Furbetti, ne è rimasto soltanto uno
Trentatré indagati nell’estate del 2016 con otto sospensioni immediate dal lavoro, 28 archiviazioni già pochi mesi dopo, sette davanti al giudice per le indagini preliminari, un patteggiamento e pochi giorni fa, per i sei ancora sotto processo quasi sette anni dopo, una sola richiesta di rinvio a giudizio a fronte di cinque richieste di chiudere il caso: tutta Italia parlò dei cosiddetti “furbetti del cartellino” del comune di Biella, un’indagine nata da una segnalazione anonima girata in Procura dall’allora sindaco Cavicchioli e cresciuta grazie ad appostamenti, intercettazioni, telecamere. Quando la magistratura di Biella ottenne il via libera per i provvedimenti, il caso sembrava maiuscolo. I numeri ridimensionatisi nel frattempo lo hanno ridotto a una noticina in fondo alla pagina, almeno dal punto di vista penale. Il sospetto che fosse troppo stretta la rete con cui gli investigatori avevano pescato i presunti dipendenti infedeli si era avuto presto. Si seppe che tra i casi archiviati subito c’erano anche, per esempio, quelli dello staff dei servizi sociali. Le telecamere nascoste avevano inquadrato persone uscire dagli uffici con le buste della spesa. Ma era un comportamento più che professionale per chi ha tra le sue mansioni la consegna di aiuti alle famiglie indigenti. Se l’indagine penale ha partorito un topolino, quella disciplinare del Comune ha portato a due licenziamenti (di colui che ha patteggiato e di colui per il quale è stata richiesto il rinvio a giudizio) e a 21 provvedimenti disciplinari dal leggero richiamo orale alla più severa sospensione per sei mesi.
Fatto questo bilancio, è urgente un’altra considerazione. Se è vero che il tempo cura e annacqua i ricordi, è un bene che da questo caso provi a imparare una lezione chiunque si senta una particella dell’opinione pubblica. È ancora reperibile su internet l’articolo di un giornale locale che elencava il nome di battesimo e l’iniziale del cognome dei trentatré indagati. Biella è una piccola città, in cui la sede comunale di palazzo Pella interessata dall’indagine è grande come un condominio. Anche senza cognome era un gioco semplice da prime pagine della Settimana Enigmistica dare un nome a chi era sotto inchiesta, salvo poi uscirne almeno sul fronte penale subito o quasi. Forse un po’ di prudenza e di rispetto, allora come oggi (e come domani), sarebbero una necessità.
Ipse dixit
“Non ne faccio, e mi auguro che nessuno ne faccia, una questione di etnia. Qui in valle vivono tante persone di origine nordafricana, persone in gamba e perfettamente integrate. I delinquenti possono essere di qualunque nazionalità, tutto il mondo è paese. È una questione di leggi e di lentezza della giustizia. Quanti reati bisogna commettere prima di finire in carcere?”
(Samantha Veronese, titolare del bar L’angolo dei folletti di Andorno, teatro nei giorni scorsi di un accoltellamento con due feriti da parte di un pregiudicato di origine marocchina)
Il calcio e un segno dei tempi
Giovedì sera lo scudetto del Napoli è stato festeggiato anche a Biella. I tifosi hanno portato le bandiere azzurre e i fuochi d’artificio alla rotonda tra via Torino e via La Marmora, all’angolo dei giardini Zumaglini, e hanno dato sfogo alla propria gioia da appassionati di calcio a cui il titolo mancava da 33 anni. Le ultime due celebrazioni di piazza per un trionfo calcistico a Biella, così, sono per lo scudetto del Napoli e, nel non così lontano dicembre, per la vittoria del Marocco nei quarti di finale dei Mondiali contro il Portogallo. Pizza e couscous, insomma, più che polenta e cervo.
Cosa succede in città
Oggi alle 8 a Biella parte il Biella Motor Day, raduno di auto sportive patrocinato dal Biella Motor Team. Tre tappe in giro per la provincia caratterizzeranno la giornata, con partenza e arrivo da piazza Vittorio Veneto dove sarà possibile, nelle soste, guardare da vicino le vetture.
