Il biglietto del bus
Torino si prepara ad alzare, a partire da settembre, il prezzo del biglietto-base dei mezzi pubblici (bus, tram e metropolitana) portandolo da 1,70 a 2 euro, mantenendo i 100 minuti di validità per ogni documento di viaggio. Non c’erano rincari, nel capoluogo, dal 2018, quando era sindaca Chiara Appendino e il prezzo salì da 1,50 a 1,70, prolungando di dieci minuti la validità dei biglietti prima di dover nuovamente timbrare. Esiste anche un abbonamento chiamato “Formula 3” che consente di viaggiare sulle linee urbane e suburbane compresi i treni locali: costa 627 euro dal 1 luglio, 28 in più di prima. In Germania è stata sperimentata con successo la formula “Deutschland ticket”, un abbonamento nazionale a 49 euro al mese che consente di usare tutti i mezzi pubblici (compresi treni locali e regionali e perfino i traghetti) su tutto il territorio nazionale, da Monaco a Brema. Il principio è scoraggiare l’utilizzo delle auto private e incoraggiare quello del trasporto pubblico.
A Biella il biglietto del bus urbano, che vale anche sulle tratte sul territorio cittadino delle linee extaurbane, costa 1,70 euro e vale per 60 minuti, 40 in meno rispetto a Torino ma anche 30 in meno rispetto alla vicina Vercelli, dove il prezzo del documento di viaggio semplice è di 1,30 euro per 90 minuti a bordo. Il prezzo imposto è quello stabilito dall’Agenzia regionale per la mobilità. Per far pagare di meno i cittadini, sono gli enti locali a doverci mettere la differenza per coprire quanto dovuto per contratto all’azienda che gestisce i trasporti, che è Atap nel caso di Biella e di Vercelli. I rincari in città sono stati progressivi dal 2020, primo anno della giunta di centrodestra con Claudio Corradino sindaco, dopo un quinquennio in cui il prezzo era rimasto stabile a 1,20 euro con l’amministrazione di centrosinistra che aveva anche levato la necessità di un tagliando per salire al Piazzo, rendendo gratuita la funicolare. Risale a novembre 2019 la prima delibera con il ritocco da 1,20 a 1,50 euro. Nel 2022 si è arrivati a 1,70, con un rincaro del 41,6% in quattro anni. Quanto alle tariffe extraurbane, un Biella-Vercelli costa 5,40 euro, un Biella-Trivero 4,10, per salire a Piedicavallo bastano 3,60 mentre il Biella-Milano con capolinea alla fermata della metropolitana di Molino Dorino costa 9,10 a viaggio. Sarebbero cinquanta centesimi meno del viaggio in treno, ma a quella cifra bisogna sommare il trasferimento in centro in metropolitana, il che rende leggermente più conveniente procedere su rotaia.
Nel bilancio 2022 Atap dichiara un minore incasso del 7,07% sui biglietti venduti rispetto al 2019, ultimo anno utile per un paragone perché senza le condizioni eccezionali dettate dalla pandemia, e del 13,56% sugli abbonamenti, a cui si aggiungono introiti quasi dimezzati (da 971mila a 558mila euro) per le altre attività fuori dai contratti per il trasporto pubblico, dagli scuolabus ai noleggi. Nel bilancio di Atap biglietti e abbonamenti pesano per il 20% circa dei ricavi mentre il 62% è dato dai contratti di servizio, ovvero dal contributo pagato dagli enti locali perché l’azienda garantisca il trasporto pubblico sul loro territorio.
