Gli sconfitti
È passata una settimana dalle elezioni e, se fosse sport, qualcuno tirerebbe fuori il vecchio luogo comune che chi vince festeggia e chi perde spiega. Siccome è politica, chi vince ha finito presto di festeggiare perché ora ci sono le giunte da comporre e due, quella regionale e quella di Biella, sono questione di equilibri da rispettare e appetiti da saziare tra partiti ed eletti. E chi ha perso capita che le spiegazioni non le abbia in tasca. Rinaldo Chiola, con le occhiaie che non serve più nascondere nelle immagini patinate da santino pre-elettorale, ha pubblicato solo ieri sera una foto e qualche parola dopo l’esito delle urne, per lui due volte doloroso. Alle regionali il Partito Democratico di cui è segretario provinciale ha sì ottenuto voti abbastanza per mandare qualcuno in consiglio, ma è la sua collega-rivale Emanuela Verzella che ha preso più preferenze di lui. Era in lizza anche per il comune di Biella, dove era consigliere uscente, benché da subentrato. È il dodicesimo su 32 quanto a numero di preferenze ottenute, lontanissimo dai primi cinque eletti a palazzo Oropa. «In politica è giusto in determinati momenti uscire da una sorta di propria confort zone e pesarsi» ha scritto Chiola sui social. «Gli ultimi sono stati per me anni di lavoro intenso, che hanno sottratto tantissimo alla mia famiglia e alla mia professione, ma con il risultato elettorale di qualche giorno fa mi hanno dato anche una risposta alle immense fatiche fatte: la fiducia nei miei confronti di tante persone e l'obbligo per me di non deluderle». Quanto all’analisi del voto che vede il centrosinistra lontano da insidiare il centrodestra a tutti i livelli, non si sbilancia: «Ci sarebbero tante considerazioni da fare, ma esiste uno spazio pubblico ee uno istituzionale. La segreteria e l’assemblea provinciali saranno i luoghi nei quali discuteremo in primis di tutto». La pacatezza dopo la delusione di Chiola parla di un Pd più sereno del partito che è uscito più malconcio dalle urne: la Lega. Il voto ha portato da due a zero i rappresentanti in Regione, con Michele Mosca e soprattutto Chiara Caucino, che era anche assessora, non rieletti. In Comune la squadra di governo contava sul sindaco Claudio Corradino e su cinque assessori espressi dal partito. Se l’ex primo cittadino si è accontentato di un posto da consigliere di minoranza a Gaglianico o a Villanova, quanto basta per restare vicepresidente regionale dell’Anci, e di uno da «collaboratore dei gruppi parlamentari della Lega» (parole riportate da Newsbiella), dei membri della giunta uscente è stato rieletto solo Giacomo Moscarola, con più di trecento preferenze. Della ricca compagine che componeva il gruppo di maggioranza nel vecchio consiglio è rimasta solo Cristina Zen, che ha fatto campagna elettorale proprio insieme a Moscarola. Sono rimasti fuori tutti gli altri ex assessori da (in ordine di preferenze ottenute) Barbara Greggio a Silvio Tosi, da Gabriella Bessone a Gigliola Topazzo con il record negativo di 13 voti personali appena. Fuori anche l’ex capogruppo Alessio Ercoli, la stessa Caucino che correva anche a palazzo Oropa e l’ex parlamentare Cristina Patelli che ha aperto con un attacco frontale al segretario provinciale Roberto Simonetti il dopo-voto. Insieme alla polemica, già arrivata sui giornali, sono arrivate anche le dimissioni dal direttivo provinciale del partito. A Patelli sono andate così così anche le europee: 1360 preferenze in tutto, terza tra i tre biellesi, 468 delle quali in provincia dove ha fatto meglio di lei Vittorio Barazzotto con Stati Uniti d’Europa in quota Italia Viva. Il risultato migliore dei tre è stato però quello di Federica Valcauda, radicale candidata con il gruppo di liste intorno ad Azione e a Carlo Calenda, che era anche quella con meno esperienza amministrativa del gruppetto. Lei, benché non eletta, non può definirsi del tutto delusa. Tra chi forse sperava meglio, si segnalano l’ex sindaco di Cossato Sergio Scaramal (37 preferenze), la creatrice di BollediMalto Marta Florio, lontana dagli eletti di Forza Italia, l’ex candidato alla Camera Danilo Ramirez passato da Italexit alla lista Gentile. Per lui un solo voto.
