Il Pnrr rischia l'amputazione
Per una volta i tanto vituperati uffici comunali avevano brillato per efficienza: scelte le opere, redatti i progetti, bandite le gare e, pochi giorni fa, assegnati appalti per circa 20 milioni di euro - solo a Biella - grazie ai fondi del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato da fondi dell'Unione Europea. Ma quando si parla di opere pubbliche c'è sempre un granello di sabbia pronto a infilarsi negli ingranaggi. Stavolta però è un masso grande oltre 56 milioni di euro: sono i soldi che la provincia di Biella perderebbe se l'Ue approvasse la revisione del piano presentata nei giorni scorsi dal ministro Raffaele Fitto. Il Governo ha messo a dieta il Pnrr temendo di non raggiungere l'obiettivo di completare entro il giugno 2026 le opere finanziate, uno scoglio che, se non superato, comporterebbe la restituzione del finanziamento. Tra i capitoli messi in ghiacciaia ci sono le opere di rigenerazione urbana e quelle per combattere il dissesto idrogeologico. Biella risulta la seconda provincia più penalizzata d'Italia, secondo i calcoli della Fondazione Ifel, centro analisi sulla finanza locale legato all'Anci, l'associazione dei comuni italiani: i 56 milioni a rischio sono il 66,7% dei fondi ottenuti, 84,62 milioni di euro. Tra le opere improvvisamente a rischio di restare senza fondi ci sono, per esempio, i sei cantieri già appaltati per la risistemazione di edifici scolastici a Biella tra cui le elementari De Amicis, Pietro Micca e di Chiavazza o la media San Francesco di piazza Martiri. Ma rischierebbe anche l'intervento da tre milioni sulla roggia che passa sotto a via Italia con tanto di idea di farla emergere per un tratto per trasformarla in arredo urbano e richiamo alla storia.
Il taglio non è certo perché l'Unione Europea deve prima approvare la rimodulazione con rinunce del Pnrr italiano. Ci vorranno circa tre mesi dopo i quali, se il piano venisse accettato, «si provvederà alla sostituzione della fonte di finanziamento» come ha detto il ministro Raffaele Fitto per provare a rassicurare i Comuni. Non sarà semplice trattandosi di 16 miliardi da distribuire pressoché in tutte le province italiane. Roberto Pella (Forza Italia), componente della Commissione bilancio della Camera, sposa la linea del Governo: «Sono abituato a dare fiducia a chi rappresenta le istituzioni e ritengo giusta questa scelta». È decisamente meno conciliante il sindaco Claudio Corradino (Lega) nelle sue dichiarazioni ai media locali: «Quello in carica è un Governo amico» ha detto a La Stampa «ma continua a riempirci di immigrati e nel caso del Pnrr taglia soldi ai Comuni che hanno seguito correttamente le procedure. Così non va. Il ministro Fitto deve fare gli interessi degli italiani e non dell'Europa». Non meno duro è stato nelle sue parole a Il Biellese in cui mette in dubbio l'opportunità stessa delle opere (de)finanziate: «Il Pnrr ha prodotto più danni che vantaggi perché avevamo dovuto proporre vecchi progetti che avevamo nel cassetto che ci hanno chiesto di presentare entro un mese e poi sono aumentati anche i costi». Dai giorni della Giunta sorridente per aver fatto presto e bene le gare di appalto da 20 milioni, metà delle quali vinte da imprese locali, sembra passata molto più di una settimana. E, a proposito delle conseguenze di questa situazione delicata, ecco un altro allarme di Corradino: «Abbiamo contratti già firmati per parecchi milioni di euro per lavori da eseguire con imprese biellesi e se ciò avvenisse davvero potrebbero chiederci i danni».
Ipse dixit
“Ho sempre detto che il Governo avrebbe restituito centralità a Biella. Dopo anni di annunci roboanti e di cocenti delusioni e definanziamenti, la Pedemontana è finalmente finanziata e consegnata alla impresa aggiudicatrice! La differenza fra annunci e realizzazioni è la stessa che corre fra politicanti e politici!”
