Ci sono anche storie belle
E dire che, se a Rosazza la festa di capodanno fosse rimasta disarmata, sui telegiornali Biella ci sarebbe finita lo stesso per una bella storia. L’ha rilanciata il profilo social ufficiale della polizia e da lì ha fatto il giro d’Italia, anche mediatico. Racconta di una telefonata al pronto intervento di una donna di 94 anni che vive in provincia: non aveva nessuna urgenza, aveva solo pensato di ringraziare le forze dell’ordine per il loro lavoro. Poi però all’agente al centralino ha confessato di sentirsi sola proprio nel giorno di San Silvestro. Così una pattuglia, in una giornata che fino ad allora era ancora tranquilla, si è materializzata a casa sua e i due agenti l’hanno ringraziata a loro volta per la chiamata, facendo due chiacchiere, passando un po’ di tempo con lei e scattando una foto ricordo che ha reso la piccola storia assai popolare in giro per le redazioni. C’è anche una vita salvata invece nella vicenda che ha svelato Benni Possemato, per due legislature consigliere comunale delle liste civiche di centrosinistra ma soprattutto storico oste (come lui ama definirsi) del ristorante-libreria La Civetta di piazza Cucco al Piazzo. In una delle sere tra Natale e San Silvestro, a cena appena cominciata un cliente si è sentito male. «Infarto fulminante» ha raccontato Possemato sui suoi social «e un colpo al cuore per tutte e tutti i presenti. Subito blocco il servizio, urlo tra le altre sale se c’è un medico presente e incredibilmente c’era. Una dottoressa che si è palesata come un arcangelo tardivo ed è volata per il massaggio cardiaco». Poco dopo, grazie al defibrillatore che il gestore del locale ha preso dalla colonnina che sta proprio in piazza Cucco, la dottoressa ha completato le procedure di rianimazione fino all’arrivo dell’ambulanza. «Scalda il mio di cuore» prosegue il post di Benito Possemato «scrivere di esseri umani e umanità, di giovani e meno giovani, donne e uomini che la scorsa sera insieme a me hanno vissuto una esperienza di vita e di morte reali che nessun telefonino o intelligenza artificiale ci può spiegare. Avevo la testa ovattata come se tra le mie orecchie nevicasse, ma non ero il solo. Ho visto delle ragazze e degli adulti visibilmente scossi, commuoversi davanti alle parole strazianti della moglie che per mano lo supplicava di non lasciarla da sola in questo mondo. Ma lui è vivo, signora, e con lui è viva ancora un po’ di umanità».
Ipse dixit
“A me spiace soprattutto per quelli di Vercelli, che già non è che la città godesse di una fama scintillante. Adesso pure questo con la pistola”
“Tieni conto che avviene in provincia di Biella, che è la Vercelli di Vercelli, in quanto a vivacità”(Dialogo via X tra il giornalista de Il Post Matteo Bordone e l’esperto di marketing Enrico Sola)
Forse è colpa di Rosazza
Sembra un rapporto privilegiato quello tra Rosazza e Fratelli d’Italia: da due legislature Francesca Delmastro, sorella minore del sottosegretario Andrea Delmastro, ne è sindaca. Nel 2021 è stata rieletta con un 100 per cento dei voti espressi a suo favore. Sono a livello assoluto pochini, date le dimensioni ridotte del paese: 56 preferenze mentre l’altra lista rimasta a zero voti era stata creata da persone vicine al gruppo di maggioranza per evitare il guaio del quorum, dato che in presenza di una lista unica è necessario che si rechino al voto la metà degli elettori più uno. Ma tanto è bastato anche per candidarla alla presidenza della Provincia, nel dicembre dello stesso anno, dove venne sconfitta da Emanuele Ramella Pralungo (Partito Democratico) in un curioso caso in cui i voti per il consiglio andarono in maggioranza al centrodestra e quelli per il presidente al centrosinistra. Nel 2016, quando fu eletta per la prima volta, in lista c’erano anche persone che con l’alta valle Cervo avevano poco a che fare. Lei stessa non è residente a Rosazza. C’era, per esempio, Marzio Olivero, attuale assessore a Biella. C’era soprattutto Carlo Fidanza, nato a San Benedetto del Tronto, cresciuto a Milano, storico militante della destra fin da giovane, considerato componente di quel gruppo dirigente formatosi attorno a Giorgia Meloni e ad Andrea Delmastro. Lo si definirebbe “cerchio magico” per scimmiottare un termine che Delmastro ha spesso trasformato in “cerchio tragico” per attaccare i suoi avversari politici. «Sono amico dei Delmastro da tantissimi anni» ha detto al quotidiano Domani per spiegare il suo coinvolgimento nell’amministrazione rosazzese «e all’epoca c’era bisogno di coinvolgere persone di