Da Tera a Le Vette
Anticipa Eco di Biella, citando l’assessore al Bilancio di Biella Amedeo Paraggio, che il progetto del non centro commerciale Le Vette al confine tra il capoluogo e Gaglianico si è arenato. Queste le parole di Paraggio riportate dal bisettimanale: «Dopo tutto l’iter di modifica del piano regolatore e infinite discussioni in consiglio comunale, pare che la proprietà ora si stia interrogando sulla fattibilità del progetto e sulla sua tenuta a livello economico. Al momento dunque tutto quanto è bloccato». Del progetto si era parlato parecchio nell’ultimo terzo della legislatura guidata da Claudio Corradino che, per far approvare il piano particolareggiato (strumento dell’urbanistica che riguarda interventi particolarmente corposi), aveva dovuto anche convincere i suoi compagni di partito, la Lega, che volevano nel non centro commerciale non solo il cinema multisala e spazi per il commercio, ma anche il via libera a strutture dedicate al divertimento dei più giovani, ovvero discoteche e affini. L’iniziativa è privata, dell’azienda Athena Spa, proprietaria dell’area da 20mila metri quadrati dove aveva sede una vecchia azienda tessile dismessa da decenni. Lo stesso nome e la stessa impresa immobiliare (che ha tra i suoi soci i familiari dell’attuale assessora all’Istruzione Livia Caldesi) sono anche in calce ai documenti del precedente tentativo di riusare l’area. La forma era prestigiosissima, quella della Fondazione Tera nata a Novara negli anni Novanta per essere portabandiera di una terapia rivoluzionaria e dall’altissima tecnologia per i tumori dei bambini, l’adroterapia. Sono passati più di dieci anni da quel tentativo: fu votata una variante al piano regolatore all’unanimità, cosa rarissima in un consiglio comunale, quando era sindaco Dino Gentile a capo di una giunta di centrodestra. Si spesero parole in convegni e sulle pagine dei giornali: insieme alla struttura per l’adroterapia (ne esiste una sola in Italia, a Pavia) era prevista la costruzione di minialloggi per le famiglie dei bambini in cura. Impossibile dire di no a una simile offerta che però si dissolse prima di arrivare a qualcosa di più concreto. Oggi come allora, il voto in consiglio comunale (stavolta non unanime) non ha ancora fatto seguito all’apertura di un cantiere. Qui è stato fatto qualche passo avanti in più: ci sono i permessi ottenuti dalla Regione (che ai tempi di Tera sembrava non aver ricevuto richieste né documentazioni) e la società Athena era uscita allo scoperto per difendere il suo progetto, chiedendo che non fosse definito centro commerciale ed enfatizzando su verde e piste ciclabili che occuperanno circa il 40 per cento dell’area. Ma, come dice l’assessore, tutto sembra tornato in discussione. La Fondazione Tera intanto ha iniziato a sviluppare un nuovo centro terapico sempre a Pavia, con il supporto di donatori ma anche della Regione Lombardia.
Ipse dixit
“È stato molto curioso perché,per lo più, hanno pensato a finali molto dark. Soprattutto ho capito che le nuove generazioni ragionano in modo diverso. Per loro non è strano uccidere il protagonista, cosa che nel romanzo classico è un’enormità impensabile. Credo che questo derivi sempre dalle dinamiche dei giochi e delle serie tv, che lavorano molto sulle sottotrame dei personaggi di contorno. È un punto di vista che non avevo e che ho trovato molto stimolante. Penso che i ragazzi di oggi porteranno qualcosa di nuovo nel romanzo, che è sempre stato un genere molto dinamico e in continua trasformazione”
(La scrittrice biellese Maddalena Vaglio Tanet, descrivendo il rapporto con le scolaresche con cui ha condotto laboratori di creatività)
Burocrazie
