Fine pena
Oggi alle 12 anche a Biella, come in buona parte d’Italia, ci sarà una protesta dentro e fuori le mura del carcere cittadino, «un triste ma importante momento» come scrive Caritas che è tra le associazioni che aderiscono all’iniziativa. Si chiama “battitura”, il gesto con cui i detenuti colpiscono le sbarre per fare rumore e con quel suono attirare l’attenzione sulle loro condizioni. Proprio a Biella lunedì un recluso si è tolto la vita, il secondo in un mese e mezzo, il sessantaquattresimo dall’inizio dell’anno in Italia, una strage silenziosa e impopolare perché all’opinione pubblica di quello che accade oltre i cancelli delle prigioni sembra importare pochissimo. E la politica sembra adeguarsi. Delle condizioni disumane delle carceri italiane si parla da mesi: sovraffollamento, temperature insopportabili nei giorni più caldi dell’estate, scarsissima igiene, poco personale per adempiere a una delle funzioni che la reclusione dovrebbe avere, riabilitare e reinserire nella società chi ha scontato la sua pena. Il primo dei problemi non riguarda Biella. Anzi, da via dei Tigli nessuno viene trasferito verso altre sedi perché, se altrove non c’è spazio, qui ancora non si è al massimo della capienza. Ma entrambi i detenuti che si sono tolti la vita in questa estate avevano presentato la richiesta di continuare la reclusione altrove, una domanda respinta al mittente. Gli altri guai invece esistono e appesantiscono la vita dietro le sbarre, quella dei detenuti e quella della polizia penitenziaria: «Bisogna togliere la circolare entrata in vigore sulla media sicurezza che fa si che i detenuti restino chiusi» ha dichiarato a La Stampa Sonia Caronni, garante dei diritti delle persone recluse. «E poi c’è il caldo, nelle celle non c’è neppure la presa a cui attaccare un ventilatore. C’è un grido di disperazione fortissimo che le forze di governo devono raccogliere». La politica discute e litiga un po’ sulla proposta di aumentare gli sconti di pena per chi ha quasi finito di scontare la sua condanna, così da liberare spazio nelle carceri. Andrea Delmastro, il sottosegretario biellese alla Giustizia che ha proprio la delega sul sistema penitenziario, ha espresso proprio ieri in Parlamento il suo no. In un post social ha riassunto la sua linea: «Nuove extra assunzioni di mille agenti di polizia penitenziaria, commissario di edilizia penitenziaria per velocizzare gli investimenti di oltre 250 milioni sugli istituti penitenziari, indennità di funzione per gli operatori civili all’interno degli istituti: investiamo in sicurezza, aumentiamo gli spazi detentivi, aumentiamo il numero di agenti di polizia penitenziaria, non cediamo su nessuna misura svuota carceri». In un altro post se la prende con l’opposizione: «Se la sinistra al governo in questi anni avesse fatto altrettanto, oggi non parleremmo di carenza di organico di polizia penitenziaria, non parleremmo di sovraffollamento, non mancherebbero figure professionali. Possono cambiare i leader, ma non cambia la sostanza: la sinistra sa sempre cosa fare, quando governano gli altri, ma se ne dimentica quando le tocca il governo». Parole che non trovano consenso unanime nemmeno nei sindacati di polizia penitenziaria: Gennarino De Fazio, segretario nazionale di Uilpa, commentando la tragedia di Biella ha parlato di «sostanziale indifferenza del Governo».
Ipse dixit
“Ma quale carneficina, domandatelo a quelle persone che anno costretto le forze del ordine a denunciarlo e mettterlo in galera, ma pensate alle persone che questi anno fatto del male”
“Io vorrei capire perché non li mandano al loro paese di origine ha scontare la pena”
“Se si usasse un po’ di buon senso queste cose non succedono, se si usasse un po’ di cervello... o materia grigia in galera non ci vai, tutto deve essere dovuto. No no te lo devi guadagnare o meritare e basta”
“Uno in meno... Basta solo rispettare le regole e il sistema”
“Gli stranieri non in regola che non rispettano le regole vanno mandati al loro paese non messi nei carceri italiani. Ne abbiamo già troppi italiani che non servono a niente”
“Speriamo che continuino cosi una al giorno se sono li è perché hanno fatto dei reati quindi pace all'anima sua”(Dai primi commenti su Facebook alla notizia del suicidio nel carcere di Biella comparsi sul profilo social di ReteBiella. Gli errori di ortografia sono nel testo originale)
Sessanta messaggi al giorno
Aveva lasciato il suo indirizzo di posta elettronica, il neoassessore ai Lavori pubblici di Biella Cristiano Franceschini (Fratelli d’Italia) con l’appello ai cittadini: «Segnalatemi i problemi, me ne farò carico personalmente». Forse non si aspettava una simile invasione di segnalazioni: «Ogni giorno» ha detto a Il Biellese «ricevo sulla mia mail istituzionale più di sessanta segnalazioni: arrivano dai cittadini che segnalano pericoli, buche, cattive manutenzioni». Il quadro sembra la conferma di quello che, a volte, sembra il luogo comune dei biellesi lamentosi: strade, marciapiedi e parchi sono davvero trascurati, segno che probabilmente a lungo si è fatto davvero poco. «Era proprio quello che volevo» prosegue Franceschini guardando il bicchiere mezzo pieno: «avere un quadro preciso di tutto ciò che non funziona in città. E in questo i cittadini sono abili osservatori». Siccome però sapere che cosa non va non è abbastanza, sono partiti anche gli interventi per rimettere le cose a posto: «Stiamo lavorando sull’emergenza» sono le parole di Franceschini, a conferma di una situazione in cui i rattoppi sono tanti e probabilmente necessari da tempo. In questi giorni si sta lavorando alla cubettatura malridotta tra via XX Settembre, via Volpi e via Gustavo di Valdengo. L’assessore dice di aver fatto un sopralluogo più accurato nel quadrilatero tra via Cavour, La Marmora, Pietro Micca e Repubblica, cioè nel cuore della città. I rattoppi proseguiranno per tutto il mese con una pausa solo nella prossima settimana. Ma le segnalazioni arrivano anche dalla periferia e per situazioni che riguardano le strade cosiddette vicinali che non appartengono al patrimonio comunale ma ai residenti che vi si affacciano. Sono il 35% delle vie di Biella secondo Franceschini: «Il regolamento parla chiaro, su questo tipo di strade i frontisti possono chiedere un contributo per la sistemazione al Comune che lo concede, se vi sono fondi disponibili, nella misura che varia dal 10 al 30 per cento». L’assessore annuncia anche la volontà di installare cartelli che segnalino le strade vicinali, come un monito a indicare a chi spetta la manutenzione.