sicura affidabilità. Non era un impegno gravoso, il consiglio comunale si riuniva due o tre volte l’anno e io ho sempre partecipato». Carlo Fidanza, che nel 2016 dopo un mandato da parlamentare europeo era commissario straordinario dell’agenzia turistica regionale ligure, è stato tra gli attori non protagonisti di una video-inchiesta di Fanpage che nel 2021 fece molto parlare di sé. Mostrava i legami spericolati di alcuni candidati, lui compreso, con la destra estrema e le altrettanto spericolate richieste di finanziamenti in nero. Il reportage terminò con la consegna di una valigia che avrebbe dovuto essere piena di contanti e invece conteneva copie della Costituzione. Venne aperta un’indagine dalla magistratura di Milano che finì con la richiesta di archiviazione: «Pur essendo emersi elementi che inducono il sospetto del ricorso a finanziamenti illeciti» scrisse la Procura «non sono emersi riscontri convergenti e concludenti per sostenere l'accusa in giudizio». Fidanza, che era (ed è) parlamentare europeo e si era autosospeso dagli incarichi di partito, commentò così: «Oggi finalmente riemergo a testa alta da quella vergognosa montagna di fango mediatico». Nel frattempo una seconda inchiesta a suo carico si è chiusa con un patteggiamento: un anno e quattro mesi con pena sospesa e niente interdizione dai pubblici uffici, un provvedimento che lo avrebbe costretto alle dimissioni da parlamentare europeo e probabilmente a rinunciare alla campagna per l’imminente tornata elettorale per un posto a Bruxelles. Il capo d’imputazione parlava di corruzione per esercizio della funzione: l’accusa sosteneva che Fidanza avesse convinto un militante di Fratelli d’Italia a lasciare il posto in consiglio comunale a Brescia, per far subentrare il primo degli esclusi, in cambio dell’assunzione del figlio nel suo staff al Parlamento europeo. Disse all’epoca (era ottobre) Fidanza: «A fronte del capo di imputazione mosso che continuo a ritenere sproporzionato rispetto all'entità dei fatti e poco coerente con dinamiche diffuse nei partiti politici, nonché della probabilità di un processo lungo e dall'esito incerto, ho preferito accettare di definire il procedimento con un patteggiamento». Nel 2021 non era più in consiglio a Rosazza ma sommando i suoi guai mediatici e giudiziari con quello che sta accadendo in questi giorni con l’episodio di capodanno e la pistola del deputato vercellese Emanuele Pozzolo, verrebbe da suggerire ai vertici di Fratelli d’Italia di evitare la valle Cervo o di accontentarsi di visitarla da turisti.
Cosa succede in città
Oggi alle 8,30 in varie località del Biellese comincia la seconda giornata di partite del Bear wool volley, il torneo di pallavolo giovanile maschile e femminile, con una finestra anche sul mondo Special Olympics, che anima le vacanze di Natale nelle palestre a Biella e dintorni. Alla fine della giornata di gare si conosceranno le finaliste. Alle 20,30 poi giocatrici e giocatori si raduneranno a Valdengo per la festa con cena di gruppo a La Peschiera
Forse è colpa della funicolare
A proposito di sfortuna che non se ne va via, la funicolare del Piazzo è pronta a riaprire ma lo farà con orario ridottissimo rispetto alle abitudini. I lavori che sono terminati ormai da più di due settimane hanno completato il restauro alla struttura che non aveva passato i test a fine luglio e hanno in parte risolto il problema del rumore che aveva provocato anche questioni legali con i residenti delle coste che hanno le case vicino ai binari. Ma, come aveva spiegato ieri La Stampa, mancava ancora un pezzo di ricambio per risolvere un guaio al congegno che regola apertura e chiusura delle porte: «Lo abbiamo già ordinato» ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Davide Zappalà. «Dopodiché, a breve, procederemo con la riapertura». Detto, fatto: nel tardo pomeriggio di ieri palazzo Oropa ha comunicato che il servizio riprenderà venerdì 5, cioè domani, ma le cabine viaggeranno solo tra le 7 e le 18 su «orario ridotto imposto dal Ministero» senza specificare oltre. Già si immaginava di decurtare il funzionamento della funicolare perché ancora non sono stati risolti i problemi dell’eccesso di rumore, ancora troppo di notte nonostante l’intervento di un’impresa specializzata arrivata dalla Liguria. Ma si pensava di poter andare avanti almeno fino alle 22. Invece, per ora, nulla. Per ora perché, come recita il comunicato del Comune, «l’amministrazione sta seguendo le direttive monitorando la situazione in attesa di poter ripristinare il servizio completo».