Codice rosso/1
Messa in salvo dal protocollo antiviolenza che ha portato all’arresto del compagno che la maltrattava ma sfrattata e senza una casa perché sul conto corrente non ha abbastanza soldi per versare la cauzione di un alloggio in affitto: è, in sintesi, la storia raccontata ieri sulle pagine de La Provincia di Biella, una vittoria a metà del sistema che alza il livello di tutela delle donne a rischio per il comportamento violento e pericoloso di un maschio, spesso a loro molto vicino. A narrarla, lanciando un appello per chiedere aiuto, è la madre della giovane vittima di maltrattamenti. L’ex compagno è in custodia cautelare dopo le accuse e la donna è stata assistita dal centro antiviolenza. Resta il problema della casa: «Lei dava i soldi a lui perché pagasse l’affitto» ha raccontato la madre al bisettimanale ma abbiamo scoperto che evidentemente ne faceva un altro utilizzo». Giovedì lo sfratto è diventato esecutivo e la giovane ha dovuto lasciare l’appartamento. Lei ha un lavoro ma la disponibilità economica al momento è limitata: «Lui» prosegue la madre «le ha fatto evaporare quei pochi soldi che aveva». Per questo le è impossibile versare la cauzione per affittare un altro alloggio. Da qui l’appello a un proprietario di buon cuore disposto ad accettare il pagamento della cauzione a rate, insieme all’affitto mensile: «La anticiperei io ma sono in cassa integrazione e non ho disponibilità di grosse cifre». Alla giovane basta un monolocale arredato, nei confini di Biella perché è qui che ha un lavoro ma non ha patente né automobile. Il numero di telefono per rispondere all’appello è il 342.7486796.
Ipse dixit
“Andrea [Delmastro] è come mio fratello Michele, almeno fino alla notte di Capodanno poi è scomparso, non ci siamo più sentiti. Non eravamo amici, ma fratelli. Però ora sembra che si voglia tutelare più una terza persona, e buttare giù dalla torre me. […] Invoco la verità. Andrea davanti non c’era, bisogna essere onesti. Che poi lui abbia esagerato dicendo che era a Canicattì è un’altra questione, di cui fatico a comprendere l’utilità. Non capisco perché, lui non era sicuramente un protagonista effettivo”
(Dalle dichiarazioni al quotidiano Il Foglio di sabato di Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia unico indagato per lo sparo con ferito della notte di San Silvestro a Rosazza)
Codice rosso/2
«Leggetele bene, le frasi che mi sono state indirizzate, perché domani potreste essere voi, o vostra figlia, o vostra moglie, o vostra sorella»: l’appello è di Giulia Bodo, vicepresidente dell’Arcigay nella vicina Vercelli. Le diamo ascolto e quelle frasi, senza troppe censure, le pubblichiamo anche noi: «Il piombo nel cervello ti entrerà come si deve», «Se fossero stati gli anni 70/80 già ti avrei lasciata coperta da un telo massacrata da diversi colpi di pistola. Ma purtroppo con tutte le telecamere che ci sono oggi non è facile», «Sei bella vogliosa di cazzo, soprattutto quello nero. Comunque tranquilla, qualcuno te lo darà senza permesso e ti farà molto male», «Ne possiedo parecchie per te» (con una fotografia di pallottole). Può bastare, almeno per indignarsi. Per aprire un’inchiesta da parte della magistratura invece non è stato sufficiente: Giulia Bodo ha presentato denuncia a giugno alla polizia postale, raccogliendo la sequenza di minacce che ha ricevuto in rete sui suoi profili social, nei due mesi precedenti. A settembre il procedimento è stato archiviato, una scoperta che Bodo ha fatto solo tramite il suo avvocato perché nessuno le aveva notificato l’esito dell’indagine, arenatasi nonostante le minacce fossero state “firmate” con nome e cognome che, fittizi o no, avrebbero potuto portare all’identificazione dei responsabili. Nel frattempo sono scaduti anche i termini per opporsi all’archiviazione. Giulia Bodo, che ora vive in Francia, ha legato la sua attività anche al sostegno dei migranti arrivati a Vercelli, da quelli accampati nel parco di fronte alla Questura in attesa di presentare domanda di asilo a quelli omosessuali e perseguitati nei loro Paesi di origine. Anche per questo è stata spesso nel mirino degli insulti social: nel 2018, quando aveva annunciato uno sciopero della fame in solidarietà ai migranti di cui veniva ritardato lo sbarco, nel 2019 quando attaccò l’allora portavoce della Lega vercellese Paolo Tiramani dopo un post particolarmente aggressivo in campagna elettorale (con tanto di querela di Tiramani chiusasi con l’archiviazione), nel 2020 quando le dedicò un post Matteo Salvini dopo una sua esternazione su Facebook considerata offensiva della memoria dell’ex deputato leghista Gianluca Buonanno, morto in un incidente stradale. Il direttivo di Arcigay Vercelli usa parole dure: «Possiamo solo esprimere solidarietà a Giulia, che sarebbe potuta essere chiunque di noi. Solidarietà ma anche preoccupazione, perché come sempre chi dovrebbe proteggerci si limita a chiudere il recinto solo dopo che i buoi sono scappati. Mai prima. Noi siamo sempre quelle esagerate, quelle isteriche, quelle che si immaginano le cose, finché poi un giorno la nostra immaginazione ci raggiunge, e ci lascia lì, a terra, coperte da un telo».
Cosa succede in città
Oggi alle 15 a Biella la nuova sede di Nientedafare a Biella in via San Filippo 6 apre le sue porte per una sessione pomeridiana di arte e musica. Tutte e tutti sono invitati portando i propri strumenti di espressione
Oggi alle 19,30 a Biella una prova gratuita apre il corso di arteterapia di Sophie Bourkab nel suo atelier di via Dal Pozzo 9. L’ingresso è facile da riconoscere: il cancello è tappezzato di disegni e aforismi scelti dai corsisti
I titoli della settimana
Le notizie principali delle prime pagine negli ultimi sette giorni secondo i giornali locali
Lunedì 8
Eco di Biella Attacco hacker pro Palestina a Cossato
Martedì 9
Il Biellese Allarme discariche abusive
La Stampa Delmastro, un’ora col procuratore: “Sulla dinamica però non so nulla”
Mercoledì 10
La Provincia di Biella Biella ha perso un uomo eccezionale
La Stampa Sparo al veglione, nuove perizie. A Rosazza gli esperti di balistica
Giovedì 11
Eco di Biella Corradino vola a 10mila euro
La Stampa Dalle bollette d’oro alla spesa: arriva la stangata da mille euro
Venerdì 12
Il Biellese Tempio crematorio, la Socrebi chiede un risarcimento milionario
La Stampa Sicurezza in fabbrica, la tragedia di Vigliano che sconvolse il tessile
Sabato 13
La Provincia di Biella Lo minaccia con la pistola fuori dal bar
La Stampa Operazione scuole sicure, decolla il maxicantiere da 21 milioni di euro
Domenica 14
La Stampa Nei boschi del Biellese un market della droga: scatta l’allarme-spaccio