Il peso del maestro
Le ferrovie del solo nord ovest d’Italia arrivano da due giorni in cui un guasto ha paralizzato il traffico in entrata e in uscita da Milano Centrale per un’intera mattina e in cui un intervento di manutenzione ha spezzato in due la linea interregionale tra Milano e Torino, che già deve patire due mesi di capolinea alternativo a Porta Garibaldi, con un bus sostitutivo per collegare Santhià e Chivasso. Eppure, a leggere La Stampa di sabato, per una volta sembrava che l’epicentro di quel cataclisma chiamato trasporti pubblici fosse Biella. A conquistare spazio e visibilità alla battaglia di territorio sulle pagine nazionali del quotidiano torinese (quelle che leggono anche a Roma, Santa Maria di Leuca e Tarvisio), è stato l’enorme peso di un capopopolo come Michelangelo Pistoletto. Ad autoproclamarsi leader della battaglia per collegare meglio la derelitta e isolata provincia era stato lui stesso a metà dicembre, nell’intervento introduttivo di un incontro che Cittadellarte aveva dedicato alla mobilità sostenibile. In quel tardo pomeriggio la politica era presente solo in esigua parte: Paolo Rizzo a rappresentare la Provincia da consigliere delegato ai trasporti, Edoardo Maiolatesi che ha la stessa delega da assessore a Biella. E basta. Ma quello era un punto di partenza, evidentemente. Venerdì nelle redazioni è arrivato un lungo comunicato stampa dalla Fondazione Pistoletto che riassumeva il contenuto di quell’incontro, ma non solo. Erano riportate le parole dell’artista, per cominciare, ma anche quelle, di rinforzo, di tre personalità del territorio che in quel pomeriggio non erano presenti: Paolo Zegna di Fondazione Biellezza e della famiglia dell’unica azienda di moda italiana quotata a Wall Street («I trasporti hanno da sempre rappresentato una spina nel fianco per il Biellese. Il potenziamento del collegamento ferroviario rappresenterebbe un tassello importante anche se non risolutivo anche per incentivare un turismo più sostenibile), Paolo Barberis Canonico che è imprenditore tessile e neopresidente dell’Unione industriale («La richiesta del territorio, riconosciuto come fortemente penalizzato rispetto agli altri capoluoghi piemontesi, è chiara da tempo: ciò che manca è una risposta concreta») e Maurizio Sella, presidente di Banca Sella Spa («La mobilità sostenibile e i buoni collegamenti ferroviari tra Biella e città come Milano e Torino sono temi cruciali e di assoluta priorità»). Nulla di nuovissimo quanto a richieste e appelli perché la politica ascolti, a Biella, Torino e Roma. La novità è lo spazio che l’appello ha ottenuto al di fuori dei confini angusti della provincia. E su La Stampa le parole di Michelangelo Pistoletto sono ancora più ferme: «Stiamo diventando un luogo di rigenerazione, invertendo una tendenza che durava da anni. Per molto tempo il nostro orizzonte si è ristretto, ora potrebbe di nuovo espandersi ma i collegamenti sono essenziali. Chi si sente in posizione di potere e si sente biellese deve darci ascolto e farci l’onore di essere parte di questa crescita». Sono parole che ributtano con forza la palla nel campo della politica. Che, finora, non sembra avere orecchie molto disposte all’ascolto. A Torino Marco Gabusi, assessore regionale ai Trasporti, promette soluzioni soprattutto a lunga scadenza, con tempi per avere più diretti almeno verso Torino che parlano di un paio d’anni di attesa. A Roma, via Biella, si registrano le parole di Andrea Delmastro, probabilmente il politico biellese con più influenza al momento, che sul tema dei collegamenti proprio a La Stampa ha enfatizzato l’importanza di quelli digitali: «Siamo sicuri» disse «che ancora oggi serva per essere concorrenziali dare la possibilità di correre a razzo verso i capoluoghi? O vogliamo promuovere una diversa scelta di via collegandosi digitalmente a Milano e a Torino?».