Ci sono due storie degli ultimi giorni che hanno un punto in comune, quello di pratiche per cose necessarie che si incastrano tra un ufficio e l’altro. Poteva avere risvolti pesanti quella legata alla riparazione di un ascensore guasto in un condominio dell’Agenzia territoriale casa (le case popolari, fuori di eufemismo) a Chiavazza. Ci vive un uomo con problemi seri di salute che lo obbligano a muoversi solo con la sedia a rotelle e i media ne avevano già parlato perché, per recarsi in ospedale qualche settimana fa, aveva dovuto chiedere aiuto a una squadra della Croce rossa attrezzata con un’apparecchiatura montascale. Il ricovero è durato a lungo e ha portato a un’operazione chirurgica e all’amputazione di una gamba. Quando si avvicinava il momento del suo ritorno a casa, l’amara scoperta è stata che l’ascensore non funzionava ancora, nonostante la scheda di intervento negli uffici di Novara dell’Atc dicesse che la data per la riparazione doveva essere il 17 febbraio. Il racconto dei portavoce dell’agenzia a Il Biellese dice molto del funzionamento delle burocrazie: la speranza dell’impresa che ha l’appalto della manutenzione degli ascensori era di riparare il pezzo. Ma in realtà non era possibile. Nel frattempo l’appalto è scaduto ed è subentrata una nuova azienda che ha compiuto il sopralluogo, ordinato il pezzo da sostituire e aspettato che arrivasse. Ed ecco la ragione del ritardo che, per fortuna, non ha costretto a una soluzione drastica o, peggio, a una protesta in piazza da parte dell’uomo e di sua moglie. «Si è mangiato il fegato a provare a parlare con gli uffici» ha detto la donna a Il Biellese, pensando alle telefonate del marito senza soluzione. Il giorno prima dell’uscita dell’ospedale però i manutentori hanno sostituito il pezzo guasto e, soprattutto, hanno ottenuto il lasciapassare dall’ente certificatore per la sicurezza, senza il quale non sarebbe stato possibile riaccendere l’ascensore. Dal guasto alla rimessa in funzione però sono passati due mesi. Sono state superate le due settimane di attesa invece in via Carso dove si è aperto e chiuso il mini-cantiere per l’installazione del semaforo pedonale in corrispondenza dell’ex Biverbanca, dove hanno la sede provvisoria la scuola elementare De Amicis e l’asilo Cerruti. Manca solo il semaforo. E manca perché il Comune sta aspettando l’allacciamento alla rete dell’energia elettrica, richiesto ma non ancora attivato. «Di qui a poco finisce l’anno scolastico» è stato il commento amaro dell’assessora all’Istruzione Livia Caldesi. Per il semaforo pedonale il Comune ha investito circa 20mila euro.
Cosa succede in città
Oggi alle 18 al Piazzo c’è una serata speciale targata Slow Food a palazzo Gromo Losa: la rassegna “Il Biellese in un piatto” si apre con la degustazione dei piatti creati da undici ristoratori e otto strutture ricettive del territorio che proporranno un piatto salato e uno dolce, realizzati con ingredienti forniti da produttori locali. Il tutto sarà accompagnato da sei vini selezionati, uno per ogni vignaiolo aderente. L’evento ha fatto registrare il tutto esaurito in prenotazione
Oggi alle 21 a Biella torna lo spettacolo di Awed, Dadda e Dose, youtuber e comici che già l’anno scorso fecero registrare il tutto esaurito con un pubblico dall’età media molto giovane. Lo spettacolo s’intitola “Esperienze d.m. seconda stagione” e prevede l’interazione con gli spettatori. Gli ultimissimi biglietti, da 25 a 40 euro, sono a disposizione a questo link
I titoli della settimana
Le notizie più importanti degli ultimi sette giorni secondo le prime pagine dei giornali locali
Lunedì 17
Eco di Biella I due volti della città: da un lato è super-supermercato, dall’altro è super creativa
Martedì 18
Il Biellese Alpini, ecco il piano trasporti
La Stampa Adunata, pronto il piano trasporti: i capolinea in stazione e allo stadio
Mercoledì 19
La Provincia di Biella Un mese per la visita dal dottore
La Stampa Un nuovo studentato da 100 posti: Biella, il rilancio dell’università
Giovedì 20
Eco di Biella Robazza a capo dell’Iris senza Biella
La Stampa “Così diamo un futuro ai giovani in fuga dalla scuola e dal lavoro”
Venerdì 21
Il Biellese Il Mucrone s’illumina di tricolore
La Stampa Il Biellese illuminato dal tricolore nelle notti dell’Adunata nazionale
Sabato 22
La Provincia di Biella Addio allo chef di Ferrua
La Stampa Il turismo vola a Biella e in Piemonte: “Ma i posti letto non sono sufficienti”
Domenica 23
La Stampa Biella, sono 4mila i malati di cuore. L’ospedale punta sulla tecnologia