Ipse dixit
“Essere censurata dal mio stesso segretario di partito della provincia di Biella mi delude, anche se non mi aspettavo nulla di diverso rispetto al passato. In questi mesi, poi, avrà anche avuto i suoi motivi, forse più personali che politici… O entrambi. Che dimostri il contrario, se ne è in grado. Comunque il suo insulto urlatomi in faccia in un ristorante venerdì a pranzo, col locale pieno, nel corso dell’ultimo giorno di campagna elettorale su Biella, me lo ricorderò come il livello più basso mai raggiunto da un uomo che dovrebbe unire e non insultare. Per i curiosi, la mia dignità gli ha risposto come meritava. In 50 anni di vita non mi era mai successa una cosa simile”
(Cristina Patelli, ex deputata della Lega e candidata alle europee e alle comunali, nel post social del dopo-elezioni in cui ha annunciato le dimissioni dal direttivo provinciale del partito)
Chiude una rotonda
Non sarà senza conseguenze sul traffico della città la chiusura prevista per le 8 di stamane della rotonda tra via Cottolengo e corso San Maurizio, all’imbocco della statale per Santhià. Le auto dovranno fare spazio ai lavori di asfaltatura, parte del maxi-piano da 1,6 milioni di euro avviato a maggio e che ha già interessato numerose strade. La rotatoria non sarà transitabile fino a venerdì tutti i giorni tra le 8 e le 18. Le auto da e verso Biella dovranno dirottare su corso Europa, con possibili rallentamenti. Ma cambia anche la viabilità attorno all’ospedale. La principale alternativa è il sottopassaggio di corso San Maurizio, riaperto giusto in tempo, con uscita al primo svincolo per tornare in corso Casalvolone. Chi arriva da Biella centro può approfittare anche di corso 53° Fanteria da percorrere fino in fondo per arrivare alla rotonda che fa da accesso principale all’ospedale. La terza opzione è la direttrice via Rosselli-Ponderano. Nel frattempo è ancora in corso, in centro, l’intervento in via Ravetti tra via Orfanotrofio e via Marconi e attenzione a quello della prossima settimana, altrettanto a rischio impatto per il traffico, in via Rosselli.
Cosa succede in città
Oggi alle 15 a Cavaglià si apre il casting per cercare attori per un cortometraggio sulla storia di villa Salino. L’appello è dell’associazione Storie di Piazza che dà appuntamento agli aspiranti partecipanti al film, che devono avere età tra gli 11 e i 19 anni, alla biblioteca dei ragazzi
Oggi alle 21 a Candelo sono aperte le due sale del cinema Verdi per la proiezione in lingua originale con sottotitoli di “Chien de la casse”, commedia del 2023 di Jean-Baptiste Durand vincitrice di due premi César, e di “The animal kingdom” (Francia, 2023) di Thomas Cailley
I titoli della settimana
Le notizie principali delle prime pagine negli ultimi sette giorni secondo i giornali locali
Lunedì 10
Eco di Biella Lite in via Lazio, due medici coinvolti
Martedì 11
Il Biellese Marzio Olivero è subito sindaco
La Stampa Centrodestra, è subito vittoria. Olivero sopra quota 53 per cento
Mercoledì 12
La Provincia di Biella Olivero trionfa, la Lega crolla
La Stampa Nuova giunta, i partiti già al lavoro. FdI avrà quattro assessori su nove
Giovedì 13
Eco di Biella Olivero già operativo, scatta il totogiunta: ecco i primi nomi
La Stampa A Biella la vittoria di Pirro della Lega. Regione: Chiorino prenota la sanità
Venerdì 14
Il Biellese La spesa “folle” del gioco online
La Stampa Inceneritore, la Provincia si schiera e indica 29 criticità “senza rimedio”
Sabato 15
La Provincia di Biella Tragedia in carcere, uomo di 46 anni si toglie la vita*
La Stampa Biella, in 1128 al via della maturità. All’appello sempre meno studenti
Domenica 16
La Stampa Rifugi, la stagione debutta a metà. Un avvio segnato dal maltempo
*6aBiella non ama pubblicare notizie di suicidi cercando di aderire alle linee guida sul tema della comunità scientifica internazionale. La situazione delle carceri italiane in generale e quella di Biella in particolare è di evidente e intollerabile disagio: non parlarne sarebbe abbandonare a se stessi più di quanto lo siano le persone che di questo disagio sono vittime. Questo titolo è pubblicato in forma incompleta, per evitare i dettagli sulle modalità che le persone scelgono per togliersi la vita, così come richiede la comunità scientifica che preferirebbe non venissero mai diffusi.