Il vecchio nuovo Movicentro
I meno smemorati probabilmente ricordano i mesi di vent’anni e poco più fa quando piazza San Paolo cambiò un pochino il suo aspetto: era il settembre del 2002 (amministrazione-Susta di centrosinistra) quando partì il progetto di uno di quelli che tutto il Piemonte aveva chiamato Movicentro, ovvero stazioni di interscambio per il trasporto pubblico. La Regione (amministrazione-Ghigo di centrodestra) aveva co-finanziato i lavori in 28 città, Biella inclusa, mettendo insieme allo Stato sul piatto 61,5 milioni di euro sugli 89,5 del costo complessivo di tutti gli interventi. Quello di piazza San Paolo valeva circa 750mila euro ma il contratto con l’impresa appaltatrice aveva ancora le cifre in lire. Vennero realizzate allora le pensiline che ancora adesso si vedono là dove si possono aspettare i bus senza prendere la pioggia, così come i percorsi pedonali compreso quello rialzato che collega l’uscita della stazione ferroviaria alle fermate dell’Atap. In piazza fermano anche i taxi e, prima della dismissione per mancato utilizzo, c’era anche il parcheggio delle bici a noleggio. Oggi in piazza San Paolo c’è un altro cantiere aperto, annunciato con l’immancabile autoritratto accanto alle transenne che delimitano l’area in cui si lavora dall’assessore ai Lavori pubblici Davide Zappalà. Costa 100mila euro la ristrutturazione già cominciata che, per ora, riguarda l’area più vicina allo sbocco di corso Europa. «Con la riqualificazione di piazza Vittorio Veneto» ha dichiarato ai media Zappalà «abbiamo trasferito qui il centro di interscambio dei pullman, soluzione a nostro avviso più funzionale giacché vi è la compresenza della stazione e dei treni». È la stessa ragione per cui vent’anni fa fu creato il cosiddetto Movicentro. Dati alla mano, in effetti, già ora delle quattordici linee, tre delle quali solo urbane (l’anello della linea 900, la Biella-Oropa e la Biella-Barazzetto-Vandorno), che transitano nel capoluogo, solo due non toccano piazza San Paolo o non la usano come capolinea: sono la 350 Sordevolo-Pralungo e la 549 Occhieppo-Verrone. In più si attestano davanti alla stazione ferroviaria tutte le linee dei giri scuole. La cosa davvero nuova, insomma, è la sistemazione di un altro pezzetto di piazza, non il fatto che lì sia il nodo cruciale cittadino per le linee dei trasporti pubblici.
Ipse dixit
“Riteniamo importante che la visione del futuro sindaco possa considerare pochi ma fondamentali elementi fra cui un’azione di promozione per attrarre investimenti e residenti con particolare attenzione ai giovani, l’attrattività della città e del territorio dal punto di vista turistico, lo sviluppo di un nuovo piano regolatore volto al rilancio della città”
(Giovanni Vietti, presidente dell’Unione industriale biellese, dopo l’incontro con quattro dei cinque candidati sindaci)
Mancano ancora gli autisti
Era novembre quando raggiunse i giornali la questione della carenza di autisti dell’Atap, l’azienda municipalizzata dei trasporti pubblici per le province di Biella e Vercelli. Il guaio, legato al primo arrivo dell’influenza tardo-autunnale, costrinse a sopprimere fino a 21 corse in un giorno e non mancarono le proteste di chi si trovò ad aspettare un mezzo invano, come alcuni studenti della zona di Gattinara rimasti a piedi senza poter raggiungere Cossato e le loro scuole. A sei mesi di distanza non è cambiato molto: quasi ogni giorno sul sito dell’azienda compare l’annuncio che indica quali corse saranno soppresse nelle ore successive perché non c’è abbastanza personale per assolvere a tutte le necessità e coprire tutti i turni. Venerdì 24 ne è saltata solo una, la Varallo-Borgosesia delle 7,34. Su oggi ancora non ci sono indicazioni. In compenso è ancora indicato, ed evidenziato in rosso, l’appello ad aspiranti dipendenti con la patente per guidare un bus per candidarsi all’assunzione in Atap. Oggi l’azienda conta su 200 autisti per 180 corse al giorno. E il problema riguarda la carenza di possibili nuovi dipendenti: dipende anche dal costo e dai tempi per acquisire la licenza, da 1300 a 5mila euro con il prezzo che sale più è giovane l’età dell’aspirante guidatore di pullman.
Cosa succede in città
Oggi alle 9 a Candelo comincia la seconda settimana di apertura di Candelo in fiore, la tradizionale manifestazione di primavera al Ricetto dedicata ai florovivaisti che quest’anno ha scelto come tema gli Alpini e la loro adunata prossima ventura. I biglietti per i giorni feriali costano 5 euro, i residenti a Candelo entrano gratis ogni giorno tranne il sabato
Oggi alle 18,30 a Biella ci sarà in via Italia, nella zona dei portici del municipio, un presidio del collettivo femminile “Le parole fucsia” in solidarietà a Soukaina El Basri, la donna di Chiavazza in ospedale a Novara dalla settimana scorsa il cui marito è sospettato del suo tentato omicidio. Il titolo scelto per la manifestazione è “Ci vogliamo vivə”. Aderiscono anche la consigliera di parità della Provincia, le associazioni Underground, VocidiDonne, Non Sei Sola, Donne Nuove, Paviol, Pride Biella, Arci, Better Places, Il Groviglio, Hydro, Anpi
I titoli della settimana
Le notizie principali delle prime pagine negli ultimi sette giorni secondo i giornali locali
Lunedì 20
Eco di Biella Il giallo di Soukaina, mamma-influencer di Biella in fin di vita
Martedì 21
Il Biellese Si schianta dopo la fuga all’alt: inseguimento da film
La Stampa Centri estivi, è scontro: “Snobbati per i voucher i genitori che lavorano”
Mercoledì 22
La Provincia di Biella Il calendario di Mussolini all’aperitivo elettorale di Fratelli d’Italia diventa un caso nazionale
La Stampa Da Biella a Valdilana si scatena la caccia a chi non paga le tasse
Giovedì 23
Eco di Biella «In coma per l’arteria mammaria recisa»: indagato il marito
La Stampa Influencer in coma, arrestato il marito per tentato omicidio
Venerdì 24
Il Biellese Il marito di Siu in carcere si difende: «Non sono stato io a farle del male»
La Stampa Influencer in coma, forse è un cacciavite l’arma che l’ha ferita
Sabato 25
La Provincia di Biella Il miracolo di Siu: si è svegliata
La Stampa Dopo otto giorni di coma ha riaperto gli occhi l’influencer ferita al petto
Domenica 26
La Stampa Un pool di superesperti e l’ex comandante Ris per fare luce sul caso Siu