Gli appelli inascoltati dele case di riposo
Hanno aspettato poco più di due settimane oltre la scadenza che avevano annunciato, la fine di giugno, ma le case di riposo del Biellese, o almeno sedici di loro per un totale di 1350 posti letto sui poco più di 2100 della provincia, sono tornate a farsi sentire. Evidentemente nessuno ha risposto all'appello di aumentare i posti coperti da sostegno pubblico (cioè regionale) per evitare di dover aumentare le rette a tutti. La situazione che i gestori delle residenze sanitarie assistite per anziani hanno dipinto è la seguente: senza aiuti o chiudono i battenti o alzano le rette di 600 euro al mese. Significherebbe portarle a circa 3100 euro mensili, una quota nettamente superiore alla media delle pensioni che pure a Biella sono più ricche del resto d'Italia. Dove sta l'inghippo? Innanzitutto nei tagli: è sceso di circa quattro milioni l'anno in dieci anni il capitolo di spesa dedicato alle convenzioni con le case di riposo del Biellese da parte della Regione. Allo stesso modo è calato il numero delle cosiddette quote sanitarie, i pazienti per cui l'azienda sanitaria, attraverso la Regione stessa, copre la maggior parte delle spese di un degente in stato di necessità. Nonostante 1600 posti letto convenzionati, queste superano a stento quota 600. Dicono i rappresentanti delle case di riposo locali, in una conferenza stampa ripresa con enfasi da tutti i media provinciali, che le rette di "libero mercato" sono sempre state tenute più basse, grazie all'accordo tra gestori, perché il sostegno pubblico garantiva equilibrio nei bilanci senza gravare troppo sulle tasche degli ospiti. Oggi quell'equilibrio è rotto e nemmeno una sequenza di appelli iniziata a febbraio, culminata a maggio con una sorta di ultimatum per arrivare alla situazione attuale ha fatto sì che arrivasse qualche risposta da Torino. «È un dialogo tra sordi» ha detto la neo consigliera regionale Emanuela Verzella (Pd), non solo la più veloce ma anche l'unica esponente politica finora ad aver preso posizione. L'ex consigliere comunale a Biella Paolo Robazza, prima con Forza Italia poi con il centro civico di Gentile, ha parlato come vicepresidente del Cerino Zegna: «Vent'anni fa esistevano i reparti di lungodegenza degli ospedali. Oggi non ci sono più. La risposta non può essere l'assistenza domiciliare». Cristina Martiner, della Cgil, ha espresso a La Provincia di Biella il punto di vista dei sindacati: «Senza un aiuto del pubblico le residenze sanitarie diventeranno una cosa per ricchi».
Ipse dixit
“Siamo tre fratelli e con tutta la buona volontà non riusciamo a pagare la cifra mensile richiesta, così mio fratello che vive con lei ha chiesto il congedo dal lavoro. Tra la sua pensione di reversibilità e l’assegno di accompagnamento, sfioriamo i mille e 100 euro, la residenza sanitaria assistita ne costa almeno 2 mila e 400 al mese. Siamo tutti operai, con uno stipendio di mille e 300 euro già fatichiamo, non potremmo mai affrontare una spesa del genere. Quando si chiuderà la 104 per mio fratello, non so come faremo”
(Testimonianza di una donna di Castelletto Cervo raccolta da La Stampa sulle difficoltà nel sostenere le rette di una casa di riposo)
Il piano anti liste d’attesa
Sembra che ci sia un solo modo per affrontare il problema delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie: farsi aiutare (pagando) dalle strutture private. È quello che accadrà anche a Biella con un nuovo investimento annunciato dalla Regione e destinato a finanziare esami e visite che verranno dirottati alla Vialarda, la clinica di via Ramella Germanin da qualche anno di proprietà del gruppo sanitario lombardo Policlinico di Monza. Vialarda già fa parte di chi offre prestazioni in convenzione per sostenere la sanità pubblica in difficoltà. Ora aumenterà le sue prestazioni di altre 3.117 unità che si sommeranno alle 10.843 già concordate in precedenza con l’Azienda sanitaria, come scrive Eco di Biella. Il costo precedente per il pubblico era di poco più di 849mila euro. Ora aumenterà di altri 240mila e spiccioli. Tra le prestazioni per le quali la clinica presterà maggiore sostegno spiccano le 583 visite ortopediche che oggi in Asl sono considerate “non disponibili” sul documento mensile che esamina i tempi di attesa per ogni singola prestazione. Poi ci sono 396 tomografie retiniche, 262 risonanze magnetiche della zona lombosacrale e 202 Tac del cranio. Non è ancora abbastanza, anche perché Vialarda può offrire ciò che ha a sua volta a disposizione. Per esempio non arriverà da qui il sostegno per due dei casi spinosi venuti alla luce nelle ultime settimane, quello di gastroenterologia (prima visita tuttora non disponibile secondo lo stesso prontuario delle liste di attesa) e quello delle visite a chi ha fatto richiesta di pensione di invalidità, con tempi che nel Biellese salgono fino a 18 mesi mentre in altre province piemontesi sono inferiori secondo una recente denuncia dei sindacati.
Cosa succede in città
Oggi alle 19 a Valdilana si chiude il Sant’Eusebio summer festival di Valle Mosso con il gran cenone, per il quale è suggerito prenotarsi al 346.4732811. Alle 21,30 l’intrattenimento musicale è a cura della cantante biellese Nora Mello Grand e alle 23,30 grande chiusura con fuochi d’artificio ed estrazione della lotteria
Oggi alle 19,30 a Camandona la quarta serata della festa di Sant’Anna in frazione Falletti comincia a tavola con la cena a base di polenta e merluzzo. Seguirà la musica dal vivo con i biellesi “Sempre noi” e il loro repertorio di cover degli 883 e di Max Pezzali
I titoli della settimana
Lunedì 15
Eco di Biella Barberis Canonico presidente Uib
Martedì 16
Il Biellese Con il machete in via Italia per difendersi dai bulli
La Stampa Biella, la nuova sfida dell’ospedale: il futuro dipende dall’alta tecnologia
Mercoledì 17
La Provincia di Biella Aggredisce e deruba un’anziana lasciandola a terra sanguinante: caccia alla rapinatrice
La Stampa Il doppio degli studenti nel 2030: Biella punta tutto sull’università
Giovedì 18
Eco di Biella Liste d’attesa: 3mila esami in Vialarda
La Stampa Massacrato per una bottiglia di gin: in quattro sono accusati di omicidio
Venerdì 19
Il Biellese Rsa, arriva la stangata sulle rette
La Stampa Biella, la rivolta delle case di riposo: “Obbligate ad aumentare le rette”
Sabato 20
La Provincia di Biella Presa la rapinatrice violenta
La Stampa Biella, discesa record dei prezzi: il territorio “vola” in deflazione
Domenica 21
La Stampa Biella, il rilancio delle Funivie Oropa. Aumentano i costi: si sale a 6 milioni