«È ora che molti vadano a lavorare»
I 1.733 nuclei familiari percettori di reddito e pensione di cittadinanza in provincia di Biella sono circa l'1 per mille di tutti coloro che lo ricevono in tutta Italia e sono in calo rispetto al dato Inps del maggio 2022 quando erano 2.045. Non è ancora dato sapere quante di quelle famiglie si siano trovate sul telefonino il messaggio inviato dall'Inps che annuncia la revoca della misura di sostegno ai più bisognosi, provvedimento in vigore dal governo Conte-1 (Movimento 5 Stelle-Lega). Ma l'allarme è alto secondo quanto ha riportato domenica La Stampa che azzarda una cifra seguendo un calcolo fatto dall'ex sindaca di Torino Chiara Appendino: dovranno rinunciare al sussidio almeno 210 famiglie ma altre proiezioni alzano la quota fino a mille.
Qualcuno di loro ha già bussato alla porta dei servizi sociali, per esempio agli uffici del comune di Biella la cui assessora Isabella Scaramuzzi si lamenta proprio con Inps, rea di aver veicolato un messaggio sbagliato: «Le persone occupabili a cui è stato sospeso il sostegno economico saranno prese in carico dai centri per l'impiego e non dai servizi sociali». Ma, oltre a far scudo alla sua struttura già impegnata in questi giorni nella distribuzione delle tessere-spesa “Dedicata a te”, dall'assessora di Forza Italia tramite La Stampa arriva un ruvido messaggio di sostegno al provvedimento del Governo di centrodestra che ha ridotto la platea di chi può percepire il sussidio: «Penso che sia indispensabile cambiare le modalità di assegnazione. È ora che molti vadano a lavorare». Non è sulla stessa lunghezza d'onda Tony Filoni, sindaco di Mongrando e possibile candidato a Biella per l'alleanza Verdi-Sinistra. Il suo esempio, raccontato a La Stampa, è un caso che conosce bene: «C'è una famiglia già seguita dai servizi sociali che senza quell'importo avrà nuove e importanti difficoltà. Il padre, rimasto senza lavoro qualche tempo fa, ha l'assegno di disoccupazione in esaurimento. La madre che ha sempre svolto lavoretti saltuari percepisce un reddito di circa 400 euro mensili. E hanno due figli piccoli». Se i bambini risultassero a carico del padre che, prima del Covid, aveva un impiego fisso, l'assegno alla moglie verrebbe sospeso. È probabile che le file ai servizi sociali dei vari municipi, già notate a Biella, si allunghino anche altrove, in cerca di un aiuto al posto di quello svanito. «Lo Stato» chiosa Filoni «passa la palla alle amministrazioni locali che non hanno la forza per fornire risposte concrete».
Ipse dixit
“Sono stati selezionati 82 film di cui 10 italiani. Vi sembra una mostra autarchica? Le mostre autarchiche erano quelle del 39, 40, 41 quando americani, tedeschi e inglesi erano assenti e venivano presentati solo film dell'Asse, italiani o tedeschi. Oggi sono rappresentati 54 Paesi, autarchica mi sembra un termine fuori luogo. Nessuno ha mai accisato di sciovinismo la Francia perché a Cannes venivano inseriti 7-8 titoli francesi. È vero, negli ultimi anni non ho mai messo sei titoli italiani in competizione ma sarete voi a dirmi se abbiamo sbagliato oppure no, se i titoli erano belli o meno”.
