Come ci vediamo noi, come ci vedono gli altri
Rieccoci: Biella è di nuovo sullo sfondo, anche se per una scena soltanto, di una serie televisiva. E di nuovo non appare con il suo abito migliore. È La Stampa ad aver raccontato la storia che sta dentro “Monterossi” su Amazon Prime, che ha Fabrizio Bentivoglio come protagonista e Alessandro Robecchi con il suo ciclo di romanzi come ispiratore. La scena (no spoiler) si verifica quando un personaggio diventa proprietario di un alloggio a Biella e ci porta la moglie, la quale prima si mostra perplessa di fronte alla prospettiva di affittarlo ai turisti («Ma siamo a Biella, fa cagare, ha la cucina in terrazza») e poi si arrabbia proprio: «Vaffanculo te e l’alloggio di Biella». Robecchi, che è anche co-autore dei testi di Maurizio Crozza, ha dichiarato al quotidiano che Biella è stata scelta per caso: «Nel libro il riferimento non c’è, per la tv serviva una sottotrama e ho scelto Biella per caso, nemmeno è una città che conosco». Se la frase non suona nuova, è perché non è così dissimile dalla spiegazione di Zerocalcare che disegnò una delle protagoniste di “Strappare lungo i bordi” su Netflix come originaria di Biella: «Città triste? Me lo hanno raccontato dei biellesi che ho incontrato al bar. Io non ci sono mai stato». Anche per questo è interessante l’approfondimento che La Stampa ha dedicato sul tema: questa città che invecchia e si contrae sta diventando l’icona del luogo grigio, come Canicattì lo è di un posto lontano, la prima a cui si pensa quando c’è bisogno di un’ambientazione che ispiri noia in un’opera letteraria o televisiva. Ma soprattutto a volte sono i biellesi stessi a martellarsi i pollici da soli e a consolidare il luogo comune. Lo dice, a La Stampa, la regista e scrittrice Linda Tugnoli, innamorata della Valle Cervo: «In altre zone d’Italia, ad esempio nel sud del Paese dove ci sono problemi anche più evidenti, si cerca sempre di trovare il meglio che possono offrire, a Biella invece no». Si potrebbe, secondo Tugnoli, imparare anche da Zerocalcare: «Quando parla del suo quartiere ne mette sì in luce tutti i problemi, le mancanze, ma si sente che lo fa mantenendo un amore per il posto in cui vive». Ai biellesi è una parte che riesce meno bene, nonostante rigurgiti di orgoglio come la campagna Instagram #innamoratidelBiellese, nata per invogliare i residenti a pubblicare immagini che magnificassero il territorio che per loro è casa: in circa nove anni dal lancio, a cura di Atl e città di Biella attraverso Agenda Digitale, sono state scattate e condivise 134mila fotografie. ««L’ultimo documentario» racconta ancora Tugnoli «l’abbiamo girato a Vigliano, alle porte della città e ho quindi cominciato a chiedere a tutti i biellesi perché parlassero così male del posto in cui vivono: le risposte sono state sorprendenti». La delusione, secondo la regista, è figlia anche della crisi del tessile degli anni passati, con il ridimensionamento degli stabilimenti e la riduzione dei posti di lavoro: «Tanti vi avevano investito la propria idea di futuro. Che non sia così avrebbe lasciato molti spiazzati, delusi e forse arrabbiati». Uno stato d’animo che farebbe bene a tenere presente il tessuto economico che, insieme alla politica, sta facendo di tutto per tornare a convincere i giovani che fabbrica è bello, in un momento in cui la manodopera invece manca. Ma c’è quello scoglio emotivo enorme, evidentemente, da superare. Per rifare il trucco al territorio, secondo Massimo Giletti che arriva proprio da una famiglia di industriali del tessile, ci vuole la cultura: «Non basta avere sul territorio Pistoletto» ha dichiarato sempre a La Stampa il giornalista e conduttore televisivo. «Ci vuole un progetto che abbia una visione. Penso a un luogo meraviglioso come il lanificio Pria che dovrebbe ogni settimana essere pieno di mostre, in modo da trasformare Biella sul modello di quanto è stato fatto a Mantova. Invece abbiamo paura di investire in cultura, che è l’unica cosa in grado di renderci liberi».
