I gioielli che nessuno vuole
“Fabbricato ex villa Trossi, via Caraccio 16, base d’asta 755mila euro”: recitava così l’avviso pubblico che il Comune di Biella aveva pubblicato nel 2012 in uno dei tentativi periodici di liberarsi degli immobili ingombranti e talvolta storici di cui non sapeva più esattamente che cosa fare. Quattordici anni dopo ci ha riprovato, mettendola a disposizione in cambio di un’offerta minima di 356mila euro, ma l’esito è stato il medesimo, cioè negativo. È dei giorni scorsi la determinazione del dirigente comunale che ha preso atto della scadenza dei termini senza che fosse arrivata nemmeno un’offerta. La palazzina che sta di fronte a un altro colossale spazio vuoto come il vecchio ospedale resterà inutilizzata ancora per un po’, fino a nuova asta o fino all’arrivo di un’idea per rimetterla all’onor del mondo e darle una nuova destinazione. L’ultima che si ricordi fu aver dato sede a un asilo nido, chiuso però da quasi vent’anni. I due tentativi più concreti per provare a ridare vita alla villa risalgono al 2015, quando palazzo Oropa ci pensò per offrire spazi alla Prefettura messa sotto pressione dalla redistribuzione tra le province di richiedenti asilo sbarcati sulle coste italiane, e a pochi mesi fa: l’idea era di farne la casa di un centro per la cura dei disturbi alimentari, un progetto che faceva capo all’allora assessora regionale Chiara Caucino (Lega). Ma l’ultimo sviluppo del progetto ha messo gli occhi sull’edificio di proprietà Asl (e quindi regionale) di via Marconi, di fronte all’ingresso posteriore dell’ospedale, che ospitava uffici dell’azienda sanitaria, a sua volta vuoto dal 2014. Il caso di villa Trossi non è l’unico: da anni il Comune cerca soluzioni per il suo patrimonio immobiliare inutilizzato, fatto anche di porzioni di terreni, di pezzetti di storia cittadina (l’oratorio di San Rocco all’imbocco della salita di San Giuseppe in Riva, per esempio) o di edifici di pregio e di grandi dimensioni come villa Pramaggiore a Cossila San Grato. Per nessuno finora c’è uno sbocco sul mercato nonostante, tra un tentativo di vendita e l’altro, il prezzo venga opportunamente ribassato: dal tentativo del 2020 a quello del 2022 di metterla all’asta, la base di acquisto è scesa da 230mila euro a 196.200 per finire a 176mila due anni fa. Intanto c’è chi ha scritto a Newsbiella, come un residente di Cossila, per lamentarsi dell’incuria che circonda la proprietà: «Sono ormai due anni» è la sua segnalazione «che il Comune non provvede al taglio dell’erba».
Ipse dixit
“Il lavoro non manca. C'è l'impegno ovviamente nel mantenere l'edicola aperta il sabato e la domenica mattina. Ma la clientela c'è. Mi spiace lasciare, ma è giusto dopo aver raggiunto la pensione. Se il negozio dovesse chiudere sarebbe davvero un peccato per le persone anziane che avevano un punto di riferimento”
(Angelo Tresoldi, 65 anni, titolare dell’edicola di Trivero che chiuderà i battenti dal 29 settembre se nessuno rileverà l’attività, cosa che, come scrive La Stampa, finora non è accaduta)
Quello che è vincolato
Sono 565 gli edifici che in provincia di Biella sono sottoposti a un vincolo architettonico o paesaggistico: dall’elenco Comune per Comune pubblicato da Eco di Biella si scopre che il primato spetta a Candelo che ne ha ben 235 con pressoché ogni casa, o meglio cantina, del Ricetto ad alzare la quota che è più che doppia rispetto ai 96 di Biella. Seguono i quattordici di Crevacuore e Campiglia, i 13 di Valdilana, i 10 di Sostegno mentre Cossato si ferma a 9. A infoltire la lista ci sono naturalmente le chiese, la stragrande maggioranza delle quali ha origini antiche e meritorie di tutela. Ma ci sono anche stabili più recenti come l’ex caserma dei carabinieri di Mottalciata che oggi è di proprietà comunale. Il vincolo prevede che per qualsiasi intervento, dal restauro conservativo al cambio di destinazione d’uso, sia necessario un passaggio con la Soprintendenza, l’organismo che fa sì che non ci siano scempi o abusi ma a volte tarpa anche le ali, norme alla mano, a iniziative che forse renderebbero migliori angoli di città. Occorre il suo benestare, per esempio, per qualunque cosa riguardi l’asse di via Carso a Biella e i complessi ex Rivetti e delle ex Pettinature, ma anche per la parte più vecchia dell’ex ospedale. È di qualche anno fa il braccio di ferro (vinto dalla Soprintendenza, ovviamente) sul muro di cinta del complesso di palazzina Piacenza e Museo del Territorio che si affaccia su via Pietro Micca. Il Comune ha provato in tutti i modi a chiederne l’abbattimento per aprire lo spazio per il quale, da una decina d’anni ormai, esiste un progetto per farne un giardino pubblico. Ma invano. Tra i “no” della Soprintendenza c’è anche quello a un chiosco di un’azienda agricola che si era posizionato anni fa in via La Marmora accanto ai giardini Zumaglini. Che sono un bene vincolato: dopo pochi mesi di attività, la casetta prefabbricata fu costretta a sloggiare.
Cosa succede in città
Oggi alle 9 a Sandigliano comincia la giornata dedicata allo sport alla festa patronale dell’Assunta con l’inizio dei tornei di calcio, pallavolo e tennis tavolo. Alle 15 sono previsti anche i giochi d’acqua per bambine e bambini. L’appuntamento è nella sede della Pro loco in via Oropa 7
Oggi alle 19 a Bioglio si apre il programma di Bioglio in festa con una cena a base di maialino allo spiedo. Seguirà la musica con i disco jockey Setola, Nico e Pal
Oggi alle 19,30 a Cavaglià nel menu della Festa dei giovani c’è il fritto di pesce. Alle 21,30 comincia la musica con dj Seven e Inglorious Bastard
Oggi alle 21 a Valdilana è in programma un concerto d’organo nella chiesa parrocchiale di Mosso, parte dei festeggiamenti per la festa patronale dell’Assunta: suonerà Massimiliano Scoleri. L’ingresso è libero
Oggi alle 21,30 a Netro è in programma un concerto della locale banda musicale, inserito nel programma dell’Agosto in festa. L’appuntamento è in piazza XX Settembre
Anniversari
Questo è un piccolo elenco di anniversari e ricorrenze dell’ultimo mese sottolineati e ricordati pubblicamente dai politici biellesi di più alto livello sui loro profili social e attraverso note e dichiarazioni. Gilberto Pichetto: la strage di Bologna del 2 agosto con un post su Facebook e Instagram e l’eccidio nazista di Sant’Anna di Stazzema, il 12 agosto di 80 anni fa, con una nota stampa. Andrea Delmastro: l’omicidio di Paolo Borsellino e un paio di post di apprezzamento per atlete e atleti delle Fiamme azzurre, il gruppo sportivo della polizia penitenziaria, per i loro risultati alle Olimpiadi. Roberto Pella: nessuno. Elena Chiorino: il disastro della miniera di Marcinelle in Belgio in cui morirono 136 immigrati italiani, l’omicidio di Paolo Borsellino. L’assenza di qualsiasi esponente del Governo alle commemorazioni a Sant’Anna di Stazzema ha fatto molto discutere negli ultimi due giorni.