Ipse dixit
“Ho iniziato in palestra che avevo sette anni e ora quella bambina si ritrova con al collo una medaglia con i cinque cerchi olimpici. Non trovo le parole per descrivere questo viaggio ma voglio dire a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi di non smettere di credere, i propri sogni si possono raggiungere contro tutto e contro tutti”
(Nicole Perona, biellese e azzurra di kick boxing, argento ai Giochi europei di Cracovia)
Un esempio di come funzionano i social
Si racconta spesso della tossicità degli scambi d’idee sui social, con Facebook in testa alla lista delle liti furibonde e delle prese di posizione rigidissime su qualsiasi tema. Ne ha portato un esempio lampante l’anonimo autore della pagina satirica La Biella che Piaceva, in una lunga intervista concessa a La Provincia di Biella, la seconda dopo la lunga chiacchierata ospitata nel podcast L’ultimo treno. Raccontando delle ragioni che lo avevano spinto a una lunga pausa («Quando mi sono iscritto di nuovo a Facebook ho riscoperto i drammi, probabilmente esistono solo lì»), ha svelato le reazioni a un vecchio post sulla transumanza: «Nel mio stile lo avevo intitolato “Maledetta transumanza”. Nelle prime quattro righe riportavo i commenti di persone che se ne erano lamentate, poi partivo a parlare di quanto la polemica stessa fosse assurda. Il colmo fu che tantissima gente “pro transumanza” non si prese nemmeno la briga di leggerlo quindi capì l’esatto contrario del senso del post limitandosi al solo titolo. Mi arrivarono commenti e offese di ogni genere. Uno mi scrisse addirittura: “Ti auguro di morire”. Lì capii che c’era veramente qualcuno con problemi grossi e che in queste dinamiche c’era qualcosa di profondamente assurdo e sbagliato. Fu la classica goccia, quella che mi convince a mollare e chiudere tutto».
Cosa succede in città
Oggi alle 9 a Biella comincia l’iniziativa “Un giorno al museo” in cui il Museo del Territorio apre le sue porte a bambine e bambini tra i 7 e gli 11 anni. I laboratori, a cadenza settimanale e guidati da storiche dell’arte e archeologhe, parleranno di emozioni: la prima sarà la gioia. Il prezzo di 10 euro comprende anche il pranzo alla caffetteria del museo. Le attività terminano alle 16,30. Ci si prenota allo 015.2529345
Oggi alle 21,30 a Candelo il ristorante Il Torchio, all’interno del Ricetto, ospita la prima delle serate della rassegna Jazz Summer, allestita dal Biella Jazz Club. Si esibiranno Florie and the Lazy Cats, ovvero Fiorenza Rosanna alla voce, Leonardo Ceralli alla chitarra, Maurizio Torchio al basso, Alessio Fiorese alla batteria ed Emanuel Ciancia al sax. Per assistere al concerto è necessaria la prenotazione per il ristorante. Per questa e per i prossimi giovedì basta chiamare lo 015.2499028
Oggi alle 21,30 a Lessona il Summer Festival propone il recital del trasformista torinese Arturo Brachetti. L’appuntamento è al riparo della tensostruttura dell’area eventi di via per Masserano 2. L’ingresso è gratuito
Il sottosegretario attaccato/staccato/attaccato alla poltrona
Più sei in alto e più ti vedono tutti. Deve essersene accorto Andrea Delmastro, sottosegretario biellese alla Giustizia e uno dei volti da copertina di Fratelli d’Italia. Già era finito nel mirino ai tempi del caso-Donzelli e dei documenti ministeriali segreti diventati prima oggetto di conversazione con il suo coinquilino a Roma e poi infilati in un intervento alla Camera del coinquilino stesso. Makkox dedicò al caso una delle sue vignette animate su Propaganda Live, trasmissione di La7. Nonleggerlo, nome d’arte di un autore web che da più di vent’anni mette alla berlina i media e i potenti, ha invece ritagliato e ripubblicato su Twitter un video-frammento dalla partecipazione di Delmastro a Fenix, la festa dei giovani di Fratelli d’Italia alla quale è stato ospite. È questo.
Il saltino sulla poltrona ha attirato una quantità notevole e non proprio politicamente corretta di commenti. Poi Nonleggerlo ha pescato e reso pubblico un altro frammento in cui Delmastro sembra prendersela con il microfono e con la sua coscia.
Chissà se vale ancora il detto “Bene o male, basta che se ne parli”. Al prosieguo della carriera, fin qui brillante, dell’attuale viceministro l’ardua sentenza.