Inceneritore ai tempi supplementari
Ancora non è arrivato il momento delle decisioni per l’inceneritore (o, per gli appassionati di eufemismi, il termovalorizzatore) di Cavaglià: ieri si è riunita in Provincia la conferenza dei servizi, la maxi-riunione dove enti locali e organismi interessati a valutare un progetto di grande impatto vengono chiamati ad approvarlo o cestinarlo. Ma la seduta si è chiusa con un rinvio al 25 giugno: prima di deliberare serve un passo burocratico-formale necessario, l’esame dei consigli comunali di Cavaglià, Tronzano e Alice Castello della variante urbanistica richiesta per sbloccare il progetto. È una questione di altezze massime di edifici industriali, previste dal piano regolatore e aggirabili solo con apposita deroga per progetti valutati come di utilità pubblica, come sintetizza il circolo Tavo Burat, da poco privato del marchio di Legambiente per un dissidio con la dirigenza regionale. Ma nessuna decisione poteva essere presa nelle ultime settimane di mandato dei vecchi consigli comunali. Ora, dopo il voto, invece sì ed ecco perché la prossima riunione è stata fissata a breve. Se fosse davvero una partita di calcio, la squadra che sembra avere più fiato per i tempi supplementari è quella del no all’inceneritore. Almeno così trapela dalle parole degli stessi ambientalisti che ieri alle 9,30, guidati dal Movimento Valledora, si sono radunati sotto il palazzo della Provincia in concomitanza con la conferenza dei servizi, a cui i loro rappresentanti erano ammessi come uditori. La loro sintesi sui social a fine giornata trasuda ottimismo: «Hanno espresso parere negativo i sindaci dei Comuni interessati e la Provincia di Vercelli. Parere negativo anche dell’organo tecnico della Provincia di Biella giacché le integrazioni presentate in risposta ai tanti quesiti sono state ritenute lacunose, imprecise e fuorvianti. Su molte questioni è stato ritenuto impossibile proporre soluzioni correttive. Attendiamo il 25 giugno con ottimismo sperando nel definitivo stop a questo impianto». L’inceneritore di Cavaglià è stato disegnato per essere installato nell’area dell’ex Zincocelere. Brucerà scorie industriali e artigianali e non i rifiuti urbani del territorio e, nel progetto, è compresa un’enorme ciminiera alta quasi 100 metri. A2A è il promotore: il colosso multiservizi è già gestore della discarica e partner tecnologico del progetto europeo del “recycling hub”, il polo di riciclaggio degli scarti tessili che sorgerà in provincia.
Ipse dixit
“Senza coltivare sogni impossibili, eravamo coscienti che saremmo giunti non in posizione di vertice e ciò è avvenuto. Accettiamo comunque il verdetto molto serenamente e, comunque, convinti di avere svolto un ottimo lavoro, soprattutto in funzione del poco tempo a disposizione e delle limitate risorse economiche messe in campo. Abbiamo gettato un seme che speriamo possa germogliare con il tempo e che possa essere il primo di una serie di passi destinati a farci evolvere e trasformarci in una forza maggiormente strutturata ed efficace”
(Messaggio post-elezioni della lista Nova Bugella. Il suo candidato sindaco Riccardo Ramella si è fermato allo 0,91%)
Ci sarebbe anche la diga
Alla voce “problemi accantonati durante la campagna elettorale ma che tanto poi tornano”, ecco il progetto della diga sul Sessera. Il verdetto sul grande invaso in cima alla lista dei desideri del Consorzio di bonifica della Baraggia (e dei risicoltori assetati di scorte d’acqua garantite) è in ritardo di un paio di mesi. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini (Lega) aveva promesso entro la fine di aprile la presentazione del Pniissi, il piano nazionale degli invasi. Ma non sono cose da farsi prima di un appuntamento con il voto, quando si rischia a ogni passo di accontentare un elettore per farne arrabbiare due. Difatti del piano non si è ancora vista traccia. Nel frattempo il Piemonte avrà verosimilmente un nuovo assessore all’Agricoltura. Quello uscente, il leghista Marco Protopapa, non è stato rieletto, uno dei componenti della vecchia giunta-Cirio ad avere perso il posto insieme alla biellese Chiara Caucino. Ed era senza dubbio uno dei principali sponsor della diga dalle parti della Regione. Le associazioni ambientaliste intanto ce la mettono tutta per tenere alta l’attenzione. Proprio oggi alle 18 la sala delle colonne del Centro territoriale volontariato di via Ravetti ospita una conferenza con Giovanni Negro, dottorando in ingegneria ambientale al Politecnico di Torino, che parlerà del progetto valsesserino insieme allo storico Marcello Vaudano e all’attivista Daniele Gamba. «lI caso della Valsessera» scrive il circolo Tavo Burat ex Legambiente per presentare la serata «verrà portato ad esempio dell'assurdo sistema di valutazione delle opere per affrontare le crisi idriche in Italia e in Piemonte. La diga sul Sessera si è dimostrata, nei fatti, un'opera non prioritaria, di scarsa utilità, costosa ed impattante».
