Dino Gentile e Kate Middleton
Era gennaio quando il poderoso ufficio stampa della famiglia reale britannica annunciò l’intervento chirurgico che avrebbe tenuto Kate Middleton, principessa di Galles e consorte dell’erede al trono William, lontana dagli impegni pubblici. Ci sono voluti tre mesi da quel giorno per arrivare al momento in cui lei stessa, con un video, ha spiegato quanto fosse serio il suo problema di salute. In mezzo solo silenzio dalle fonti ufficiali, fatti salvi i tentativi goffi di parlare al mondo lì fuori con fotografie ritoccate così male da essere rimosse dalle agenzie di stampa, e una marea di chiacchiere, pettegolezzi, illazioni, spesso basate su un mezzo sentito dire. Fatte le debitissime proporzioni, perché per fortuna qui sotto il Mucrone nessuno dei protagonisti è alle prese con terapie e malattie, anche a Biella il silenzio e l’attesa dei protagonisti della politica fanno sì che vincano chiacchiere e pettegolezzi. Un esempio principe è il destino, alle prossime elezioni comunali, dell’ex sindaco Dino Gentile. La sua candidatura era così certa che, mesi fa, mentre partiti e coalizioni sembravano uno speleologo con un fanale in testa alla ricerca dell’uscita dalle grotte buie di nomi e alleanze, l’unico che si dava per sicuramente in corsa per palazzo Oropa era lui, tre volte in lizza e due di queste sconfitto, ma sempre almeno al ballottaggio. Poi la certezza quasi all’improvviso si è sfarinata: le prime indiscrezioni a febbraio, quelle all’apparenza meglio informate a marzo, le voci che lo danno partente per Roma con prestigioso incarico ministeriale in tasca pur di desistere dalla corsa a Biella, con conseguente appoggio-ombra al centrodestra, la sua squadra che rilascia dichiarazioni ai media tra lo spaesato e lo sconcertato. Il tutto senza uno straccio di conferma ufficiale con Gentile stesso, nella sua unica dichiarazione pubblica, che afferma che nulla sia deciso e che sta riflettendo. Non che le voci senza conferme siano un’esclusiva dell’ex sindaco. Ne ha avute la sua dose il centrosinistra prima sulle alleanze e poi sulla candidatura di Marta Bruschi con il suo sorpasso improvviso a Emanuele Ramella Pralungo, Rinaldo Chiola e Tony Filoni. È uscito dalle onde solo ieri il centrodestra che ha risolto i dubbi ventilati da mesi sulla riconferma di Claudio Corradino scegliendo, in un accordo trovato a Roma, Marzio Olivero di Fratelli d’Italia in una spartizione che farà esprimere alla Lega il candidato di Vercelli e a Forza Italia quello di Verbania. Il tutto nelle segrete stanze e con la sensazione che, più che idee, programmi e prospettive, contino pesi, contrappesi, alleanze e incarichi futuri, nella perfetta italica tradizione del cosiddetto manuale Cencelli. Nell’attesa, come per Kate Middleton, i piatti si riempivano dei pettegolezzi che i media, gli osservatori e gli elettori servono sulla tavola spoglia del resto pur di sgranocchiare qualcosa. Con buona pace della trasparenza.
(Sul “dico non dico” della politica italiana sui media, buona lettura)
Ipse dixit
“Non voglio dare l’idea del perfettino e del precisino. Come tutti ho dei difetti. E non fatemi citare l’esperienza da cestista dove non ce l’ho fatta. Ero talmente scarso che mi chiamavano Trebbia”
(Andrea Foglio Bonda, candidato sindaco della lista civica Buongiorno Biella, intervistato da Il Biellese)
Matteo, giovane mandriano
«Comincio alle 5,30 e chiudo la stalla alle 20 di sera, come quasi due turni completi in fabbrica quando non ci sono imprevisti» racconta Matteo Chiaverina, diciotto anni compiuti una settimana fa e già titolare insieme al nonno di un’azienda agricola nelle campagne tra Sandigliano e Cerrione. La Stampa lo ha incontrato proprio a Sandigliano domenica alla Fera d’la caplin-a, uno degli appuntamenti tradizionali con le esposizioni di bestiame sopravvissuti ai tempi moderni. La sua storia, sulle pagine regionali del lunedì, parla di fatica e passione: «Chi me lo fa fare? Questo mondo rurale, la libertà che ne consegue, non ho nessuno che mi dà ordini e sto a contatto con la natura lontano dal traffico, smog, dalle invidie e ripicche di colleghi». Quando ha cominciato di anni ne aveva 16 e, con l’età del nonno che avanzava, il rischio era di chiudere i battenti. Lui si è fatto avanti e si è preso la responsabilità di stalla e mucche. Al giornale ha raccontato di non fare vacanze da quando di anni ne aveva 15: «Ora che il nonno è più anziano è più dura, ma non ne faccio un dramma: c'è chi sta peggio, molti dei miei coetanei sono precari». Alla stessa fiera, non era l’unico giovane allevatore: Andrea Rosso alleva capre a Benna, Pietro Saviolo, 22 anni, nella valle di Mosso, una carriera completamente diversa da quella del padre avvocato: «I miei genitori vedono che sono felice e questo li rincuora. È durissima, non ci sono feste, domeniche, ferie ma sono felice così. Ho la mia vita all'aria aperta, non ho padroni, una fidanzata che mi ama, sono giovane e tutta la vita davanti».
