È morto un ghiacciaio
Il ghiacciaio di Flua, sul versante sud del Monte Rosa, si è estinto: lo ha comunicato Legambiente che in queste settimane sta portando avanti l’iniziativa chiamata “Carovana dei ghiacciai” per re da vicino la situazione sulle Alpi. È una notizia enorme, eppure è difficile da trovare sui media nazionali: a parlarne più diffusamente di altri, per esempio, è stato Il Manifesto. Nulla, almeno fino a ieri, è apparso sull’edizione di carta de La Stampa, il quotidiano geograficamente più vicino. E il comunicato stampa dell’associazione ambientalista, sempre fino a ieri, non è stato ripreso nemmeno dall’edizione locale vercellese. Sì, perché quel ghiacciaio che non c’è più è sul versante valsesiano, sopra Alagna e, a spanne, sotto la Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa. Dice Legambiente che non godono di buona salute nemmeno il ghiacciaio delle Piode e il Sesia-Vigne, risaliti in un quarantennio di seicento metri lineari e di 100 metri quanto ad altitudine. Là dove c’era il Flua, invece, la natura si sta riadattando: attorno alle poche chiazze bianche, residui dei nevai lasciati dall’inverno, sono arrivati la vegetazione e gli insetti a ricolonizzare un terreno che però, come sottolineano gli esperti che hanno effettuato il sopralluogo, è stato lasciato dal ritirarsi dei ghiacci molto instabile. Il Flua, come ricorda la nota di Legambiente, nella metà dell’Ottocento era grande quanto 112 campi da calcio. «A causa delle alte temperature che caratterizzano la crisi climatica in atto» ammonisce la nota dell’associazione «è questo il destino a cui i ghiacciai alpini con quote massime al di sotto dei 3500 metri andranno incontro dal 2050 in avanti; tra questi ci saranno anche il ghiacciaio dell’Adamello e quello della Marmolada». Tra i ghiacciai del versante sud del Monte Rosa ci sono le sorgenti del fiume Sesia, alimentate anche dal naturale flusso tra inverno di gelate ed estate di disgelo di quelle sponde montane. È il corso d’acqua il cui bacino è principale fonte anche per l’agricoltura delle pianure. Eppure per esempio il mondo del riso, motore dell’economia rurale da Rovasenda a Massazza, da Carisio alle vaste terre basse vercellesi, non ha avuto reazioni, mentre solo pochi giorni prima aveva alzato la voce con l’Europa e con le sue disposizioni sulla cosiddetta “portata ecologica” dei fiumi che impone a chi, come i coltivatori di riso, usa molta acqua di immetterne in modo che non scenda mai al di sotto di un certo livello, per garantire l’equilibrio della natura nei corsi d’acqua stessi. Secondo le associazioni agricole, la norma comprometterebbe già quest’anno parte dei raccolti perché è in estate che l’acqua serve in grandi quantità per tenere le spighe al sicuro. Fra un mese, quando sarà tempo di mietitura, si saprà se è successo davvero. Intanto però l’acqua rischia di mancare già alla fonte. «Dopo un periodo di maggiore deflusso dovuto a un maggiore scioglimento dei ghiacci» sostiene una ricerca di qualche anno fa del gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico dell’Onu, «i ricercatori si aspettano di vedere una loro progressiva diminuzione».
Ipse dixit
“Ricordo che tanti anni fa mi trovavo in città con i Mau Mau e prendemmo la funicolare: una sensazione romantica, meravigliosa. Mi ha ricordato un po’ la funicolare di Lisbona. A Biella poi ho dei cari amici tra cui il birraio Josif Vezzoli del birrificio Elvo che ha costruito il mio primo studio di registrazioni, era uno dei migliori in quel campo. E poi Biella chi non la conosce? Ci fu Telebiella, la prima televisione privata d'Italia. Voi avete fatto la storia”
(Roy Paci, ospite musicale sabato a Bolle di Malto, in un’intervista a La Stampa)
Perché serve il Pride
“All'anagrafe Wladimiro Guadagno”
“Ex deputato, precisiamo. Scrivete il giusto”
“Dai Vladimiro fai la donna fino a che puoi,poi arriveranno i problemi alla prostata e passerai dalla fantasia alla realtà”
“Sto personaggio qua la parola vergogna non la conosce... E il bello è che ha il coraggio di criticare e sputare sentenze senza alcun problema su tutto e su tutti”
“Ci martelleranno le palle fino a settembre con questa notizia. Sarà il tormentone quotidiano”
“Vladimir??? Che schifo”
“Ant’na sula parola: sgiai” (In una sola parola, schifo)
“Non ci importa nulla di cosa viene a fare questo a Biella”
“Scusate, ma il gnagna pride a quando?”
