Demografia e politica (e un po' di fact checking)
Non svelano, in fondo, nulla di sorprendente i dati sulla demografia in Piemonte messi in fila ieri da La Stampa: in una regione che ha guadagnato una manciatina di residenti (622 dal 1 gennaio al 31 maggio), il Biellese è invece in calo di 148 unità. Peggio va se si dà un’occhiata alle proiezioni dell’Istat per il futuro: in quindici anni, se la tendenza non si invertisse, il destino della provincia è di perdere quindicimila residenti, come se sparisse Cossato, come osserva il quotidiano. Biella resta anche la provincia più anziana, e anche qui nessuna sorpresa: ci sono 3,06 persone con più di 65 anni per ogni ragazzo o ragazza che ne ha meno di 14. L’unico valore positivo, alla fine, riguarda il capoluogo: Biella città nei primi cinque mesi del 2024 ha guadagnato 129 residenti, ma i dati non consentono di capire se si tratti di immigrazione interna di chi si è trasferito da qualche paese del circondario o di persone arrivate da fuori provincia. Sono risultati che bastano al sindaco Marzio Olivero (Fratelli d’Italia) per manifestare un filo di ottimismo: «Avremo un risultato migliore di quello ipotizzato. In città i dati negli ultimi due anni sono stati poco significativi, con variazioni di poche decine di unità. Nel complesso c’è una tenuta in termini assoluti, una calma piatta che è da leggersi però positivamente». Le previsioni negative dell’Istat, che ipotizza un 3,9% in meno di abitanti in diciotto anni, possono essere ribaltate, secondo il primo cittadino: «Stiamo parlando di un periodo di vent'anni, sono strettamente legate a dinamiche economiche che con facilità possono essere alterate. I dati passati risentono anche del periodo Covid, i cui effetti si sono trascinati per un lungo periodo». Di tutt’altro segno è l’opinione di Emanuele Ramella Pralungo (Partito Democratico) che è presidente della Provincia, critico con chi non fa abbastanza per levare il Biellese dalla condizione di isolamento: «Il raddoppio della Trossi viene bocciato per calcoli politici e al mio grido di allarme sulle ferrovie nessuno ha risposto, non il sindaco di Biella, non il vicepresidente biellese della Regione e neanche i consiglieri regionali, sia del centrodestra sia del Pd. Ciò mentre l’Agenzia della mobilità valuta di tagliare nel fine settimana le corse dei bus verso i Comuni di montagna, una responsabilità tutta del centrodestra». Ramella Pralungo ha un altro campo su cui attaccare l’amministrazione del capoluogo: «Nell’arco dei prossimi quindici anni le scuole superiori perderanno il 40% degli studenti, nelle elementari il calo già si vede e rende imbarazzanti gli investimenti a riguardo della giunta di Biella». Ma la sua affermazione merita una piccola verifica: secondo i dati delle iscrizioni ai vari cicli scolastici per il 2024/2025, il calo di 414 studentesse e studenti dalle materne al diploma è attribuibile a medie e superiori mentre alle elementari c’è stato addirittura un segno positivo con un iscritto in più rispetto all’anno scorso. Vale un fact checking anche l’affermazione di Olivero sul calo contenuto di abitanti in città: dal 2019 al 1 gennaio 2024 sono passati da 44.316 a 42.953. E se è vero che il segno meno più vistoso si è registrato nel biennio della pandemia, il -3,1% in cinque anni è ben superiore al -1,1% della popolazione dell’Italia intera.
