Il nuclearista
Gli imprenditori chiamano, il ministro risponde: Gilberto Pichetto ha annunciato un disegno di legge per ripristinare in Italia l’uso dell’energia nucleare. Ne ha spiegato le ragioni in una lunga intervista a La Stampa che arriva dopo l’appello dell’assemblea di Confindustria, la stessa che aveva chiesto di rallentare la transizione ecologica trovando il consenso della presidente del Consiglio Meloni: gli imprenditori sono preoccupati per il costo dell’energia che fa perdere competitività al sistema Italia. Con il nucleare, dice il ministro biellese dell’Ambiente, l’Italia «risparmierà fino a 34 miliardi di euro l'anno. Nel 2030 si passerà dalla sperimentazione alla produzione dei nuovi moduli». Pichetto difende, a modo suo, il cosiddetto “green deal” europeo, il patto che vorrebbe portare l’Unione alla neutralità climatica entro il 2050, cioè l’equilibrio tra le emissioni di gas serra prodotto e il suo assorbimento nell’atmosfera. «Non abbiamo mai messo in dubbio gli obiettivi finali ma gli strumenti imposti per farlo» dice Pichetto definendo il suo approccio realista e non idealista, secondo uno slogan caro al Governo in carica. Due esempi? «Le auto e le case green. Sulle prime la posizione italiana è chiara: fermo restando che quello elettrico con ogni probabilità sarà il motore del futuro, non possiamo stabilire con legge, quindici anni prima, che dal 2035 non dovranno più essere prodotti i motori endotermici». Quanto al piano per rendere ecocompatibile ogni edificio, «l'obiettivo» sostiene il ministro «è costruire tutte le nuove case a emissioni zero e fare un piano ventennale di intervento sui vecchi edifici». E il nucleare? È «l’unica soluzione» per ridurre i costi secondo Pichetto, che pensa al cosiddetto nucleare di ultima generazione, considerato anche dall’Unione europea alla stregua di energia pulita. Resta il dettaglio non irrilevante dei tempi lunghi: «I tecnici ci dicono che per i primi anni Trenta ci sarà la possibilità di passare dalla sperimentazione alla produzione dei nuovi moduli nucleari». I tempi medi per realizzare di una centrale nuova nel mondo sono stati, dal 1990 a oggi, tra i sei e gli otto anni. La variazione è notevole tra i 3-5 anni richiesti in Cina, Giappone e Corea e gli oltre dieci necessari in più del 10 per cento dei casi. In Europa attualmente sono in costruzione solo due nuove centrali atomiche, in Francia e in Slovacchia. L’Italia è l’unico Paese del G7 che non produce energia nucleare.
Ipse dixit
“Prevenzione, mitigazione e protezione dell’ambiente: queste sono le priorità che guidano il nostro impegno nella cura dei territori. Sono vicino agli emiliani e romagnoli e a chi sta subendo danni e vive queste ore di difficoltà a causa del maltempo. Governo, Regione ed enti locali sono al lavoro senza distanze, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, coordinando tutti gli interventi necessari”
(Dal post sui social di Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente)
Il Brich, ultima puntata
Ultima, naturalmente, in ordine cronologico: la vicenda legata al parco-collina tra Ronco e Zumaglia è tutt’altro che chiusa. A essere chiusi dal 13 agosto invece sono gli accessi all’area, per un’ordinanza dei due sindaci emessa dopo il forte temporale che ha abbattuto qualche pianta e ne ha danneggiate altre. Le amministrazioni litigano su quel provvedimento, con l’Unione montana che pensa di aprire un procedimento legale al Tar per farlo annullare perché il primo cittadino di Zumaglia ha imposto un divieto anche su territori fuori dal suo Comune. Ma il circolo Tavo Burat, fino a pochi mesi fa bandiera di Legambiente in provincia, se la prende proprio con le amministrazioni e, in particolare, con l’Unione montana stessa per la situazione in