“Sarà meglio installare una fotocamera posteriore”
“Motivo in più per non andarci”
“Siamo messi bene, il degrado totale”
“A Biella mancava proprio una simile carnevalata e poi si può chiudere il cerchio”
“Vivessero la loro esaltazione in privato come gli altri”
“Con o senza terza gamba?”
“Il sindaco di prima chiedeva soldi appena entrato, quelli nuovi ci mettono i travioni al popolo. Non ci vuole un genio per capire che ’sta nuova giunta c'è lo vuole mettere nel…”
“Non si chiama essere bigotti, ma avere pudore e gusto, cosa che un "uomo" in perizoma e piume che sculetta su un carro non ha”
(Raccolta parziale di commenti su Facebook alla notizia, pubblicata da La Provincia di Biella, della presenza dell’ex deputata e conduttrice televisiva e radiofonica Vladimir Luxuria al Biella Pride di settembre)
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Biella, preceduta dal taglio del nastro e dagli interventi delle autorità alle 17, apre le sue porte Bolle di Malto. Il festival della birra artigianale, con 23 birrifici ospiti e altrettante postazioni per il cibo da strada, sarà tra piazza Martiri della Libertà e piazza I Maggio. Alle 18 comincia anche la musica dal vivo con i concerti di Florie and The Lazy Cats, i The Carolina Reapers (alle 20) e dei Dark Side (alle 22). Chiuderà il dj set del dj Lasty a fare da tappeto musicale per chi vorrà tirare tardi
Quelli dell’ultima salvezza
Si avvicina l’inizio della terza stagione di pallacanestro maschile senza una squadra della provincia in un campionato nazionale. Le massime rappresentanti del movimento saranno ancora per un anno Biella Next e Teens, entrambe in serie C, quinto livello del basket italiano. Ma dove sono oggi i protagonisti dell’ultima stagione in A2 di Pallacanestro Biella, quella chiusasi con la salvezza sul campo dopo una rimonta incredibile e fuori da ogni pronostico? Sparpagliati per l’Italia e non tutti ancora in campo: è il caso di Luca Infante, lo zio di quella squadra, che si appresta a vivere la seconda stagione da dirigente, nel ruolo di general manager di Orzinuovi, società che è tornata in A2 grazie al trasferimento di Treviglio. Nella città bresciana non siederà in panchina Andrea Zanchi, tecnico della salvezza rossoblù: la nuova società ha scelto un nuovo allenatore, prendendo da Torino Franco Ciani. Disputerà il campionato di A2 sul campo invece Gianmarco Bertetti, tesserato per la Juvi Cremona dove troverà il figlio del vivaio biellese Federico Massone e l’allenatore storico rossoblù Luca Bechi, protagonista della semifinale scudetto del 2009. Sarà loro compagno di squadra anche Alessandro Morgillo. C’è invece una canotta di serie A per Luca Vincini, il giovane torinese che Pallacanestro Biella portò ad annusare la pallacanestro di livello più alto quando aveva solo 17 anni: è stato scelto dalla Dinamo Sassari, già squadra del biellese di nascita e formazione Tommaso Raspino. Non risultano avere ancora un ingaggio Matteo Pollone (aggregato per il precampionato a Cantù in A2), Jacopo Soviero e Carlo Porfilio, fermato da un infortunio al ginocchio a metà della passata stagione di serie B con Ferrara. Tra gli americani Steven Davis sbarca il lunario in Venezuela con le Panteras de Miranda dopo una fetta di stagione in Siria all’Al Wahda di Damasco. Kenny Hasbrouck invece continua a essere decisivo in Spagna dove è stato riconfermato al Lleida neopromosso nella massima serie. Tommaso Bianchi ha invece smesso con l’agonismo, preferendo dedicarsi a una carriera frutto della sua laurea più master in economia. Quanto allo staff, Andrea Niccolai, il viceallenatore, è sulla panchina di Fabriano in B nazionale. Damiano Olla, il general manager, è rimasto a Biella ma segue il basket da spettatore, spesso presente alle partite di Biella Next: vita e carriera stanno seguendo altri binari.