Forse a Biella serve un influencer
C’è un numero che fa pensare, nel mondo digitale intorno a Biella. Il video che Nick Ferrand, specializzato in filmati sul mercato immobiliare di pregio, ha girato nella casa che fu di Nino Cerruti ha raccolto più di 18mila visualizzazioni in un mese su YouTube. Quello che la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha commissionato per promuovere il territorio, con interviste all’artista Michelangelo Pistoletto e alla scrittrice Silvia Avallone, si è fermato a 2.100 circa in un anno. A spanne, è stato una vetrina più efficace per il territorio il filmato promozionale per la vendita all’asta da Sotheby’s di un immobile che fu dimora di uno stilista di fama internazionale, di un prodotto fatto apposta per magnificare le bellezze del Biellese. Qualche commento, rigorosamente tradotto dall’inglese? «Non c’è ostentazione, solo puro stile e comfort». «L’apoteosi dello chic». «È tutto così italiano». «Speriamo che i nuovi proprietari onorino la storia di questo edificio».
Il nuovo proprietario, che ha acquistato la casa a un prezzo non noto ma superiore agli 1,25 milioni di euro di base di partenza, è un magnate di New York. A Biella non c’è mai stato e chissà se, prima di interessarsi della casa di Nino Cerruti, sapesse della sua esistenza. Ora la conosce e conosce la bellezza che nemmeno i biellesi forse hanno bene in mente, lì sulla collina sopra Vigliano. Potenza del «signor Nino», forse. E speranza che lo sconosciuto americano possa essere un apripista, per spiegare al mondo quello che Biella non è ancora riuscita a fare, cioè la sua “biellezza”. Ian Cerruti, nipote di Nino e colui che ha messo in vendita la villa, lo ha dichiarato: «Mio nonno ha trovato ancora una volta il modo di dare un contributo al territorio». In pratica, senza volerlo essere, è stato un influencer. Chissà se non sia una soluzione anche per il futuro, a patto di trovare qualcuno famoso e autorevole come lui.
Ipse dixit
“In ricordo e in onore del presidente Berlusconi dobbiamo andare avanti e portare a termine le sue battaglie e difendere ideali ed insegnamenti che ci ha trasmesso. Dobbiamo essere tutti estremamente grati al presidente Berlusconi”
(Roberto Pella, parlamentare valdenghese di Forza Italia)
Ponte chiuso, ultimo promemoria
Oggi alle 8 minuto più minuto meno, secondo gli annunci degli enti coinvolti, dovrebbe diventare a senso unico il ponte della tangenziale. La direzione di marcia consentita è quella verso Chiavazza, con uscita consigliata per chi sale verso Biella dalla superstrada a Vigliano-Candelo. Le incognite non mancano. Ci saranno segnalazioni a sufficienza? Fino a ieri sera non erano ancora comparsi cartelli ma quello che importa è che si materializzino stamane. Quanto si rallenterà il traffico in entrata da Biella? Polizia urbana di Biella e Candelo, con l’aiuto della polizia stradale, vigileranno sulla viabilità ma non è una garanzia per evitare i rallentamenti. Resta valida la raccomandazione ad avere pazienza: dopo la tragedia del ponte Morandi di Genova, è ancora più evidente quanto sia importante la manutenzione dei viadotti. Quindi, meglio farla e soffrire per qualche settimana in coda. Il cantiere, secondo le previsioni, chiuderà a metà agosto.
Cosa succede in città
Oggi alle 20,30 a Biella la sede della fondazione Biella Domani in via Trieste 41 ospita la conferenza dal titolo “Il treno perso”. Organizza il Partito Democratico di Biella e l’argomento è il trasporto ferroviario in provincia. Parleranno Rinaldo Chiola, segretario provinciale del Pd, il consigliere comunale e provinciale Paolo Rizzo, l’architetto Sergio Farassini e il responsabile regionale trasporti del Pd piemontese Federico Ferrara
Quelli dell’Est urbano
Ieri un gruppo di persone, coordinato dall’Osservatorio biellese beni culturali e paesaggio, ha fatto una passeggiata guidata lungo le sponde del torrente Cervo. È quello spazio che un tempo si definiva come “parco fluviale”. Va grossomodo dal ponte di Chiavazza a quello della tangenziale e pensa soprattutto alla sponda dal lato della città, sede di lanifici nella sua prima parte e poi balcone che coinvolge due enormi proprietà dismesse come ex Rivetti ed ex Pettinatura. L’Osservatorio si propone di rendere quell’area un bene di interesse paesaggistico per evitare speculazioni edilizie, con tanto di petizione con raccolta di firme da presentare alla Regione. Per farlo, vuole mostrare da vicino le caratteristiche di quell’angolo di città, anche con le visite guidate che hanno il sostegno, tra gli altri, anche della Fondazione Pistoletto che in quella zona ha trovato casa. Nel frattempo, mentre non ci sono sostanziali novità per l’area ex Rivetti, per la Pettinatura di via Carso si parla di una ristrutturazione che prevede un ennesimo supermercato, un distributore di benzina e parcheggi.