Ipse dixit
“Credo che questa visione sulla nostra città non corrisponda a ciò che si sta facendo in questi anni e sia l’onda del passato. Ci dice anche, però, che dobbiamo continuare a lavorare per sovvertire questa errata percezione. Noi che abitiamo il territorio ne conosciamo il valore e la bellezza, ma dobbiamo continuare a lavorare per farlo capire anche a chi non lo conosce”
(Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte)
La prima classifica sulla qualità della vita
Nell’edizione di stamane il quotidiano economico Italia Oggi pubblica la sua classifica sulla qualità della vita nelle province italiane: l’anticipazione diffusa ieri dice che Biella perderà quattro posizioni, dalla numero 40 alla numero 44, rispetto al 2022. Non si conoscono, almeno fino all’apertura delle edicole, altri dettagli sui parametri che compongono la graduatoria. Tra i due quotidiani economici Italia Oggi e Il Sole 24 Ore è in corso da anni una sorta di duello per mettere in fila le province italiana della più vivibile alla più scomoda. Il braccio di ferro ha fatto sì che la pubblicazione delle nuove analisi, un tempo concentrata nell’ultima settimana dell’anno, sia stata anticipata sempre di più. Lo sprint di Italia Oggi consente di sapere che il podio italiano vede Bolzano davanti a Milano e Bologna con Trento, leader del 2022, slittata in quarta posizione. Tra le piemontesi scivola Cuneo, dal 12° al 26° posto. Poi c’è Torino 31ª (+23 posizioni), Verbano-Cusio-Ossola 38ª (in netto calo rispetto al 15° posto del 2022) e Biella che vince comunque il derby di quadrante con Novara e Vercelli, rispettivamente al 47° e al 59° posto.
Cosa succede in città
Oggi alle 10,30 a Brusnengo per la settimana “Nati per leggere” la biblioteca comunale ospiterà il laboratorio “Leggimi perché mi piace e così stiamo insieme” riservato a bambine e bambini
Oggi alle 11 a Biella sarà presentato, nella sala consiglio di palazzo Oropa, il calendario delle iniziative natalizie in città. La prima è già stata avviata da venerdì, con la pista di pattinaggio su ghiaccio aperta all’ombra del Battistero
Oggi alle 17 a Biella il programma dell’iniziativa “Nati per leggere” ospita un incontro tra libri e yoga guidato da Francesca degli Amici della Biblioteca
I titoli della settimana
Le notizie principali delle prime pagine negli ultimi sette giorni secondo i giornali locali
Lunedì 14
Eco di Biella «Un anno a casa, poi ritorna in carcere»
Martedì 15
Il Biellese Domenica di follia al carcere
La Stampa Via Italia 2.0, c’è l’ok al progetto: niente porfido e roggia a vista
Mercoledì 16
La Provincia di Biella Professoressa muore a soli 40 anni
La Stampa Via Italia 2.0, la giunta si spacca: assessore contro vicesindaco
Giovedì 17
Eco di Biella Non erano i furbetti del vaccino: 24 assolti
La Stampa Inchiesta sui vaccini, tutti assolti. Il gip smonta le tesi della Procura
Venerdì 18
Il Biellese In piazza nel nome di Erika
La Stampa Biellese, Valsesia e Canavese: tre province in un solo sentiero
Sabato 19
La Provincia di Biella Pedemontana, il miracolo si è avverato
La Stampa Da Villa Schneider ai parcheggi: “Una città ostaggio dell’incuria”
Domenica 20
La Stampa Biella nella serie tv Monterossi: una città brutta e senza stimoli