Il solito rituale

«Piove sempre meno, così non si può andare avanti. Le riserve d'acqua sono insufficienti; la Regione è andata incontro agli agricoltori autorizzando un aumento dei prelievi dai fiumi, ma adesso servono le dighe»: la dichiarazione di Roberto Guerrini, risicoltore a Massazza e presidente della Coldiretti di Biella e Vercelli, è di pochi giorni fa, riportata da La Stampa. Ma potrebbe essere dell’anno scorso, quando lui stesso (era febbraio inoltrato) disse: «È necessario, attraverso un'attenta pianificazione, mettere in atto interventi strutturali per efficientare le risorse idriche. Ad esempio accelerare la realizzazione di invasi». Parlare di invasi, nel Biellese, significa parlare della diga sul Sessera. E il cambiamento climatico è una delle molle che i gruppi di pressione usano perché si realizzi quella mastodontica opera che sta in cima alla lista delle urgenze del cosiddetto Pniissi, il piano nazionale contro l’emergenza idrica ordinato a un consulente dal ministero delle Infrastrutture e consegnato pochi mesi fa.
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