Corinna Escher
Non c’è nessuna via, piazza o parco nel Biellese che siano dedicati ad Aldo Vitale, il bambino ebreo che viveva al Piazzo che fu arrestato dai nazifascisti a Chiavenna mentre cercava di fuggire in Svizzera e morì ad Auschwitz insieme ai suoi familiari. Non c’è nemmeno una via, piazza o parco che siano dedicati a Corinna Escher. Era una maestra triestina che lasciò la sua città per seguire il flusso degli esuli italiani di Istria e Dalmazia che a partire dal giorno della firma dei trattati di Parigi (il 10 febbraio 1947, ecco perché è oggi il Giorno del ricordo) si riversarono come profughi nella penisola. Visse a Roma, dove c’era il primo centro di accoglienza. Poi salì nel Biellese dove prese possesso di una villa ottocentesca alla frazione Merletto di Graglia e la trasformò nella Casa del bambino giuliano e dalmata. Era come un collegio dove i piccoli esuli maschi potevano vivere e frequentare le scuole, mentre le loro famiglie cercavano una sistemazione ai quattro angoli del Paese. Aprì nel 1949, dopo un poderoso lavoro fatto quasi a mani nude per risistemare l’edificio: «Quando vi arrivai» raccontò Corinna Escher in una delle sue testimonianze «era uno stanzone ridotto in uno stato pietoso. Armata di ramazza mi diedi a pulire, poi a girare per il paese e a dire al sindaco e a tutti quelli che conoscevano il dramma degli esuli che avevo bisogno del loro aiuto. Furono tutti splendidi e generosi». Il Biellese in effetti sostenne con donazioni e iniziative la casa dei bambini esuli, in modo costante e senza quelle frizioni che in altri ambiti, come testimonia il prezioso documento di Enrico Miletto “Arrivare da lontano”, le persone vissero sulla loro pelle. Restò aperta dal 1949 al 1969. Ci passarono in seicento, che si diedero per soprannome “I merli de Graia” e che negli anni Ottanta vollero radunarsi a Grado chiamando con loro anche Corinna Escher, la direttrice che nel frattempo era tornata a Trieste, concluso il suo compito nel Biellese. La vita a Merletto era rigorosa: sveglia presto, cerimonia dell’alzabandiera, scuola la mattina, compiti il pomeriggio, una passeggiata nei boschi intorno a Graglia e, dopo cena, coprifuoco e luci spente nelle camerate. D’estate, quando i maschietti tornavano dalle loro famiglie o soggiornavano in una colonia marina, la casa ospitava le piccole esuli, che durante l’anno vivevano in una simile struttura a Grado, per un periodo rigenerante vicino alle montagne. Se Corinna Escher non è ricordata nella toponomastica della provincia, a Torino c’è una via Reiss Romoli. È dedicata a Guglielmo Reiss Romoli, presidente della Stipel, la società dei telefoni antenata della Sip, poi Telecom e ora Tim, ma anche alla guida dell’Opera per l’assistenza ai profughi. A Graglia era di casa, con una partecipazione che andava oltre il ruolo di benefattore che finanziava e portava regali ai bambini. In una delle tantissime testimonianze dell’epoca una piccola ospite (trasferita nel collegio dei maschi per guarire dai postumi della tubercolosi con l’aria fine delle colline biellesi) narrò di essere diventata per lui come una figlia: «Nel Natale ci portava le bambole e i regali, a seconda che fossimo ragazze o maschietti, e io ero la sua cocca. Io dovevo sposarmi, e questo uomo mi ha fatto il ricevimento, mi ha fatto il matrimonio al bar Ligure vicino a via Roma a Torino». La storia dell’esodo dei profughi nel Biellese è raccolto nel saggio “Arrivare da lontano”, frutto di una meticolosa ricerca dello storico e docente universitario Enrico Miletto su mandato dell’Istituto storico per la Resistenza (sorpresi?). La versione digitale del libro è a disposizione gratuitamente a questo link. Oggi alle 10,45 il Giorno del ricordo sarà commemorato in una cerimonia al cippo inaugurato l’anno scorso ai giardini Zumaglini. Interverranno il sindaco Claudio Corradino, il prefetto Silvana D’Agostino e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.