Ipse dixit
“Che grande emozione tornare a giocare nello stadio della città dove sono nato e cresciuto. Un’altra bellissima vittoria per continuare al meglio il nostro cammino, avanti ragazzi”
(Messaggio social di Matteo Stoppa, attaccante nato a Biella oggi al Catania in serie C dopo la vittoria di sabato contro la Juventus Next Gen allo stadio La Marmora-Pozzo)
Un biellese a Bake Off
Si chiama Francesco Giachino, ha vent’anni e nelle sovrimpressioni delle prime due puntate di Bake Off Italia lo hanno catalogato come milanese: in realtà lui è di Biella, terzo concorrente nostrano nella storia delle trasmissioni televisive legate al talento e alla cucina. Ha frequentato l’istituto alberghiero al Gae Aulenti dove si è diplomato, ma poi ha provato un’altra strada, quella di una scuola di moda nel capoluogo lombardo. Solo che dei forni e dei fornelli ha troppa nostalgia, almeno come ha dichiarato davanti ai microfoni di Real Time, il canale di Discovery che da dodici anni laurea il miglior pasticciere amatoriale d’Italia. «Mamma, papà, guardate che bel grembiule» ha detto con un certo orgoglio dopo aver avuto la certezza di essere tra i quattordici ammessi alla competizione. È per convincerli che la cucina e i dessert sono la sua vera strada che ha deciso di partecipare alle selezioni. Le ha superate nella prima serata andata in onda venerdì, prima come secondo prescelto tra i trenta candidati grazie a una torta che ha chiamato “Questo sono io” e poi, nella prova decisiva, sfiziando il palato dei severissimi giudici Ernst Knam, Damiano Carrara e Tommaso Foglia con i suoi miniflan arricchiti da una crema alle nocciole piemontesi. Un indizio in più che quel “Milano” delle sovrimpressioni è proprio sbagliato. La seconda serata di Bake Off Italia è venerdì sul canale 31 a partire dalle 21.
Cosa succede in città
Oggi alle 18,30 a Biella il secondo giorno dell’Oropa Music Festival fa tappa a Cascina Oremo: la nuova struttura educativa accanto a Città Studi ospiterà i violinisti Lora Markova e Pietro Genova Gaia, la violista Cassia Drake, e la violoncellista Stéphanie Huang con un programma che spazia tra le composizioni di Händel, Dvořák e Dohnányi. L’ingresso è libero ma i posti, limitati, vanno prenotati a questo link
Oggi alle 20,45 a Sala la Casa della Resistenza ospita la presentazione del libro dedicato alla staffetta partigiana Alba Spina, che fu poi prima consigliera comunale del dopoguerra a Biella insieme a Lidia Lanza. Interverrà l’autrice Silvia Delzoppo
Oggi alle 21 a Candelo è in programma un incontro informativo sui lupi e sulla loro gestione nelle aree protette: lo guideranno i guardiaparco Luca Giunti e Gianni Innocenti. L’appuntamento è al centro Le Rosminiane
Numb3rs
È stato stimato in 10mila presenze il pubblico dell’edizione 2024 di Fuoriluogo, il festival letterario della città conclusosi ieri sera dopo cinque giorni costellati da 67 incontri con 95 protagonisti. Il calcolo è riportato da Eco di Biella: si è partiti con il teatro e lo spettacolo di musica e parole di Neri Marcorè all’Odeon, con 800 biglietti venduti. Lo scrittore e docente Alessandro D’Avenia, un po’ biellese d’adozione per via della moglie giornalista Alice Rosati, ha riempito due sale a Città Studi per un totale di 600 spettatori. Per l’economista Carlo Cottarelli e lo scrittore Edoardo Nesi l’auditorium sempre a Città Studi ha ospitato 400 persone, lo stesso numero raggiunto da Nicola Lagioia, ex direttore del Salone del libro di Torino, ospite domenica in biblioteca con il suo monologo-storia della letteratura da Omero ai giorni nostri. Sempre alla Civica di piazza Curiel spiccano per il numero di presenze l’incontro con la linguista Vera Gheno che ha aperto la rassegna davanti a 297 ascoltatori e quello con Valerio Nicolosi, reporter che ha raccontato la sua testimonianza da Gaza e dalla Palestina in guerra, con 240 presenze.