I tuttobenisti

C’è un sottile filo rosso che, da ieri, lega il sindaco di Biella (e di Fratelli d’Italia) Marzio Olivero e il direttore dell’Unione industriale Pier Francesco Corcione. Nulla di politico, per carità: il primo ovviamente lo è, il secondo no e, per mestiere, deve dialogare con chiunque a prescindere dallo schieramento. È più una questione di atteggiamento, quello di chi vorrebbe l’ottimismo dell’orgoglio prevalere sempre sul pessimismo (o realismo?) di dati e statistiche. Olivero ha, sul tema, un argomento da ripetere spesso nei discorsi pubblici: c’era quella statistica del Corriere della Sera sul clima e le province che metteva Biella al secondo posto in Italia quanto a piacevolezza e salubrità, messa in discussione dai media locali che avevano esaminato altri dati rispetto a quelli presi in considerazione dal quotidiano, arrivando a conclusioni diverse e meno rosee. Gesto sbagliatissimo, secondo il sindaco, sintomo di mancanza di orgoglio – appunto – per il proprio territorio da deprezzare anche quando c’è qualcuno che ne dice bene.
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