È andato tutto bene?
Abbiamo bisogno di memoria e di anniversari. Ne hanno anche i giornali che a volte fanno a gara per anticiparli, per battere la concorrenza su una data che, a loro giudizio, non si può non ricordare a dovere. Sembra un’eccezione quello che è accaduto con il coronavirus, forse ancora troppo vicino e doloroso per poter essere raccontato con il distacco degli storici. Il 4 marzo del 2020 è stata la data dei primi due casi registrati in provincia di Biella. Il 9 marzo, cioè esattamente cinque anni fa, l’Italia familiarizzò con la sigla “Dpcm”, i decreti che imposero le norme di sicurezza per limitare il contagio: il primo, annunciato in diretta televisiva, istituì le prime zone rosse. Due giorni dopo diventò una zona rossa l’Italia intera. E se si chiudono gli occhi, torna in un istante alla mente la voce degli ossessionanti spot televisivi che cominciavano con l’invocazione: “Restate a casa”.
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