Guarda, un (quasi) cantiere
Una rete arancione a delimitare un’area incolta e un cartello a indicare che cosa succede, “Bonifica ordigni bellici”: nella Biella che sembra aspettare opere pubbliche sempre un po’ più a lungo del necessario è una buona notizia anche questo embrione di cantiere, comparso da qualche giorni a Gattinara, là dove dovrebbe passare la cosiddetta pedemontana. Il tratto di superstrada che porterà la Biella-San Giacomo di Masserano fino allo svincolo di Romagnano-Ghemme dell’autostrada A26 dovrà essere cosa fatta entro 1800 giorni, cioè poco meno di cinque anni, dal giorno della consegna dei lavori, avvenuta con un’irrituale cerimonia in pompa magna ad agosto in Prefettura, alla presenza di due viceministri e un’assessora regionale. Quello che avviene adesso, e che avverrà ancora per un po’, è l’attività che serve prima di vedere all’opera ruspe, betoniere e operai. La legge impone, per ogni opera di queste dimensioni da realizzarsi “in nuova sede” (ovvero dove non c’era nulla di simile prima), la bonifica da eventuali residuati bellici e la verifica che non esistano aree degne di tutela dal punto di vista archeologico. «Il tempo fissato per queste attività» ha detto a La Stampa il consigliere provinciale con delega al progetto Paolo Rizzo (Partito Democratico) «è di 12 mesi nei quali sono compresi 90 giorni per la redazione del progetto esecutivo». Per il cantiere vero, in sintesi, bisogna pazientare fino all’estate che verrà. La pedemontana biellese sarà lunga circa 15 chilometri e costerà oltre 300 milioni di euro, circa il doppio rispetto al primo accantonamento messo da parte una decina di anni fa quando il progetto, vecchio di anni e soggetto a svariati tira-molla politico-amministrativi, sembrava aver imboccato la strada giusta per essere realizzato. Il tratto sarà gratuito e comprende quattro svincoli da sommarsi a quelli attuali di Chiavazza (solo in direzione Biella), Vigliano-Candelo, Valdengo, Cerreto, i due di Cossato, Lessona e San Giacomo. Si potrà entrare e uscire a Masserano, dove la strada attuale finisce, Roasio, Gattinara e Ghemme con l’innesto in autostrada che per la prima volta nella lunga storia delle infrastrutture biellesi sarà raggiungibile da un’arteria asfaltata a due corsie per senso di marcia. Ad alzare il prezzo dell’opera, oltre al rincaro degli ultimi due anni delle materie prime, sono i sei cavalcavia e i sei viadotti, il più lungo dei quali, da 820 metri, servirà a superare il fiume Sesia.
Ipse dixit
“In un bellissimo film di Ciro Formisano sui cinematografari, “L'altro buio in sala”, un esercente cinematografico spiega l'importanza della figura che una volta era chiamata maschera e che ora è un addetto polifunzionale: «Il nuovo cliente lo riconosci perché è quello che ti chiede dov'è il bagno e proprio con lui dovrai essere più gentile, per conquistarlo». Al Verdi noi riconosciamo i nuovi clienti perché ci chiedono stupiti: «Ma... Non avete i popcorn?». Perché non abbiamo i popcorn? Perché siamo dei folli. L'utile, che è la differenza tra il ricavo ed costo, quello che ci rimane in tasca, su beni di questo genere è pari ad almeno il 70% del suo prezzo mentre quello su un biglietto è del 20%. Perché siamo degli estremisti cinematografici, non faremo mai l'intervallo perché da quando il supporto della proiezione non è più la pellicola cinematografica non è più necessario interrompere la proiezione per cambiare la bobina e fermare quindi la narrazione della storia. Perché chi viene al Verdi sa che, scegliendo il nostro cinema, dovrà attenersi ad alcune regole: tenere il cellulare spento ed evitare di parlare durante il film per non disturbare gli altri spettatori. Siete folli, estremisti ed educati? Siete spettatori del cinema Verdi”
(Dalla pagina Facebook del cinema Verdi di Candelo)
Il Piemonte ci vaccina
È ora aperta a tutti, senza più vincoli di fasce di età o di categorie fragili, la possibilità di vaccinarsi per il coronavirus. Lo ha annunciato la Regione che, come riferisce Eco di Biella, ha ottenuto dal ministero un numero di dosi sufficiente per accontentare l’intera popolazione e non soltanto le categorie più a rischio. Per prenotarsi il luogo principe è il sito web “Il Piemonte ti vaccina” dove si può avviare la procedura digitale, a patto di non aver ricevuto un richiamo o di aver contratto il virus nei sei mesi precedenti, per poi essere richiamati dall’azienda sanitaria di Biella che fissa un appuntamento e lo comunica via messaggio sul telefono cellulare. Per interagire con il sistema bastano codice fiscale e numero di tessera sanitaria per compilare il modulo. La seconda schermata da compilare prevede di inserire un numero di cellulare e una casella di posta elettronica, con la possibilità di indicare quelli di una persona di fiducia. Compiuti questi semplici passi non resta che attendere il messaggio dell’Asl con data e ora per presentarsi al centro vaccinale indicato. È un po’ più complicato spostare o annullare la prenotazione perché è necessario identificarsi con il sistema Spid. È invece possibile chiedere di effettuare la prenotazione in farmacia, sempre attraverso il portale. La sanità regionale suggerisce di non saltare la dose di richiamo a una serie di categorie: chi ha compiuto 60 anni, le donne in gravidanza o appena dopo il parto, operatori sanitari e sociosanitari, persone dai sei anni in su con patologie per le quali aumentano i rischi di peggioramento in caso di Covid-19, familiari, conviventi e persone che si prendono cura di chi è in condizioni di elevata fragilità, come chi assiste i malati di tumore.
