’anno europeo dello sport nel territorio biellese, propone una camminata aperta a tutti lungo il percorso dedicato alla campionessa di atletica e di corsa in montagna Valeria Roffino. All’arrivo interverrà il direttore sanitario del Fondo Edo Tempia Adriana Paduos con consigli per i corretti stili di vita e sarà distribuito un ristoro a base di frutta. Info e prenotazioni al 339.7150369
Oggi alle 20,30 a Mongrando Marta Belliero presenterà il suo libro “Cuore di carta”: biellese, insegnante appassionata di danza e scrittura, l’autrice è alla sua opera prima. L’appuntamento a ingresso libero è nel salone della biblioteca comunale in via Roma 40
Oggi alle 21 a Biella la sala convegni del Museo del Territorio ospita Enrico Vigna che parlerà del suo libro “Kosovo 1999”, invitato dall’Anpi Valle Elvo e Serra. L’ingresso è libero
Tre biellesi per caso
«Antichi lanifici, palazzi e monasteri, personaggi storici e artisti contemporanei: è questa la storia di un territorio che ha fatto la storia dell’innovazione italiana, da Giacomo Puccini a Elsa Schiaparelli, da Ermenegildo Zegna a Indiana Jones»: questo capoverso compare alla voce “Il progetto” sul sito web dedicato a The silver life, l’iniziativa di Fondazione Biellezza e consorzio Il Filo da Tessere per convincere i non biellesi a venire a vivere nella quiete e nella natura della provincia. Lo ha messo in evidenza sul suo profilo Facebook Claudio Callegari che ha domandato ai suoi contatti senza avere risposta quale fosse il nesso tra il Biellese e Indiana Jones, l’archeologo dei film d’avventura interpretato da Harrison Ford. Non è, a occhio, l’unico problema di quella breve frase. Escluso Ermenegildo Zegna, capostipite della dinastia che dà il suo nome a una multinazionale del tessile e della moda, i legami degli altri tre con Mucrone e dintorni sono come minimo labili. Giacomo Puccini, dicono gli storici, aveva un’amante originaria di Cossato: si chiamava Corinna Maggia, aveva vent’anni meno del compositore toscano che, nelle lettere inviate alla futura moglie per giurare che quella storia era finita, la chiamava “la piemontese” o “Cori”. Non abbastanza per annoverarlo tra le glorie locali, così come la parentela con gli Schiaparelli di Occhieppo è un filo rosso davvero tenue per gloriarsi del successo nel mondo della moda di Elsa Schiaparelli. Che era nata a Roma, da un intellettuale di origini cuneesi e da una nobildonna napoletana, e fece successo a Parigi dove rivaleggiò con Coco Chanel e inventò il rosa shocking. Che cosa abbia a che fare con Biella invece Indiana Jones, resta avvolto nel mistero.