cui il Brich è ridotto. Lo ha fatto, come scrive Il Biellese, ricostruendo a ritroso le tappe che hanno portato il parco fino a questo punto: è del 2017 ad esempio la prima segnalazione di Teatrando, l’associazione che è stata la precedente responsabile della gestione, sull’impossibilità di effettuare manutenzioni puntuali perché la cifra riconosciuta nella convenzione non era sufficiente. Era stata quella, secondo la ricostruzione degli ambientalisti, la causa che portò alla risoluzione anticipata dell’intesa. Servirono molti tentativi prima di trovare un sostituto ma nel frattempo, nel 2020, venne affidata dall’Unione montana a un agronomo una perizia sulle condizioni degli alberi sulla collina: su 419 piante censite, 12 erano considerate a rischio estremo, 149 a rischio elevato e 146 a rischio moderato. Vuol dire che tre alberi su quattro erano stati giudicati in condizioni di non piena sicurezza. «Non si può dire che non si sapeva» dice il comunicato del circolo Tavo Burat che quindi riversa le responsabilità del degrado anche sull’Unione montana, accusata di scarsa programmazione: «Alcuni pubblici amministratori hanno cercato di addebitare più alle avversità atmosferiche quanto invece deve essere ricondotto principalmente alle non lungimiranti scelte amministrative, ad una gestione inadempiente gli obblighi di concessione ed infine alla tardività ed inefficacia dell’azione di controllo sull’operato del gestore. Riavvolgendo il film di tutta questa vicenda si può tranquillamente affermare che se si fossero accolte le contenute richieste avanzate da Teatrando di modifica delle condizioni economiche di convenzione, alcune migliaia di euro all’anno, si sarebbero risparmiati i costi che ora stanno lievitando per recuperare cinque anni di scarsa manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre ai costi sostenuti per la gestione dei tanti bandi andati deserti e del contenzioso con l’attuale gestore». Già, perché nel frattempo, in attesa di un eventuale procedimento al Tar, la vicenda è nelle mani della giustizia per almeno due dettagli: la diffida inviata a giugno dall’Unione montana agli attuali gestori per inadempienza contrattuale e le querele annunciate dai gestori stessi nei confronti del comitato dei cittadini raggruppato sotto il nome “Amici del Brich” e verso il sindaco di Zumaglia Edoardo De Faveri.
Cosa succede in città
Oggi alle 9 a Oropa l’ultima escursione stagionale organizzata dal giardino botanico ha per titolo “Geomorfogiro”: la passeggiata alla scoperta dei segreti delle rocce della conca dura poco meno di due ore. La partecipazione costa 8 euro a persona che danno diritto anche alla visita al giardino botanico
Oggi alle 14,30 a Biella si gioca alla cittadella di via Salvo d’Acquisto lo spareggio per l’ingresso nel tabellone principale di Coppa Italia di rugby maschile: il Biella Rugby affronta il Mogliano, formazione di categoria superiore. L’ingresso in gradinata è gratuito
Oggi alle 15 a Verrone comincia la due giorni “Le verità sul vino” al museo del falso Falseum: le sale del castello ospiteranno degustazioni e alle 16 un salotto sul tema “Il vino arancione è ossidato: sarà vero?”. Ingresso a 15 euro con diritto a otto degustazioni e alla visita al museo. L’evento è aperto fino alle 20,30 ma gli ultimi ingressi saranno alle 19,30
Oggi alle 15,30 a Biella il teatro entra in casa di riposo con lo spettacolo “Non è un paese per vecchi”, dedicato agli ospiti del Belletti Bona che raccoglie testimonianze e ricordi degli anziani stessi. Recitano Orianna Minnicino, Franco Marassi e Maurizia Mosca accompagnati dalla musica dal vivo di Elena Straudi