Oggi alle 10 a Candelo si aprono in contemporanea il mercato dei produttori agricoli patrocinato da Slow Food dentro le mura del Ricetto e la seconda giornata della Fiera della parola e delle emozioni, dedicata ai libri e all’arte, tra piazza Castello e il salone polivalente.
Oggi alle 21 a Cossato va in scena “La mia vita per un bigné”, spettacolo di danza contemporanea con le coreografie di Riccardo Fusiello, preceduto da un’esibizione di allieve e allievi delle scuole medie di Vigliano. L’appuntamento è al teatro Comunale.
La domenica sportiva
Oggi alle 10 a Biella il fine settimana di festa della Croce Rossa si chiude con una gara ciclistica per la categoria Esordienti con partenza e arrivo nella zona del palasport di via Paietta e tracciato tutto cittadino a Biella Sud.
Oggi alle 15 a Cossato allo stadio Ezio Abate si disputa il derby calcistico tra Città di Cossato e Biellese, ultima giornata del girone A del campionato di Eccellenza. La Biellese, con una vittoria, può ancora sperare nel primo posto e nella promozione diretta in serie D, ma solo se la capolista Rg Ticino non battesse il Venaria.
Oggi alle 17 a Biella alla palestra dei Salesiani di via Galilei si gioca la finale della Coppa Piemonte Under 17 femminile di pallacanestro. Sono in campo il Basket Femminile Biellese e il Fossano. L’ingresso è libero e gli spettatori sono invitati a indossare qualcosa di blu o arancio per sostenere la squadra di casa.
Chiedilo a lei: la funicolare di Biella
La funicolare di Biella è un'imponente struttura ferroviaria che collega il centro della città di Biella con il quartiere di Piazzo. La sua costruzione risale al 1899, quando la città era in piena espansione industriale e il trasporto delle merci e delle persone diveniva sempre più importante. La funicolare di Biella è una delle poche funicolari ancora in funzione in Italia, e rappresenta un patrimonio storico e culturale della città. La sua linea ferroviaria è lunga 435 metri, e la differenza di altitudine tra la stazione di partenza e quella di arrivo è di circa 118 metri.
La funicolare di Biella ha subito nel corso degli anni diversi interventi di ristrutturazione e ammodernamento, che ne hanno garantito la sicurezza e l'affidabilità. Oggi la funicolare è in grado di trasportare fino a 130 passeggeri per volta, su due vetture che si muovono lungo la linea ferroviaria in direzioni opposte. Il tragitto della funicolare è molto suggestivo, in quanto offre ai passeggeri una vista panoramica sulla città di Biella e sui suoi dintorni. Il percorso è breve ma intenso, e dura circa tre minuti. Durante il tragitto, si può ammirare la bellezza della città e dei suoi monumenti, tra cui la Basilica di San Sebastiano e il Duomo di Biella.
La funicolare di Biella è un mezzo di trasporto molto apprezzato dai turisti, che ogni anno la scelgono per visitare la città e per godere della sua vista panoramica. Ma non solo: la funicolare rappresenta anche un mezzo di trasporto utilizzato quotidianamente dai cittadini di Biella, che la scelgono per raggiungere il quartiere di Piazzo e per spostarsi rapidamente tra le due parti della città. Inoltre, la funicolare di Biella ha un importante valore storico e culturale per la città. Grazie alla sua costruzione, la città ha potuto svilupparsi e crescere, diventando uno dei principali centri industriali dell'Italia settentrionale. La funicolare rappresenta quindi un simbolo della storia e della cultura della città, che va preservato e valorizzato. In passato, la funicolare di Biella ha avuto alcuni momenti di difficoltà, dovuti soprattutto alla concorrenza dei mezzi di trasporto su gomma. Tuttavia, grazie al suo valore storico e culturale, la funicolare è stata sempre oggetto di attenzione e di interventi di ripristino e di ammodernamento, che ne hanno garantito la sopravvivenza.
In conclusione, la funicolare di Biella rappresenta un importante patrimonio storico e culturale per la città, oltre che un mezzo di trasporto molto apprezzato dai cittadini e dai turisti. La sua bellezza e la sua importanza devono essere preservate e valorizzate, affinché possano essere tramandate alle generazioni future.
(Questa è la risposta dell’intelligenza artificiale di ChatGpt al quesito “Scrivi un articolo di 2000 caratteri sulla funicolare di Biella”)