Cosa succede in città
Oggi alle 16 a Cossato il ciclo degli “Incontri del pomeriggio” dell’università popolare UpbEduca propone una conversazione su fumetti e censura con l’illustratrice biellese Gloria Meluzzi. L’appuntamento è nella sede di via Martiri della Libertà 14, a ingresso libero
Oggi alle 18,30 a Biella sarà consegnato al Circolo Sociale di piazza Martiri il premio Imago ad Adriano Chiò, chirurgo di origini biellesi, docente all’università di Torino e vincitore nel 2021 del premio internazionale Forbes Norris award per i suoi studi sulla sclerosi laterale amiotrofica. Il premio è conferito dal Lions club Valli Biellesi
Oggi alle 21 a Valdilana si presenta il libro “I Sella in valle d’Aosta”, scritto a quattro mani da Maurizio Sella e da Teresio Gamaccio. Gli autori saranno presenti per parlare del saggio insieme al giornalista e presidente del Cai biellese Andrea Formagnana. Nell’aula maglia dell’Iti di Mosso l’ingresso è libero
Oggi alle 21 al Piazzo c’è un appuntamento con il Fotoclub di Biella sul tema della fotografia astronomica: guideranno la serata alla sala convegni di palazzo Ferrero Alex Battù e Luca Barcaro con anche una proiezione di immagini dal telescopio. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti
Oggi alle 21 a Candelo il ciclo di film scelti dall’associazione diocesana giovanile Hope Club propone “After work”, documentario svedese del 2023 girato da Erik Gandini che parla di etica del lavoro e del ruolo centrale nella vita quotidiana narrando le esperienze in quattro Paesi: Italia, Kuwait, Corea del Sud e Stati Uniti. Ingresso a 6 euro
Numb3rs
Trecento, tra persone singole e nuclei familiari, fanno ogni giorno affidamento agli empori solidali della Caritas per riempire la loro dispensa (e la loro pancia). Il numero è in costante crescita e, come ha dichiarato a Il Biellese, la responsabile del servizio Carla Camatel, le cause sono molteplici, a cominciare dall’abolizione del reddito di cittadinanza: «Parliamo di situazioni difficili, dove le persone non sono a volte disposte a frequentare i corsi di formazione. Resta il fatto che però spesso queste famiglie non hanno altri sostentamenti, non lavorano e non frequentando i corsi non hanno diritto ad ammortizzatori». Una seconda tipologia di utenti in crescita è fatta di migranti, quelli che stanno seguendo tutte le procedure previste per i richiedenti asilo: «Sono circa una sessantina tutti i giorni» racconta Camatel. «Frequentano la scuola per stranieri del Cpia e al termine delle lezioni arrivano qui per chiedere frutta, latte, pasta. Si tratta di giovani che vengono soprattutto da paesi africani, sbarcati a Lampedusa e poi trasferiti nei centri di accoglienza biellesi. Lamentano che quanto viene servito con le monoporzioni non placa del tutto la loro fame. Per questo vengono qui, prendono da mangiare, si fermano al sole, pranzano e poi se ne vanno. Come si fa a non aiutarli?». Caritas lancia un appello ai supermercati perché si amplino le convenzioni già aperte con Coop, Bennet e Lidl per smaltire i prodotti invenduti, e uno al comune di Biella: «Tutti gli empori, tranne quelli che hanno sede a Biella, ricevono dei contributi dai Comuni. Gli unici che non hanno questo tipo di aiuto siamo noi a Santo Stefano, Chiavazza e Villaggio La Marmora».