Citofonare Cencelli
C’è un articolo nello statuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che elenca tutte le possibili incompatibilità per le nomine negli organi di indirizzo. È fatto da ben quattordici commi e, nella lista, indica anche la necessità non non aver assunto incarichi politico-amministrativi per almeno dodici mesi prima della nomina. Poi basta un virgolettato di un segretario di partito a smontare meticolosamente qualsiasi illusione di indipendenza dalla politica di una simile struttura-chiave per lo sviluppo del territorio, con i suoi progetti, bandi e milioni di euro da distribuire. Le parole sono di Rinaldo Chiola, segretario provinciale del Partito Democratico, a Il Biellese di ieri, in un articolo che ricostruisce anche le conseguenze di un’altra nomina, quella del consiglio di amministrazione di Cordar, la municipalizzata della gestione dell’acqua, da cui il centrosinistra è rimasto fuori anche per un errore di voto di un’assessora di Gaglianico. Il sindaco di quel Comune, l’iscritto al Pd Paolo Maggia, ha sfiduciato la sua assessora Elda Chiocchetti levandole le deleghe: «È stato un gesto importante e dovuto» è il commento di Chiola, «e un bel segnale per le amministrazioni di area di centrosinistra». Poco sono importate, dunque, le giustificazioni di Chiocchetti che si è auto-accusata di un errore involontario nel voto, avendo invertito le liste. Serviva un «gesto importante» e la politica lo ha avuto.
Tornando alla Fondazione Cassa di Risparmio, non era una novità la pressione politica che ha portato all’elezione di Michele Colombo alla presidenza al posto della candidata designata dal numero uno uscente Franco Ferraris, ovvero Paola Garbella. Lo aveva rivendicato la Lega, con le parole del suo segretario Roberto Simonetti e, in modo più misurato, colui che era stato indicato come regista dell’operazione, il presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo (Partito Democratico). Il Biellese ricostruisce i fatti citando un «accordo trasversale tra il presidente della Provincia e il plenipotenziario del maggior partito di centrodestra locale, Fratelli d’Italia, Andrea Delmastro» (parole di Silvano Esposito, autore del pezzo, solitamente ben informato su quel che si muove in Fratelli d’Italia).
Chiola non smentisce e precisa: «Non è possibile, con la scusa di non far entrare la politica in quell’ente, non tenere in nessuna considerazione il parere delle istituzioni pubbliche locali per la scelta del nuovo presidente». E poi ecco aprirsi quello che sembra un capitolo centrale del manuale Cencelli, mitologica guida alla suddivisione delle nomine in base alle sfere di influenza politica: «Ramella Pralungo ha condiviso l’accordo su Colombo con il Pd e Paola Garbella, persona capace e preparata, non era comunque una nostra esponente d’area, essendo stata vicina al nostro partito diversi anni fa per poi rimanere legata più all’area centrista di Gianluca Susta». Con buona pace dell’indipendenza. E con buona pace, forse, anche dei temi che sarebbero cari a coloro a cui poi i partiti chiedono i voti: difficile non confrontare, per esempio, lo sforzo per indirizzare le nomine alla Fondazione Crb con il quasi assoluto silenzio bipartisan (ma ancor più pesante per chi, all’opposizione, dovrebbe vigilare e arrabbiarsi il doppio) sulle bollette della tariffa rifiuti che fanno infuriare commercianti e cittadini.