Ipse dixit
“Ci vedevamo due o tre volte all’anno e l’ho conosciuto abbastanza per poter dire che non corrisponde al vero quello che si legge in questi giorni su alcuni giornali. Vittorio Emanuele era una persona socievole, affabile e seria. Estremamente seria. Soprattutto sapeva cosa voleva, non usava mezze parole”
(Renato Conzon, impresario funebre di Sandigliano incaricato di occuparsi dei funerali di Vittorio Emanuele di Savoia a Torino, a Eco di Biella)
La mattina di Renzi e Fratelli d’Italia
Oggi alle 9 la libreria Giovannacci accoglie l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi: presenterà il suo libro “Palla al centro” ma ha voluto che l’appuntamento fosse anche legato a una conferenza stampa. L’argomento centrale sembra essere la notte di capodanno a Rosazza, con il ferimento di una persona per il colpo partito dalla pistola del deputato Emanuele Pozzolo. Renzi non è l’unico esponente di Italia Viva ad aver alzato particolarmente l’attenzione su quei fatti che, a distanza di quaranta giorni, ancora non hanno una ricostruzione univoca, chiedendo verità e promettendo rivelazioni anche su Andrea Delmastro, il sottosegretario biellese di Fratelli d’Italia presente alla festa con famiglia (l’organizzatrice era la sorella e sindaca di Rosazza Francesca Delmastro) e scorta. Il parlamentare Enrico Borghi ha annunciato una serie di interrogazioni al ministro Carlo Nordio: in una di queste, come riporta La Stampa, chiede conto di una visita al palazzo di giustizia di Biella, titolare dell’inchiesta su capodanno, di Federico Carrai, ex sostituto procuratore in città e oggi nella segreteria di Delmastro a Roma. Nell’altra si domanda perché Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario e testimone chiave dell’inchiesta, abbia avuto quel ruolo nonostante avesse superato i limiti di età. Borghi era stato oggetto di una piccola campagna social di Fratelli d’Italia a inizio settimana, con tutti o quasi gli esponenti locali a condividere un post in cui lo si attaccava con l’accusa di essersi “auto-assunto” ai tempi in cui era presidente dell’Uncem, l’unione dei Comuni montani. Come se il clima non fosse abbastanza elettrico, si parla senza troppi dettagli di una manifestazione del movimento giovanile di Fratelli d’Italia che stamane si darà appuntamento nei pressi della libreria Giovannacci per una contro-manifestazione davanti a Matteo Renzi. Il tutto mentre ancora non si sa esattamente che cosa sia successo nelle prime ore del 2024 a Rosazza, nonostante la presenza di almeno due esponenti delle forze dell’ordine, di due parlamentari e di un certo numero di amministratori pubblici locali.
