Il Natale di dopodomani
Per istinto potrebbe scappare una battutina, o una considerazione sdegnata su chi lascia gli anziani da soli nei giorni di festa, a leggere la notizia arrivata da Biella il 24 dicembre e rilanciata dall’Ansa nel resto d’Italia: una donna di 91 anni si è barricata in casa quando il figlio è arrivato con la badante che avrebbe dovuto prendersi cura di lei a Natale e nei giorni a venire. Per convincerla ad aprire la porta e sentirsi dire che lei non aveva bisogno di nessuno, sono intervenuti i carabinieri. Un respiro profondo, poi un altro per resistere alla tentazione di buttarla sull’ironia o sul qualunquismo, e forse da una storia così si può trarre una sorta di monito: nella provincia in cui l’età media ha superato i 50 anni e in cui le persone con più di 65 anni sono il triplo di coloro che ne hanno meno di 14, forse è un episodio che parla tantissimo di noi. La fascia di popolazione che invecchia ha da una parte bisogno di assistenza e dall’altra, almeno in molti casi, l’attaccamento alle abitudini di una vita che rendono difficile qualsiasi cambiamento. Chi vive da solo nella casa in cui magari ha passato un’esistenza intera, è lì che vuole restare anche se l’autosufficienza è limitata da malanni e fatica. Chi ha il compito primo di prendersi cura di loro, i figli, deve destreggiarsi tra il resto degli impegni che la vita impone, primo fra tutti il lavoro. Se la casa degli anziani genitori è lontana e quella in cui si vive non ha spazio per ospitarli (ammesso che ci vogliano andare rinunciando, appunto, a quelle abitudini), che soluzioni restano? Aggiungere agli impegni quotidiani quello di provare ad avere cura del genitore non sempre è fattibile: si sarà alzato? Sarà caduto mentre andava in bagno? Saprà usare il telefono per chiedere aiuto se ha bisogno? Le altre soluzioni sono poche, tutte non piacevoli per chi le subisce e assai poco economiche. La figura dei o delle badanti talvolta risulta indispensabile vista da fuori, o anche da dentro le famiglie. Per gli anziani che ne usufruiscono si tratta di una persona estranea che entra in casa propria. Lo si accetterebbe malvolentieri a qualsiasi età, figurarsi in quella in cui l’elasticità non è più la caratteristica principale. In più ha un costo: una figura a tempo pieno messa in regola arriva facilmente a 1600 euro al mese. È sempre meno degli oltre duemila euro di retta di una casa di riposo, una cifra che supera nettamente la pensione media. E poi se un estraneo in casa è uno sradicamento rispetto alle abitudini, che cosa diventa andare a vivere in una struttura protetta, dove si è colmati di cure e assistenza, ma pur sempre una sorta di collegio-ospedale dove gli estranei sono molti più di uno? Ecco perché forse non è il caso di fare battutine. E non è nemmeno il caso di sputare sentenze: la persona che ha portato una badante alla madre il giorno di Natale, magari lo ha fatto prima di iniziare una giornata di lavoro perché anche il 25 dicembre c’è chi non può restare a casa. Di certo, tra le tante questioni che il territorio deve provare ad affrontare con un po’ di respiro ampio, c’è anche quella di una popolazione che invecchia e che avrà in prospettiva sempre più bisogno di assistenza.
Ipse dixit
“Per noi è un vero pranzo in famiglia. Abbiamo ormai instaurato un rapporto con i nostri clienti che va oltre la semplice preparazione delle tradizionali specialità. E anno dopo anno, per molti siamo diventati un punto di ritrovo fisso. Abbiamo famiglie intere, amici e molti anziani che diversamente sarebbero rimasti a casa da soli”
(Luigi Apicella, titolare della pizzeria La Lucciola, parlando a La Stampa del tutto esaurito nel suo ristorante per il pranzo di Natale)
I soliti cinque milioni
È il 21 dicembre 2018 e l’allora senatore di Forza Italia Gilberto Pichetto annunciò l’approvazione di un emendamento per stanziare cinque milioni di euro per la ferrovia Biella-Novara, finalizzato alla sua elettrificazione. «Si tratta di un primo passo importante» dichiarò Pichetto a Newsbiella «significativo della volontà di portare avanti il rinnovamento di una infrastruttura strategica per i nostri territori». Una settimana dopo un comunicato di un gruppo di parlamentari della Lega, tra cui la biellese Cristina Patelli, si prese una fetta di merito: «Siamo estremamente soddisfatti di essere riusciti a far approvare in manovra il contributo». Al governo c’era Giuseppe Conte sostenuto dalla cosiddetta maggioranza giallo-verde, con la Lega come secondo pilastro dell’esecutivo insieme al Movimento 5 Stelle. L’11 maggio 2022 fece il punto con l’Ansa il presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo (Partito Democratico): «Il