Ci è andata bene
«Forza Piemonte» scrive il ministro biellese dell’Ambiente Gilberto Pichetto sui suoi canali social. Anche forza Valle d’Aosta, avrebbe potuto aggiungere. E per solidarietà forza Svizzera, sfregiata una decina di giorni fa da una bomba d’acqua a Zermatt, sull’altro versante del Cervino, e sabato nel Canton Ticino, con danni, distruzione e due vittime. E forza Francia dove le persone morte sono state tre. Il Biellese è uscito incolume quasi per caso dall’ultimo devastante capriccio del meteo: lo hanno definito temporale autorigenerantesi, frutto di una concatenazione di condizioni che hanno fatto fermare nuvole cariche di pioggia su una moltitudine di vallate alpine, con le montagne a fare da barriera trattenendole. Così ci sono state alluvioni vere e proprie sui due lati del Gran Paradiso, quello del Canavese e quello di Cogne tuttora isolata, a Cervinia, attraversata dall’acqua di un torrente che ha rotto gli argini, nelle valli dell’Orco e di Lanzo nel Torinese, a Macugnaga sul versante novarese del Monte Rosa, in Svizzera, in Francia. Tutt’intorno al Biellese, in sintesi, si è tremato per un intero sabato e oggi, per l’ennesima volta, serviranno milioni di euro per rimediare al disastro: «Servono immediatamente misure straordinarie per affrontare l’emergenza» ha scritto lo stesso ministro Pichetto. Ma servono anche misure strutturali per il padre di tutti i problemi in cui queste situazioni trovano le condizioni per proliferare: il riscaldamento globale. L’energia termica è carburante per i fenomeni più estremi, come dicono gli esperti, la quota dello zero termico, quello in cui la pioggia diventa neve e la neve al suolo diventa ghiaccio, tende sempre ad alzarsi. Sabato era intorno a 4mila metri di altitudine. Significa più acqua a gonfiare i corsi d’acqua, come era accaduto nel 2002 e nel 2020 in valle Cervo quando, specialmente nella prima occasione, minuscoli rii si erano trasformati in impetuose e distruttive cascate di acqua e detriti. Incoraggiare chi ha fronteggiato il disastro e stanziare soldi per riparare i danni sono certamente un passo necessario. Pensare alle condizioni che rendono sempre più frequenti i disastri e affrettare i provvedimenti per invertire la rotta lo sarebbe altrettanto.
Ipse dixit
“È stata mia mamma a farmi conoscere questo sport. Lei giocava alle Betulle, il club di Biella, e per non lasciarmi a casa o dai nonni ha cominciato a portarmi con lei. Mio papà invece non ha mai toccato un ferro in vita sua, fa il commercialista, però mi segue tanto. I miei genitori hanno fatto tanti sacrifici per me”
(Gregorio De Leo, golfista biellese decimo all’ultimo Italian Open, miglior risultato in carriera nel circuito più importante del mondo, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport)
Il punto mensile sul clima
Nemmeno un giugno obiettivamente poco estivo è bastato a interrompere la serie di mesi in cui la temperatura media è stata superiore a quella misurata a Oropa dal 1920 a oggi: con i suoi 15,2 gradi è il 37° mese consecutivo in cui è stato valicato il livello storico dell’ultimo secolo che, in questo caso, è di 14,5 gradi. L’ultima volta in cui si è rimasti sotto la media secondo il termometro dell’osservatorio ai 1200 metri circa del santuario risale al maggio del 2021. In compenso giugno ha consentito di superare in soli sei mesi la quota di pioggia dell’intero 2023: in metà anno i millimetri caduti al suolo sono stati 1630,3 contro il totale di 1585,4 dell’anno passato. Con questi numeri sembra lontanissima la siccità del 2022, l’anno meno piovoso da quando a Oropa si raccolgono i dati. Giugno è stato comunque sotto la media storica: 126,8 millimetri contro 213,8. Invece la prima metà dell’anno è nettamente al di sopra della media storica del periodo gennaio-giugno che si ferma a 1018,7 millimetri. Significa il 55,7% in più rispetto alle abitudini del pur umido Biellese.
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Biella comincia “Estate alla palazzina”, il ciclo di laboratori estivi per bambine e bambini alla biblioteca dei ragazzi Rosalia Aglietta Anderi. Il primo appuntamento, adatto a chi ha tra i 3 e i 6 anni, è con Acchiappa Suoni, laboratorio alla scoperta dei libri che hanno a che fare con suoni e musica. Ci si prenota allo 015.3507651
La foto del giorno
Venerdì il talento biellese ha brillato sul palco della festa della ginnastica di Rimini: la foto ricordo a spettacolo finito vede Artemisia Iorfino e Marisol Castellanos una vicino all’altra: la prima ha quindici anni ed è un’azzurra Juniores di ginnastica artistica, oltre che co-protagonista del terzo posto in serie A della Libertas Vercelli, la società in cui milita guidata, tra gli altri, anche da Enrico Pozzo, l’ex atleta nato a Cavaglià con tre Olimpiadi disputate nel suo curriculum. La seconda di anni ne ha diciotto ed è la vincitrice della sezione danza di Amici, lo spettacolo televisivo che fa nascere e crescere talenti di ballo e musica sulle reti Mediaset con Maria De Filippi al timone. Negli stessi giorni dello spettacolo a Rimini, la ballerina è stata chiamata anche tra le stelle dello spettacolo che a Firenze ha fatto da antipasto al Tour de France, la corsa ciclistica a tappe più importante al mondo che quest’anno è partita con tre tappe in Italia, l’ultima delle quali ieri con arrivo nella vicina Torino. La ginnasta invece ha avuto la conferma della convocazione per due settimane di stage con i migliori giovani talenti dell’artistica azzurra: dal 9 al 22 luglio sarà a Riccione in ritiro con lo staff tecnico della Nazionale.