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Piedicavallo il primo concerto del giorno del Piedicavallo festival è al tempio valdese con Lara Albesano alla viola ed Elena Costa e Alessandro Commellato al fortepiano e le musiche di Chopin, Burgmein e Schumann. Ingresso a 5 euro
Oggi alle 17 a Verrone il Piedicavallo festival sconfina in pianura e si fa ospitare dal castello per l’esibizione dei Travels Duo, ovvero Simone Locarni al pianoforte e Paolo Pasqualin alle percussioni. Con il biglietto a 5 euro è compresa la visita al Falseum, il museo del falso
Oggi alle 19 a Valle San Nicolao riprende la festa ell’Arci di Brovato con un menu a base di polenta e tapulun e tagliata e una serata musicale divisa in due: prima il liscio e poi reggaeton, hip hop e trap
Oggi alle 19,30 a Callabiana riapre i battenti la festa di agosto della Pro loco con un menu a base di fritto misto alla piemontese. La serata proseguirà con ma musica di Radio Gran Paradiso
Oggi alle 20,45 a Campiglia Cervo si recupera la serata annullata all’ultimo momento a Sagliano, nel programma di “Bürsch in festival”: lo spettacolo “Bambini alla scoperta degli antenati emigrati”, scritto da Danilo Craveia e recitato dal cast di Teatrando, sarà nella piazzetta della chiesa di Riabella. Partecipare è gratis ma a 10 euro viene distribuita la cartolina ricordo della rassegna, da timbrare a ogni appuntamento
Oggi alle 21 a Piedicavallo si chiude il programma quotidiano del Piedicavallo festival con il concerto del Quintetto Promenade (Gianni Biocotino al flauto, Silvano Scanziani all’oboe, Annamaria Giaquinta al clarinetto, Alfredo Pedretti al corno e Claudia Pane al fagotto) accompagnati da Alessandro Commellato al pianoforte. L’appuntamento è al teatro Regina Margherita. L’ingresso è a offerta libera
Oggi alle 21 a Graglia si apre la rassegna “Mille e una nota” al Casolare dei Campra con il concerto del pianista Enrico Cerfoglio. L’ingresso è libero ma è necessaria la prenotazione all 339.5405600
L’importante è comunicare
C’è un capitolo nella riorganizzazione del comune di Biella dopo il cambio di sindaco che sembra un po’ più indietro degli altri, quello della comunicazione al pubblico e ai media. Un esempio riguarda la chiusura di via Milano per lavori urgenti di ripristino della rete fognaria richiesti dal Cordar: la strada (peraltro riasfaltata solo pochi anni fa, con una nevicata di polemiche nei giorni del cantiere) è interdetta alle auto dalle 8 di ieri mattina alla mezzanotte di venerdì nel tratto tra l’incrocio con via Bercola e quello con via Cairoli, un segmento, per chi arriva da Biella, di una cinquantina di metri poco prima della rotonda del negozio Decathlon. I percorsi alternativi non mancano, tuffandosi dentro le vie parallele di Chiavazza, e il fatto che sia una settimana di fabbriche e scuole chiuse ridurrà i disagi. Ma la prima informazione sulla chiusura di una delle principali vie d’accesso a Biella è arrivata da Atap, l’azienda dei trasporti pubblici, che ha comunicato la deviazione delle linee di bus. Quella del Comune è giunta nelle redazioni dei giornali in ritardo, solo ieri mattina a strada già bloccata. A seguire a breve distanza è comparsa anche sul sito web istituzionale. Nulla invece è apparso sui canali social dove, almeno su Facebook, l’ultimo post è del 2 agosto e parla di Bolle di Malto a fine mese. In questo momento, dopo l’elezione di Marzio Olivero, l’ufficio stampa è presidiato da una sola persona con contratto part time. Gli ultimi due sindaci avevano interpretato il ruolo del portavoce come sostegno al settore delle comunicazioni verso i media e i cittadini, soprattutto da quando sono stati creati i canali social ormai quasi dieci anni fa. La nuova amministrazione invece ha appena sottoscritto un contratto con Luca Castagnetti, politico di lungo corso, consigliere di amministrazione dell’Atap, uomo di fiducia (e di partito) per Olivero ma senza esperienze sul fronte della comunicazione. Il ruolo sarà quindi interpretato in modo completamente differente. E l’ufficio che cura comunicazioni ai media, aggiornamenti di pagine social e sito web istituzionale resta, fino a ulteriori eventuali aggiunte, un po’ zoppo.