Ipse dixit
“Sono righe di emozione. La mia. Che oggi, nell’assumere la direzione, accosto a quella che 26 anni fa, poco più che ragazzo, mi vide entrare per la prima volta nella redazione di questo giornale, un’istituzione, perché quello è il senso, dettatomi dal vivere quotidiano, che ho sempre avuto. Ero fiero allora di aver firmato il primo pezzo per Il Biellese da aspirante cronista. Sono orgoglioso ora del ruolo che l’editore, cui va il grazie per la fiducia, ha voluto affidarmi”
(Fabio Marzaglia, dal suo primo editoriale da direttore de Il Biellese, pubblicato sul numero di ieri)
Piccola storia dei negozi storici
Il caffè-pasticceria Ferrua di via Italia angolo via San Filippo, insieme al caffè Deiro di Oropa, è stato inserito nell’elenco dell’associazione europea “Historic cafés route”, un itinerario culturale che tutela e promuove i locali storici del Vecchio Continente. Qualcuno ha letto la notizia come un simbolo delle difficoltà che affronta da anni il centro cittadino con le sue vetrine chiuse: Ferrua è in quella lista nobile, ma ha le saracinesche abbassate dal 31 dicembre 2020, quando ha cessato per la seconda volta in pochi anni l’attività. La prima pausa era durata dal 2012 al 2014 e fu più breve di quella attuale: «Stiamo lavorando alla riapertura» ha dichiarato a Il Biellese l’assessora al Turismo Barbara Greggio (Lega), senza specificare come ma aggiungendo che «la licenza è tuttora attiva, segno che la proprietà sta cercando un gestore per il locale».
Ferrua fa parte della ristretta lista di spazi commerciali che hanno la tutela (e i vincoli) della Soprintendenza. Significa che chiunque si dovesse mettere dietro il bancone dovrà rispettare rigorosamente stile e arredi d’epoca, che rendono il caffè una nicchia senza tempo così simile a certi locali di Torino centro. Non è il solo a Biella e il rispetto della memoria va tutelato anche qualora il negozio cambi genere: è il caso dell’ex drogheria Carpano di via Italia, sotto i portici davanti a palazzo Oropa. Da più di vent’anni l’attività si è trasferita in via Bertodano lasciando posto a un ottico, ma non sono stati toccati armadi e scaffali in legno scuro, dove un tempo trovavano spazio caffè, spezie e caramelle. Sono inseriti nell’elenco degli spazi protetti anche una farmacia di via Italia, la Servo all’angolo con vicolo Porta Torino, l’ex pasticceria Bianchi sempre in via Italia quasi all’altezza di via Duomo-via Marconi, l’ex cartoleria Bonda qualche decina di metri verso Riva, l’ex negozio di dischi Cigna sempre nei pressi. Rilevare un negozio protetto da vincolo significa anche tenere conto di procedure più complicate per qualsiasi intervento. Quando nel 2017 venne dismessa la farmacia Gambarova di via Italia 61, in Riva, la Soprintendenza emise un atto in cui poneva un diritto pubblico di prelazione per l’acquisto degli arredi storici. In assenza di interesse pubblico, sarebbe stato necessario un suo beneplacito per la cessione ad altri.
Cosa succede in città
Oggi alle 17 a Biella il ciclo dei laboratori della Biblioteca dei Ragazzi Rosalia Aglietta Anderi prosegue con “Un pomeriggio a pois”, letture e laboratorio creativo con i Simobé, adatto dai 5 anni in su. Alla palazzina Piacenza di piazza La Marmora l’ingresso è libero. Info e prenotazioni allo 015.3507651
Oggi alle 21 a Biella va in scena il secondo appuntamento con Musica in piazza, la rassegna delle bande della provincia legata al programma di Biella Estate. Al chiostro di San Sebastiano sono attese le bande di Roppolo e Zimone. L’ingresso è libero
Oggi alle 21 a Graglia il vicesindaco di Muzzano Michele De Luca sarà ospite dell’edizione 2023 della rassegna “Vita d’artista” al casolare dei Campra di via Canale 3. L’argomento della sua conferenza, dal titolo “Dai acqua, grazie”, sarà l’importanza dell’acqua per far funzionare le industrie tessili nel passato. L’ingresso è libero ma occorre prenotarsi ai numero 015.2593649 o 339.5405600
Un altro piccolo tappo al traffico biellese
Mentre sembrano affievolirsi code e proteste per la semichiusura del ponte della tangenziale, fino a venerdì la città deve fare i conti con un altro cantiere che costringe a deviare la circolazione: riguarda il tratto di via Torino tra le rotonde di via Addis Abeba-via Piave, all’ombra della sede dell’Unione industriale, e di piazza Adua. Lo stop si è reso necessario per un intervento urgente alla rete fognaria, come ha specificato il Comune. Nelle ore di punta, meglio usare le strade parallele a via Torino, via Galimberti da un lato e via Carso dall’altro.