Oggi alle 16 a Mongrando tornano le repliche dello spettacolo “80 anni fa, la parità” che Teatrando ha dedicato all’anniversario della firma del “patto della montagna” (che nel 1944 fece ottenere pari salari a donne e uomini nelle fabbriche biellesi) mettendo in scena un testo di Marcello Vaudano. Come è tradizione del gruppo teatrale lo spettacolo sarà itinerante con partenze dei gruppi dalla piazza della chiesa di San Lorenzo ogni 20 minuti fino alle 17. La partecipazione è gratuita ma ci si può prenotare a questo link
Oggi alle 17,30 a Biella la libreria Giovannacci di via Italia ospita le autrici Emilia Covini e Franca Pellizzari che parleranno con Maura Hary dei libri che hanno scritto per la collana “Femminile singolare” dell’editrice Morellino. L’ingresso è libero
Oggi alle 17,30 a Biella si apre l’edizione 2024 di Arte al centro, la grande rassegna artistica e culturale che la Fondazione Pistoletto allestisce ogni anno. Questa edizione sarà dedicata in particolare ai 25 anni di Unidee, l’università ospitata da Cittadellarte. Dopo il taglio del nastro mostre e performances saranno aperte al pubblico e la giornata si chiuderà con dj set ed eventi musicali
Oggi alle 18 a Masserano la rassegna “Le parole delle donne” ospita Maria Antonietta Macciocu, co-autrice del romanzo “Come lupo nella pioggia”. L’appuntamento è al palazzo dei Principi
Oggi alle 18,30 a San Giovanni d’Andorno l’evento “Amor del sacro e del profano” metterà insieme la narrazione dello storico e archivista Danilo Craveia di una mostra di stampe selezionate parte del patrimonio del santuario e la musica della pianista Eliana Grasso
Oggi alle 19 a Vigliano la festa di San Michele ha un appuntamento gastronomico con la cena a base di baccalà con polenta, trippa alla parmigiana, polenta e cinghiale e l’immancabile grigliata
Oggi alle 21,15 a Valdilana va in scena al cinema teatro Giletti di Ponzone il musical Blondie, messo in scena dal Centro arte danza con la regia di Elena Valli. Biglietti a 15 euro acquistabili a questo link
Oggi alle 22 a Biella riapre la stagione musicale dello spazio Hydro di via Cernaia e lo fa con un evento legato all’inaugurazione della rassegna Arte al centro della Fondazione Pistoletto: alle 22 suonerà l’ensemble jazz “Gianluca Petrella cosmic renaissance” con Gianluca Petrella al trombone, Mirco Rubegni alla tromba, Riccardo Di Vinci al basso elettrico, Federico Scettri alla batteria e Simone Padovani alle percussioni. Ingresso a 15 euro, ridotti a 10 per i titolari di tessera Arci
Oggi al cinema Verdi di Candelo sono in programmazione “Il maestro che promise il mare” (Spagna, 2023) di Patricia Font oggi alle 17 e alle 19 e domani alle 19 e alle 21, “Madame Clicquot” (Usa, 2023) oggi alle 17,15 e domani alle 15,15 e alle 19,15, “L’ultima settimana di settembre) (Italia, 2024) di Gianni De Biasi oggi alle 19 e domani alle 17,30, “Campo di battaglia” (Italia, 2024) di Gianni Amelio alle 21 di oggi e alle 19 di domani, “Finalement” (Francia, 2024) di Claude Lelouch oggi alle 21 e domani alle 15 e alle 21. La programmazione dei cinema di Biella è a questo link
La settimana della capitale del crimine
Vigili del fuoco in piazza Martiri per mettere in sicurezza un’auto (Newsbiella, sabato 14)
Chiamano i carabinieri per entrare al Road Runner (La Provincia di Biella, domenica 15)
Biella non è una capitale del crimine (Newsbiella, martedì 17)
Con un’asta danneggia il balcone del vicino di casa. Lo disturbavano gli addobbi natalizi (Prima Biella, martedì 17)
Tecnici della fibra ottica scambiati per ladri (La Provincia di Biella, martedì 17)
“C’è una bomba in giardino” ma era solo una vecchia valvola (Prima Biella, mercoledì 18)
Andorno, rubate dieci fioriere ma le telecamere filmano tutto. Il sindaco: “Gesto deprecabile” (Newsbiella, mercoledì 18)
Botte tra due donne per il posto in coda allo sportello dell’Enel (Prima Biella, venerdì 20)