Gli altri e i treni degli altri
Scende in campo anche Federconsumatori, dice La Stampa (e con lei altri media locali), in difesa dei pendolari che viaggiano sui treni piemontesi. Promette, l’associazione, di imbastire un’azione legale dopo i guai che per tutto il 2024 (e il 2025 non è iniziato meglio) la percentuale di treni puntuali sulla tratta Torino-Milano è stata del 77%, ben lontano dalla quota ottimale del 95%. Significa un treno su quattro in ritardo o soppresso invece che uno su venti. L’associazione promette di aggiungere alle note dolenti anche le segnalazioni dei territori: il 9 aprile è previsto un incontro che metterà insieme anche i pendolari di Vercelli (dove sarà ospitato), Novara e Verbania. Non sarà difficile far diventare più spesso il libro nero dei disservizi, dato che quel 77% indecoroso è comunque molto migliore del 74,37% del Biella-Novara negli ultimi sei mesi dell’anno scorso e del 76,32% del diretto per Torino. Nemmeno il 92,79% della tratta da e verso Santhià raggiunge il quorum dell’accettabile.
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