Ipse dixit
“Il primo anno finiti gli studi, all’istituto Bona indirizzo ragioneria, ho lavorato in uno studio di commercialista. Sa come ho iniziato? Un venerdì sera, mi ricordo ancora che erano le 20, ho provato di nascosto dal resto della famiglia a fare un uovo di Pasqua con l'ignoranza che avevo quindici anni fa nel mondo del cioccolato. Uscì un uovo nel quale non combaciavano le due metà e che soprattutto pendeva tutto da una parte. Ricordo però lo stupore di mio papà e lo sguardo divertito di mio fratello... Ecco ho cominciato così. Poi la mia testardaggine nel riuscirci mi ha portato a specializzarmi e a essere come sono ora”
(Stefania Massera, titolare dell’azienda dolciaria di Sala che porta il nome della sua famiglia e sindaca del paese, intervistata da Newsbiella)
Il ritorno del raddoppio della Trossi
Federico Maio non ha più incarichi politici da poche settimane, da quando le elezioni provinciali hanno rinnovato i dieci consiglieri. A maggio aveva già lasciato il consiglio comunale di Biella, dove siedeva come rappresentante della lista civica legata a Dino Gentile dove non si è ripresentato dopo il suo ingresso nel centrodestra. Le voci di palazzo lo davano come sostenitore esterno di Forza Italia, ma le parole che ha detto a Il Biellese, nelle sue vesti di imprenditore, non sembrano esattamente allineate con chi, da quello stesso partito, ha contribuito a far naufragare un progetto di quella stessa amministrazione provinciale. «Mi sono battuto per il raddoppio della Trossi che renderebbe più fluido il traffico» ha dichiarato, nel suo ruolo di amministratore unico di Monteleone Trasporti e di vicepresidente nazionale dell’associazione di categoria delle imprese del settore. Quel progetto, che riguardava il tratto dai confini di Biella fino alla rotonda del sottopassaggio ferroviario dove passa la strada verso Candelo e Sandigliano, era stato accantonato con polemiche circa un anno fa. A mandarlo in archivio fu l’opposizione della fetta (di maggioranza) di consiglio provinciale di centrodestra, guidata da Edoardo Maiolatesi che appartiene a Forza Italia. E fu un boccone amarissimo da deglutire per il presidente (di centrosinistra) Emanuele Ramella Pralungo. Maio spiega, da imprenditore, perché quell’infrastruttura sarebbe utile: «Dobbiamo affrontare il problema in questo modo: non possiamo pensare al risparmio di tre minuti di percorrenza della singola auto che compie il tragitto da Biella a Carisio. Dobbiamo invece calcolare i tre minuti rispamriati dalle 20mila macchine che ogni giorno percorrono quella strada per i 365 giorni dell’anno. Solo considerando il problema da questo punto di vista possiamo intuire l’enorme risparmio di tempo che verrebbe dal raddoppio della strada. Le opere si ripagherebbero in brevissimo tempo. Se poi aggiungiamo il fatto che quell’area del Biellese potrebbe diventare un moderno polo logistico collegato a Novara è assolutamente evidente il vantaggio per il territorio e la sua economia». Parole, quelle di Federico Maio, che non trovano impreparato Emanuele Ramella Pralungo: «Credo che il raddoppio della Trossi sia fondamentale per il nostro territorio se si vuole candidare come un polo logistico interessante. Un altro motivo è legato ai prezzi del mercato immobiliare: non dobbiamo soltanto trovare una soluzione per portare le persone nel Biellese ma anche agevolare il trasporto delle merci prodotte dalle nostre aziende verso l’esterno». Ramella Pralungo promette di riportare il progetto sul tavolo del nuovo consiglio provinciale, dell’assemblea dei sindaci e, ovviamente, delle forze politiche. Da cui, in ultima analisi, arrivò lo stop dell’anno scorso.
Cosa succede in città
Oggi alle 18 al Piazzo è in programma a palazzo Gromo Losa una tavola rotonda sul tema “Riuscire ad ascoltarsi”, in cui debutta l’Accademia dell’ascolto. L’invito arriva da Caritas, Domus Laetitiae e consultorio La Persona al Centro. Intervengono Cristiana Pessina, Riccardo Bresciani e Simone Policante, modera Gianluca Greggio
Oggi alle 20,45 a Biella Fausto Cabra e Sara Lazzaro sono i protagonisti di “Scene da un matrimonio”, dramma ispirato all’omonimo film di Ingmar Bergman e scritto da Alessandro D’Alatri. L’appuntamento è al teatro Odeon, biglietti tra 23 e 32 euro ancora a disposizione a questo link
Oggi alle 21 a Candelo torna al Verdi la rassegna “Tutti pazzi per il cinema”. Sarà proiettato il film “Felicità” (Italia, 2023) di Micaela Ramazzotti. Organizza il tavolo biellese per la salute mentale. Biglietti a 6 euro
I titoli della settimana
Le notizie principali degli ultimi sette giorni secondo le prime pagine dei giornali locali
Lunedì 6
Eco di Biella Biella, morto ex assessore Paolo Mazzia
Martedì 7
Il Biellese Gli ultimi tre anni i più caldi di sempre nel Biellese
La Stampa Il Biellese assediato dal fotovoltaico: «Agricoltura e risicoltura a rischio»
Mercoledì 8
La Provincia di Biella Treni, quattro ore da incubo
La Stampa Biella “maglia nera” della lotteria: record negativo di biglietti venduti
Giovedì 9
Eco di Biella «Morti improvvise» ma non per vaccini
La Stampa Raccolta differenziata da record: «Le bollette saranno meno care»
Venerdì 10
Il Biellese Alcol test, centinaia di kit a ruba nelle farmacie
La Stampa Biella, un centro storico da rifare. Si parte dall’isola pedonale
Sabato 11
La Provincia di Biella Ricercato da sei anni, preso
La Stampa Ferrovie, la battaglia di Pistoletto: «Servono subito risposte concrete»
Domenica 12
La Stampa Ferrovie, i pendolari con Pistoletto: «Bisogna rilanciare le nostre linee»