(Alberto Barbera, biellese e direttore della Mostra del cinema di Venezia al via il 30 agosto)
Una barriera sulle barriere
La commissione barriere era formata da componenti della pubblica amministrazione di Biella, dall'assessora ai Lavori pubblici Valeria Varnero (Pd) alla collega di partito e consigliera Claudia D'Angelo che la coordinava fino allo staff dell'ufficio tecnico. Con loro si riunivano periodicamente i portavoce delle associazioni di persone con disabilità. Tra i risultati ottenuti in cinque anni di giunta di centrosinistra ci sono stati il percorso senza barriere architettoniche al Piazzo dalla stazione della funicolare ai palazzi Ferrero e Gromo Losa (anzi da piazza Curiel visto che la funicolare stessa è stata rifatta in modo da garantire la piena accessibilità), il (breve) percorso con il marciapiede con le scanalature ideale per il bastone utilizzato dai non vedenti attorno al tribunale e la mappa delle barriere ancora da abbattere quartiere per quartiere fatta con l'aiuto di allieve e allievi dell'indirizzo geometri dell'istituto Gae Aulenti. Il fatto che, con il cambio di giunta, avesse smesso di riunirsi era stato finora una polemica soprattutto politica tra centrosinistra all'opposizione e centrodestra al governo. Ma sabato ha alzato il tiro su La Stampa Adriano Gilberti, referente dell'Unione Ciechi: «Ho esortato a più riprese l'amministrazione a intervenire sui numerosi impedimenti che limitano gli spostamenti di chi ha dei deficit e a riprendere gli incontri che avrebbero dovuto concertare azioni concrete per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Invece nulla». Gilberti, insieme alle altre associazioni, avrebbe voluto essere coinvolto nei progetti legati al Pnrr perché fossero compatibili con le esigenze di chi convive con le disabilità: «Avevo incontrato l'assessore Davide Zappalà e avevo piacevolmente riscontrato la sua disponibilità che però non si è mai tradotta in fatti». Pronta la risposta di Zappalà (Fratelli d'Italia): «I quindici edifici pubblici finanziati dal Pnrr sono stati progettati senza nessun ostacolo per le persone con disabilità». Un progetto pubblico-privato che sta per venire alla luce, come ha annunciato Gilberti, vede protagonisti Lions e Provincia ma non il Comune: si tratta di bus parlanti, cioè dotati di apparecchiature in grado di diffondere messaggi vocali in corrispondenza delle fermate, preziosi per chi ha disabilità alla vista.
Cosa succede in città
Oggi alle 9,30 a Biella la cerimonia di apertura a Città Studi segnerà la partenza ufficiale del congresso della federazione mondiale di alta sartoria ospitata quest'anno in città. Il programma della giornata prevede anche la visita dei delegati provenienti da tutto il mondo a due aziende tessili del territorio, Piacenza e Drago, la quale offrirà anche la cena di gala al Living Garden di Cossato
Quelli che ripuliscono la montagna
Mucrone Local è la sigla che raggruppa un plotoncino di amiche e amici delle montagne biellesi e, in particolare, della conca di Oropa. Diventerà presto un'associazione vera e propria con un presidente (l'imprenditore Marco Bardelle, co-titolare di Finissaggio 2000 e guida di Pointex, centro di ricerche di Città Studi) e un gruppo di soci, tra cui sono annunciati presidente e vice dei Giovani imprenditori Uib, Stefano Sanna e Luca Murta. In attesa della costituzione ufficiale, nessuno è rimasto con le mani in mano: in autunno una donazione da 20mila euro aveva consentito un intervento al tetto del rifugio Savoia, per evitare che perdite e infiltrazioni durante la stagione invernale compromettessero la struttura interna. Pochi giorni fa una seconda missione al Savoia ha ripulito il locale, chiuso ormai da anni, dalla spazzatura e dai detriti abbandonati da anni, un lavoro che ha mobilitato un buon numero di volontari. Nel frattempo erano state anche rimesse a nuovo le vie ferrate della conca di Oropa, con l'aiuto delle guide alpine. La mobilitazione di forze private è come una scarica di defibrillatore al cuore della montagna dei biellesi. Non è una novità: furono i circa 100mila euro raccolti con una campagna di raccolta fondi tra la gente e le imprese a dare la spinta al restauro della cestovia del Camino che però ora giace ferma mentre il pubblico arranca per cercare risorse e progetti per far ripartire la funivia Oropa-lago del Mucrone, ferma dal dicembre 2021 quando è arrivata a fine vita tecnica senza che si fosse pronti a far partire i lavori di risistemazione.