Cosa succede in città
Oggi alle 15 a Biella comincia un altro fine settimana dedicato ai più piccoli nella sede di Teatrando di via Ogliaro con il “Gran tour delle fiabe” che porterà in scena storie di ragazze alla riscossa. Una seconda replica partirà alle 16,15. I biglietti costano 6 euro mentre per chi ha meno di 4 anni l’ingresso è gratis. Prevendite a questo link
Oggi alle 16,45 a Candelo in biblioteca Guido Donati presenta il suo libro “Di lui… solo più una medaglia?”, storia della sua famiglia partita alla ricerca del luogo in cui era sepolto lo zio caduto nella Seconda guerra mondiale in Jugoslavia
Oggi alle 17 al Piazzo un incontro a palazzo Ferrero celebrerà i dieci anni di vita dell’associazione giovanile BiYoung con l’intervento di iscritti e responsabili del presente e del passato
Oggi alle 20 a Biella il centro d’incontro del Vernato ospita la cena con intrattenimento musicale organizzata dal comitato del carnevale del Thes
Oggi alle 21 a Valdilana al cinema teatro Giletti va in scena la commedia “Tassametro per due”, scritta da Ray Cooney, storia di un tassista bigamo. Sul palco la Compagnia filodrammatica oranese. Biglietti a 12 euro, ridotti a 10 per i soci
Oggi alle 21 a Gaglianico l’auditorium comunale accoglie attrici e attori di Storie di Piazza per lo spettacolo “Occhio Pin”, rivisitazione della storia di Pinocchio. Biglietti a 10 euro, ridotti a 8. La prenotazione è consigliata al numero 327.4858731
Oggi alle 22 a Biella lo spazio Hydro di via Cernaia ospita due musiciste: Dagger Moth è il nome del progetto della chitarrista Sara Ardizzoni che si esibirà con la cantante Giulia Impache. Chiuderanno la serate le dj Las Minettas. Ingresso a 5 euro con tessera Arci
Oggi al cinema Verdi di Candelo sono in programmazione “Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett” (Usa, 2023) di James Marsh oggi alle 15 e 21,15 e domani alle 10 e alle 15, “Perfect days” (Germania-Giappone, 2023) di Wim Wenders oggi alle 15 e domani alle 21,15, “Appuntamento a Land’s End” (Emirati Arabi-Gran Bretagna, 2021) di Gilles MacKinnon oggi alle 17 e domani alle 17,15, “La quercia e i suoi abitanti” (Francia, 2023), documentario di Laurent Charbonnier e Michel Seydoux, oggi alle 17,15 e domani alle 17, “The holdovers – Lezioni di vita” (Usa, 2023) di Alexander Payne alle 19 di oggi e alle 18,45 di domani, “Il punto di rugiada” (Italia, 2023) di Marco Risi oggi alle 19 e domani alle 10 e alle 19,15, “Dieci minuti” (Italia, 2024) di Maria Sole Tognazzi oggi alle 21,30 e domani alle 15,15 e 21,30. La programmazione dei cinema di Biella è a questo link
Di sovrapposizioni e ricorrenze
«Non si possono tenere altre manifestazioni in una giornata solenne come questa» ha scritto Andrea Pellicini, deputato di Fratelli d’Italia, al sindaco di Varese, la sua città, Davide Galimberti (Partito Democratico). La sua richiesta è di rinviare la manifestazione promossa dall’amministrazione comunale per le 18,30 di oggi, in concomitanza con il Giorno del ricordo. L’idea di sindaco e giunta era di dare una risposta pubblica a un episodio avvenuto sette giorni fa nel cortile del municipio, quando l’uscita di due novelli sposi dalla sala dove si era appena celebrato il matrimonio era stata salutata da una serie di braccia tese nel saluto romano degli amici dello sposo, militanti di un gruppo di estrema destra. «Non voglio pensare» dice Pellicini «che il Comune di Varese lo abbia fatto apposta, magari ritenendo, come pensa una certa sinistra, che il Giorno del Ricordo sia una celebrazione di destra e quindi da osteggiare». Il sindaco ha risposto che non rinvierà e augurandosi che Pellicini abbia presentato medesima richiesta ai gruppi di estrema destra che manifesteranno, dalle 18, poco lontano. A Biella, due settimane fa, nessuno chiese il rinvio o lo spostamento di manifestazioni in programma esattamente nella Giornata della memoria di sabato 27 gennaio, in cui si ricordano le centinaia di migliaia di ebrei (e “diversi”) uccisi dalla furia nazista. Si tenne regolarmente la cerimonia di apertura del carnevale, con l’accoglienza delle maschere in centro. Si tenne, spostata di un giorno perché la ricorrenza esatta è il 26, la commemorazione dei caduti degli Alpini nella loro ricorrenza nazionale: sabato 27 alle 18 alla Messa con concerto organizzata al Piazzo presero parte le autorità militari, il consigliere regionale Michele Mosca (Lega), il sindaco Claudio Corradino (Lega), l’assessore ai Lavori pubblici Davide Zappalà (Fratelli d’Italia), lo stesso partito dell’onorevole Pellicini. Cambiarono data, anzi, le commemorazioni ufficiali della Giornata della memoria, anticipate al venerdì.