Dazi cattivi e dazi buoni
«La preoccupazione è legata al fatto che un dazio del 25% sul cibo italiano farebbe alzare i prezzi per i consumatori americani, che potrebbero essere portati a indirizzarsi su altri beni più a buon mercato» recita il comunicato di pochi giorni fa di Coldiretti di Biella e Vercelli, firmato dal presidente Roberto Guerrini e dal direttore Luciano Salvadori. L’allarme riguarda le politiche commerciali aggressive annunciate dal presidente statunitense Donald Trump che ha annunciato di voler alzare le tariffe sulle importazioni di prodotti dall’Europa, compresi quelli del comparto agroalimentare, così come ha fatto (a volte come arma di trattativa) nei confronti di Canada, Messico o Colombia.
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