Cosa succede in città
Oggi alle 16 a Biella l’università popolare UpbEduca propone un incontro sull’arte nella sala convegni della Fondazione Crb in via Gramsci. Don Carlo Dezzuto parlerà di Bernini e della basilica di San Pietro a Roma
Oggi alle 16,30 a Biella la sala 1 del cinema Mazzini propone un altro film della serie dedicata all’arte con il documentario “Picasso, un ribelle a Parigi”, documentario di Claudia Risi sul museo dedicato a Pablo Picasso a Parigi. La pellicola sarà replicata alle 21,30 sia oggi sia domani
Oggi alle 20,45 a Cossato prosegue la stagione al teatro comunale con “Come sei bella stasera”, commedia scritta da Antonio De Santis (storico autore del duo comico Ale e Franz) che porta sul palco Gaia De Laurentiis e Max Pisu. Ultimi biglietti a disposizione anche via internet a questo link
Oggi alle 21,30 al Piazzo i concerti del venerdì del Biella Jazz Club portano al Piazzo i comaschi Cantallops Island e i brani del loro ultimo disco “Tales from Spain”. Il gruppo è composto da Enza Cannone (voce), Victor Gordo (pianoforte), Achille Giglio (contrabbasso) e Andrea Varolo (batteria)
A Biella dà fastidio anche un gallo
Se aveste un gallo sotto casa che a ogni aurora saluta il primo chiarore cantando a squarciagola, probabilmente vorreste che traslocasse al più presto (o peggio). Se quel gallo fosse una sorta di mascotte di una scuola elementare, forse sareste più propensi a trovare un compromesso tra la gioia dei bambini e quella del vostro sonno. Al Piazzo il gallo della scuola elementare di piazza Cucco è stato invece riportato in fattoria, lontano dalle case. È Newsbiella a raccontare l’episodio raccogliendo la testimonianza dell’associazione genitori “Astropiazzo 6023”, la stessa che gestisce pre e doposcuola. Il pennuto rumoroso era arrivato a settembre e aveva trovato casa accanto all’orticello che bambine e bambini imparano a coltivare. Aveva preso il posto di due galline che però avevano attirato le attenzioni e l’appetito di una volpe. Nemmeno il tempo di organizzare un mercatino per raccogliere fondi e costruire un pollaio per l’ospite e sono arrivate le proteste: «Il gallo al quale i bimbi tenevano tanto» hanno raccontato i portavoce dell’associazione a Newsbiella «è stato mandato via, restituito a chi con tanto amore lo aveva regalato alla scuola perché non sopportavano il suo canto. È una tristezza». Il recinto sarà realizzato lo stesso e ospiterà altre due galline che i genitori acquisteranno per la microfattoria didattica dei bambini. Ma l’associazione è amareggiata per la sensazione che le iniziative nel quartiere non raggiungano il cuore di chi ci abita: «Facciamo fatica a organizzare eventi in cui i residenti si sentono davvero coinvolti e ci troviamo sempre con le solite persone che si danno da fare». Sabato ce ne sarà un’altra in piazza Cisterna, un caccia al tesoro organizzata insieme a Noi del Piazzo. Di certo, vista da più lontano, sembra un’altra testimonianza di quanto sia difficile far convivere le diverse anime della città, quella (nettamente prevalente, a prima vista) che apprezza la calma e la pace, benché un po’ grigie, magnificate da Vittorio Sgarbi su La Stampa nei giorni scorsi e quella che si muove e, facendolo, capita che produca rumore. Manifestazioni come la Biella Colors School, BollediMalto o il Reload Sound Festival resistono alle periodiche proteste che caratterizza ogni edizione. Un campetto polisportivo a Tollegno è stato smantellato dopo anni di battaglie legali tra Comune e residenti. Qui il desiderio di silenzio ha pesato di più di quello dei bambini di allevare il loro galletto ed è curioso in un quartiere che d’estate assapora un pizzico di movimento in più con i dehors in piazza Cisterna, senza dimenticare Folle Notte e la festa per i nostalgici della discoteca Il Cancello. Va anche detto che quelli sono eventi sporadici, mentre il gallo ha un appuntamento quotidiano con l’alba. Del resto il Piazzo è il rione in cui, ormai una trentina d’anni fa, l’allora sindaco Gianluca Susta perse le staffe con un residente che, durante un’assemblea pubblica, si lamentò perché le campane di San Giacomo alle 23,45 mettevano in fila quattordici rintocchi, undici per le ore e tre per i quarti d’ora, proprio mentre lui cercava di dormire.