Cosa succede in città
Oggi alle 10 al Piazzo comincia a palazzo Ferrero con un ciclo di conferenze e laboratori la prima giornata di Biella Saperi e Sapori, rassegna dell’enogastronomia locale curata da Fondazione Biellezza. Gli incontri vedranno protagonisti alle 10,15 il caseificio Valle Elvo e la sua organizzazione sul territorio, alle 11 la cooperativa Terra di Casa e la produzione di legname per l’edilizia, alle 11,45 la proiezione del film “Alle sorgenti del burro”. Sempre alle 10 ma al caseificio Rosso di Pollone inizia una visita guidata allo stabilimento. Alle 14,30 appuntamento in Burcina con il trekking e, alle 18, alla galleria d’arte Bi-Box di via Italia ci sarà una lezione sul riso con l’esperto Edoardo Ferla. Alle 20 cena con degustazione di vini del territorio da Cenoira in piazza San Giovanni Bosco (prenotazioni al 370.3733836)
Oggi alle 18 a Biella la rinnovata piazza Vittorio Veneto ospita la prima serata dell’anteprima di BollediMalto, il festival della birra artigianale che andrà come di consueto in scena alla fine di agosto. Le postazioni del cibo da strada e dei birrifici artigianali si alterneranno ai banchetti con prodotti enogastronomici locali. La piazza resterà aperta fino a mezzanotte. Anche questo appuntamento fa parte del programma di Biella Saperi e Sapori
Oggi alle 18 a Cossato prima serata della festa dei risotti dei donatori, che servirà a raccogliere fondi per i donatori di sangue del gruppo Fidas. Le specialità del giorno nell’area del mercato coperto saranno i risotti gorgonzola e noci, alla zucca e “del donatore”. Dopo cena ci sarà la musica del gruppo Shock
Oggi alle 20,45 al Piazzo l’Accademia Perosi ospita nella sala concerti al primo piano di palazzo Gromo Losa il violista dell’orchestra della Scala di Milano Danilo Rossi che si esibirà insieme al pianista Stefano Bezziccheri in un programma di composizioni di Glinka, Schumann, Brahms e Nino Rota. Biglietti a 15 euro (interi), a 10 euro (Under 27) e a 5 euro (Under 13)
La foto del giorno
Mercoledì poco prima delle 15, in una sala consiglio di palazzo Oropa assai meno affollata della notte del voto, Marzio Olivero è stato ufficialmente proclamato sindaco di Biella. Attorno a lui molta calma, rispetto al chiasso della festa post-elezione: qualche dipendente comunale, dalla segretaria generale al comandante della polizia municipale, e una sola militante di Fratelli d’Italia, Livia Caldesi con cui ha condiviso ogni passo del cammino politico. Quando la presidente della commissione elettorale ha letto la formula di rito, Olivero ha faticato a trattenere l’emozione, quasi venendo meno al suo impegno nel restare impassibile. Poi ha affrontato la prima difficoltà del suo mandato, come ha raccontato l’edizione internet de Il Biellese: imparare a ripiegare la fascia tricolore.