(Post su Facebook del sottosegretario biellese alla Giustizia Andrea Delmastro di ieri pomeriggio, quando la notizia del giorno erano i 50 milioni di finanziamento dal Pnrr messi a rischio dalla rimodulazione proposta all'Unione Europea dal Governo)
Ancora sulla grigliata in carcere
Ha valicato i confini della piccola Biella la polemica legata alla grigliata in carcere a cui hanno partecipato, unici politici invitati, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro (Fratelli d'Italia) e il sindaco Claudio Corradino (Lega). È stata presentata l'annunciata interrogazione al ministro Nordio da parte di alcuni parlamentari del Pd. Sul fronte locale si susseguono i comunicati, da Buongiorno Biella a Biella in Azione: «Il sindaco Corradino e il deputato nonché sottosegretario Delmastro possono partecipare a tutte le grigliate che vogliono, ovviamente" recita quest'ultimo. "Ma quando il convivio avviene in carcere, in quello stesso carcere dove si sta indagando per episodi gravi, con persone indagate per reati che se provati sono l'opposto dei principi e delle regole che chi è al vertice della giustizia italiana dovrebbe invece tutelare e garantire perseguendo chi le viola, sindaco e sottosegretario dovrebbero stare semplicemente altrove». Una lettera dei sindacati della polizia penitenziaria nel frattempo suona come un assist al sottosegretario. Nelle righe la cena viene definita «un gioviale momento di condivisione per incrementare lo spirito di corpo». Quanto agli inviti circoscritti ecco la spiegazione: «È stato invitato il sindaco di Biella e non di altri paesi perché è a Biella che ha sede la Casa Circondariale, detta appunto “di Biella”, e non già per la sua appartenenza ad uno specifico partito politico. È stato invitato il Sottosegretario alla Giustizia con delega al Corpo perché la cena riguardava il personale di Polizia Penitenziaria e non già per la sua appartenenza ad uno specifico partito politico». La lettera ha la firma di numerose sigle sindacali, dal Sinappe di Raffaele Tuttolomondo, indicato come organizzatore della festa (e vicino ad Andrea Delmastro come testimonia la sua foto profilo su Facebook) alla Cgil. Nel frattempo se ne è parlato anche sui media nazionali, con toni e sfumature ovviamente differenti. C'è il Manifesto che ricorda come alla festa «avrebbero partecipato anche alcuni dei 23 poliziotti che a febbraio scorso vennero sospesi perché indagati di tortura nei confronti di tre detenuti. Nel giugno scorso però il Tribunale del Riesame di Torino ha revocato le misure interdittive comminate, derubricando le accuse e cancellando l’ipotesi di tortura, fermo restando che gli agenti sono tuttora indagati per percosse, lesioni e abuso di autorità». E poi c'è Libero: «La crociata del Pd contro il sottosegretario Delmastro forse non sarà arrivata al mobbing ma ci si avvicina parecchio». Quest'ultimo articolo è stato (ovviamente) ritagliato e condiviso da Delmastro sui suoi canali social.
Cosa succede in città
Oggi alle 11 a Rosazza il programma musicale quotidiano del Piedicavallo festival si apre con l'esibizione di Simone Pierini in "Allons enfants de la patrie". L'appuntamento è al circolo di Rosazza. Alle 17 sarà al rifugio Monte Marca all'Oasi Zegna il concerto di fisarmonica di Samuele Telari. Alle 22 al tempio valdese di Piedicavallo la "Liturgia del vespro" vedrà protagonista la chitarra di Leonardo De Marchi
Oggi alle 17,30 a Valdengo prende il via la stagione del calcio nostrano maschile con la prima amichevole del Città di Cossato contro il Rg Ticino, squadra di serie D. Alle 19 scende in campo anche la Biellese sul sintetico di corso 53o Fanteria contro i pari categoria (Eccellenza) del Savio Asti
Oggi alle 20,45 a Rosazza prosegue nelle vecchie scuole del paese la rassegna "Bürsch in festival". L'introduzione storica sarà di Federica Vanni Fioret, mentre a interpretare la scena "Lacrime tra le righe" su testo di Danilo Craveia, saranno Frank Juch e Artemisia Loro Piana di Teatrando, che lasceranno poi il posto all'esibizione di danza affidata a Francesco e Patrizia di Opificiodellarte. L'ingresso è libero ma viene richiesta un'offerta a sostegno dei lavori al santuario di San Giovanni d'Andorno
Oggi alle 21 a Graglia al casolare dei Campra di via del Canale 3 si terrà un concerto di pianoforte dal titolo "Dalla Scandinavia all'Italia tra Ottocento e Novecento" con il musicista Pasquale Belmonte. L'appuntamento è parte della rassegna "Mille e una nota". L'ingresso è libero ma su prenotazione ai numeri 015.2593649 o 339.540560
Oggi alle 22 a Valdilana si darà la caccia alle stelle cadenti insieme all'Unione astrofili biellesi che danno appuntamento al santuario della Brughiera scelto come punto di osservazione
La foto del giorno
Chi vive a Candelo sa che i sindaci sono due: Paolo Gelone, quello regolarmente eletto, lavora in municipio ma al Ricetto c'è il "governo" di un guardiano speciale, un gatto dal pelo rosso che vive tra le mura del borgo medievale da anni. Negozianti, ristoratori, artigiani e artisti del castello e della piazza si prendono cura di lui a staffetta. E lui, ribattezzato Ugo, ricambia con coccole, pose regali, accoglienza discreta alle comitive di turisti e con inquadrature che sembrano fatte apposta per Instagram come questa catturata da Giuliano Beduglio lungo una rua e appena entrata nell'archivio di #innamoratidelBiellese curato da Agenda Digitale. Ugo fu protagonista di un'avventura qualche anno fa quando qualcuno, credendolo un randagio senza cure, probabilmente provò ad adottarlo. Sparito dal Ricetto tra la disperazione dei suoi "sudditi", il principe del castello riapparve qualche giorno dopo su Facebook: era fuggito e lo avevano ritrovato in una gelateria di piazza Martiri a Biella che pubblicò la sua foto cercando i proprietari. Lo riconobbe uno degli artisti che hanno il laboratorio al Ricetto che andò a prenderlo per riportarlo nel suo regno. Da allora non lo ha più lasciato per la gioia dei residenti, dei turisti. E di Instagram.