Il lavoro e la sicurezza
Hanno un nome e una storia i morti sul lavoro, anche se spesso le loro vite vengono riassunte in statistiche fredde. Luca Crimela, l’operaio edile di 44 anni di Cossato morto in ospedale a Novara dopo alcuni giorni di coma, aveva una compagna e una bimba piccola. Le cronache non dicono se fosse sua la scelta di essere donatore di organi o se siano stati i familiari ad acconsentire alla richiesta dei medici. Il suo cuore è stato espiantato giovedì e ormai batte nel petto di una delle tante persone che erano in lista d’attesa per un trapianto.
La sua storia, come ogni storia simile, ricorda che anche una sola vittima di un infortunio sul lavoro è troppo. Ma, tornando ai freddi dati, la situazione del Biellese è meno grigia di altre zone d’Italia e di altri tempi non così lontani. Nel 2022 non c’era stato nessun infortunio mortale, situazione comune a solo sei province italiane, così come nei primi mesi del 2023. L’operaio cossatese è la decima vittima dal 2017 a oggi. In nessun’altra provincia piemontese sono state così poche. Risultano in calo anche gli episodi di infortunio non gravi: -18% nel primo trimestre del 2023 rispetto al periodo gennaio-marzo del 2022. I sindacati tengono però la guardia alta: «Serve un sistema di controlli» aveva chiesto la Cgil prima della manifestazione nazionale di maggio a Milano «che intervenga a imporre le correzioni dove servono e a sanzionare, dove ci sono, gli illeciti che mettono a rischio la salute delle persone. Per farlo è necessario che si creino coordinamenti tra i diversi istituti preposti alla vigilanza e che si doti gli stessi di organici adeguati». A Biella, secondo i sindacati, lo Spresal, il servizio prevenzione e sicurezza sul lavoro dell’Azienda sanitaria, ha solamente quattro addetti mentre gli ispettori dell’Inail sono otto ispettori.
Ipse dixit
“Non ho mai amato gli eccessi e le volgarità ostentate, cerco di tenermi lontano da liti e contestazioni. Con NaturalBoom siamo alla ricerca di valori da comunicare alle nuove generazioni. Investire il tempo e il denaro per il proprio benessere, per salvaguardare il pianeta che ci ospita piuttosto che ostentare un orologio, forse costoso, da esporre su braccia stratatuate e feste su barche a noleggio per poi dover andare al Mc tutta la settimana ad avvelenarsi per risparmiare… Questo è il mio pensiero! Speriamo che nessuno si confonda tra bevande, valori e target ben lontani”
(Andrea Campagnolo, creatore della bevanda energetica NaturalBoom, su Facebook tornando sull’assonanza tra la sua bibita e la Boem, lanciata da Fedez e Lazza)
Addio alle cabine telefoniche
In principio erano i gettoni, un colore tra il rame e il bronzo, due scanalature su un lato e una sull’altro perché combaciassero con le feritoie in cui inserirli nei telefoni pubblici. Poi sono arrivate le schede di valore (in lire) variabile. C’era chi le collezionava perché avevano anche i paesaggi della bella Italia. Infine sono arrivati i telefonini. E le cabine telefoniche, nelle loro varie declinazioni, sono via via sparite. Non del tutto però: a Biella città i telefoni pubblici sono ancora 46, in provincia una settantina. Ma, come ha scritto sabato La Provincia di Biella, la maggior parte di loro ha i giorni contati: le gestisce la Tim che ha ricevuto conferma da Agcom che, non trattandosi più di un servizio pubblico indispensabile, potrà dare il via alla dismissione. Dovranno restare in funzione solo quelle in determinati luoghi, per esempio le due sopravvissute all’ospedale, le uniche censite in territorio di Ponderano, o quelle in luoghi in cui la rete mobile non è sufficientemente affidabile, come potrebbe essere il caso delle due a Rosazza e Piedicavallo, in alta valle Cervo. La statistica del 2021 dice che per ogni telefono pubblico le chiamate in un anno sono state 118, meno di una ogni tre giorni. Una piccola storia delle cabine telefoniche in Italia è riassunta qui.
Cosa succede in città
Oggi alle 9 a Biella apre i battenti la seconda giornata del mercatino del libro usato alla Biblioteca Civica di piazza Curiel. L’iniziativa è dell’associazione Amici della biblioteca che, in cambio di una piccola offerta, mette a disposizione un ricco campionario di volumi da portarsi a casa. Il mercatino seguirà l’orario della biblioteca e resterà aperto fino alle 18
Oggi alle 18 a Biella il musicista-biologo biellese Emiliano Toso (14.300 ascoltatori mensili su Spotify) presenta il suo libro “In armonia”, edito da Mondadori, nella piazzetta all’angolo tra via Gustavo di Valdengo e via Italia. Dialogherà con lui Silvia Basiglio. L’appuntamento apre il ciclo “Vento d’estate”, legato a Biella Estate.
Numb3rs
Sono 523,2 i millimetri di pioggia caduti a maggio secondo i dati dell’Osservatorio di Oropa. Sono più dei tre quarti dell’acqua caduta dal cielo nell’intero 2023. Per trovare un maggio più piovoso bisogna tornare indietro al 2002 quando ne caddero 892. È anche un risultato superiore alla media dal 1920 a oggi che si ferma a 301,3. Ma nel bilancio complessivo dei primi cinque mesi pesano i primi quattro di siccità pesante: siamo sotto di circa il 20% rispetto alla media dell’ultimo secolo. Nel 2022 andò comunque peggio: 352,6 millimetri di pioggia da gennaio a maggio.