viceministro allo sviluppo economico Gilberto Pichetto e gli altri parlamentari biellesi si sono impegnati a sbloccare i 5 milioni di euro che ci sono già in Regione». Al governo c’era già Mario Draghi con la sua maggioranza variopinta da cui era fuori quasi solo Fratelli d’Italia. Passò un anno e il 7 aprile 2023, dalle colonne del La Stampa, il consigliere regionale della Lega Michele Mosca annunciò con gioia: «Ho saputo attraverso Roberto Simonetti, il quale si è speso personalmente, che è stato predisposto l’emendamento alla Finanziaria che sbloccherà i 5 milioni che servono per la progettazione. Un tema che stavamo seguendo da tempo e che ha finalmente trovato una soluzione». Il 14 agosto ancora Michele Mosca, ancora su La Stampa: «Gli uffici della Regione hanno preparato la bozza di accordo con il ministero per incassare il finanziamento. La risposta da Roma arriverà a settembre». Da una festività all’altra, da Ferragosto a Natale e Michele Mosca, sempre lui, ha spiegato a Il Biellese che i fondi sono stati assegnati alla Regione in questi giorni: «Siamo finalmente arrivati al risultato concreto che il territorio attende da anni». Qui non si azzarderanno previsioni sui tempi da oggi in poi, per vedere un cavo elettrico sopra l’unico binario della Biella-Novara, ma forse poche vicende di opere pubbliche come questa mostrano le contorsioni della burocrazia. Sì, i cinque milioni sono gli stessi, messi a disposizione dal 2018 e rimasti in un frigorifero immaginario per cinque anni. E sì, liberarli è stato complicato. Uno dei problemi riguardava una parolina che mancava nel provvedimento governativo che mettera a disposizione le risorse. Si parlava di semplice elettrificazione. Un incrocio di pareri tecnici ha stabilito che non era sufficiente per giustificare lo stanziamento: occorreva definirlo “ammodernamento” perché, prima di posare i cavi elettrici, occorrono altre opere preliminari. La parolina è stata infilata nella norma con un emendamento presentato in Senato dalla Lega e legato al Pnrr che, formalmente, nulla ha a che vedere con la Biella-Novara. I cinque milioni, peraltro, sono meno di un quarto dei soldi necessari per completare un’opera da 21 milioni stimati. Basteranno per pagare progetto e opere preliminari. Ammesso che tutto fili liscio, poi, bisognerà convincere i gestori della rete a far passare i treni diretti da e verso Biella: quelli in direzione Torino sono pochi e, a quanto sembra, così resteranno fino al 2026, con buona pace delle pressioni di politica ed economia e delle petizioni dei pendolari. Nel frattempo, tra un palleggio tra uffici e l’altro, la vicenda è servita a garantire titoli e foto sorridenti sul giornale a qualche politico negli ultimi cinque anni. I cinque milioni, annunciati più volte, sono però sempre gli stessi.
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Biella comincia la seconda giornata di partite della Next Gen Cup di pallacanestro, il torneo riservato alle squadre Under 19 delle sedici società di serie A. Si gioca sia al palasport di via Paietta sia al Forum. Per gli spettatori l’ingresso è libero. Il calendario è a questo link
Oggi alle 15 al Piazzo torna all’orario ordinario la mostra “Banksy, Jago, TvBoy” di palazzo Ferrero e palazzo Gromo Losa dopo l’apertura straordinaria di Santo Stefano. Le sale saranno aperte fino alle 19 oggi e domani mentre da venerdì ricomincia l’orario del fine settimana, dalle 10 alle 19
I titoli della settimana
Le notizie principali delle prime pagine secondo i giornali locali fino al 24 dicembre (negli ultimi due giorni nessuno è uscito in edicola)
Lunedì 18
Eco di Biella Aeroporto “sfratta” Aeroclub
Martedì 19
Il Biellese Strada Trossi, niente “raddoppio
La Stampa Trossi, salta il raddoppio. La Provincia si spacca sul collegamento veloce
Mercoledì 20
La Provincia di Biella Boom di accessi, pronto soccorso preso d’assalto
La Stampa Via libera della Regione al polo d’eccellenza sui disturbi alimentari
Giovedì 21
Eco di Biella Tutti gli eventi di Natale nel Biellese
La Stampa Acqua, un solo gestore per 400mila abitanti. Oggi la battaglia finale
Venerdì 22
Il Biellese Investe la sorella con l’auto per il patrimonio della nonna
La Stampa Treni, sbloccati 5 milioni per l’elettrificazione della Biella-Novara
Sabato 23
La Provincia di Biella - Il titolo principale di questo giorno non verrà riportato per seguire una regola che 6aBiella ha deciso di rispettare: non comunicare notizie di suicidi, in questo caso nemmeno indirettamente
La Stampa Biella, i presidi compatti: “Pochi compiti a Natale, servono svago e riposo”
Domenica 24
La Stampa Muore a 20 sulla A4 nello scontro fra l’auto e il rimorchio di un Tir