I numeri delle pensioni a Biella
Ieri La Stampa ha dedicato una pagina nella sua edizione nazionale ad Asti, la prima provincia d’Italia secondo i dati dell’Istat in cui il numero di pensionati ha pareggiato quello dei lavoratori, una tendenza che, a questi ritmi demografici, l’Italia intera raggiungerebbe nel 2040. Biella è ancora lontana da un simile rapporto “uno a uno”, nonostante l’età media alta e il numero di pensionati ogni mille abitanti che è da anni il più elevato d’Italia. A ricevere l’assegno mensile dell’Inps sono 52.303 biellesi (dato dell’Istat aggiornato a fine 2021), mentre coloro che lavorano sono 69.700, sempre secondo le cifre dell’istituto nazionale di statistica. Il rapporto è 1,33 mentre quello indicato come garanzia della sostenibilità del sistema previdenziale è 1,5, due pensionati ogni tre lavoratori. Entrando più nel dettaglio, la fascia più numerosa è di chi percepisce una pensione mensile tra i 1.000 e i 1.500 euro, 16.100 residenti in provincia, ma sono quasi altrettanto numerosi coloro che ricevono un assegno previdenziale molto più basso, i 15.608 che incassano meno di mille euro al mese. Tra questi in 7.049 devono farsi bastare un mensile tra 500 e 750 euro. La retribuzione media dei lavoratori in provincia, calcolata sempre sul 2021, è di 23.027 euro, pari a un mensile di 1.918 euro. Quanto alle fasce d’età, sono meno del 10 per cento dei pensionati i biellesi già “a riposo” che hanno meno di 65 anni: 853 tra i 55 e i 60 anni, 5.229 tra i 60 e i 65.
Ipse dixit
“Questi raga, solo per chi c’ha esperienza, ve lo dico… canestrelli direttamente da Biella! Oh, ve devo insegna’ tutto, tutto ve devo insegna’…”
(Da una storia Instagram di Tony Effe, rapper-trapper romano della Dark Polo Gang, girata mentre apre una confezione di canestrelli della pasticceria Jeantet. Si segnala un certo tasso di boomerismo nelle reazioni social alla notizia, pubblicata da Prima Biella, il canale web di Eco di Biella. Quella più usata è: «Ma chi è?»)
Che fine fanno le discoteche
Era già successo al dancing Caravelle di Cossato (e non Caravel a dar retta a questo vecchio, meraviglioso e ipernostalgico spot di VideoVercelli): via la sala da ballo, o quel che ne restava in disuso da anni, e spazio fra qualche mese a un supermercato. Sembra tocchi un destino analogo allo Sporting di Santhià, poi ribattezzato Beverly Hills, anche lui chiuso da anni con quel parcheggio lasciato deserto anche dai camion in pausa poco oltre l’uscita della Torino-Milano. Dopo qualche tentativo di asta andata a vuoto, è arrivato un imprenditore per ora anonimo che ha offerto i 166mila euro richiesti. L’ex gestore Italo Caucino ha offerto qualche dettaglio in più su quello che accadrà a La Provincia di Biella: lo stabile «sarà trasformato per ospitare altre attività, ma non sarà più una sala da ballo, e neanche un supermercato, e neanche un’attività industriale». La Stampa ipotizza: «C’è chi parla di un centro commerciale, chi di futuri interventi edilizi». Lo sporting fu inaugurato nel 1974 con un concerto di Claudio Baglioni. Vi suonarono, tra gli altri, Ray Charles e James Brown.
Cosa succede in città
Oggi alle 18 a Biella sarà presentato il libro “La tigre, il gatto, la volpe, l’angelo”, opera prima di Andrea Musicò. Dialogheranno con l’autore i registi e cofondatori della casa di produzione “Astolfo sulla luna” Beppe Anderi e Maurizio Pellegrini. L’appuntamento è alla libreria Giovannacci di via Italia.
Oggi alle 18,30 a Biella l’aula magna dell’istituto Bona di via Gramsci ospiterà una conferenza sul metaverso. Parleranno gli esperti Mark Comerro, cofondatore di SignorCrypto, e Francesco Spadafina, tra i creatori di #PyramidCafè. Modera il responsabile di Sellalab Christian Clarizio. L’ingresso è libero.
Oggi alle 21 al Piazzo Elisabetta Rosso presenterà, su invito del Fotoclub Biella, le immagini scattate in Namibia, in Islanda e al parco di Yellowstone negli Stati Uniti in una serata dal tema “L’affinità della lontananza”. L’appuntamento è nella sala convegni di palazzo Ferrero ed è a ingresso libero.
Numb3rs
Sono 250 le manifestazioni d’interesse arrivate a Biella per il corso universitario magistrale in “cultural heritage and creativity for tourism”, traducibile con patrimonio culturale e creatività per il turismo, avviato l’anno scorso grazie a un’intesa ventennale tra Università di Torino e Città Studi, con i buoni uffici della solita Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Arrivano, come ha riportato Il Biellese, soprattutto da Russia, Iran, Bangladesh, Pakistan e Turchia. Il corso ha preso il via l’anno scorso con le prime 12 iscritte, tutte donne, sei delle quali italiane tra cui le biellesi sono solo tre. Le lezioni si tengono in lingua inglese. «L’obiettivo» dice Silvia Cavicchioli, biellese, storica e coordinatrice del corso per l’Università di Torino «è organizzare iniziative che siano legate alle materie di studio ma che arrivino a coinvolgere un pubblico più ampio». Una delle prime sarà una rassegna cinematografica dedicata alla narrazione del territorio attraverso le immagini.