La Coldiretti e i numeri del riso
Più di un pacco di riso su quattro venduto in Italia arriva dall’estero, dice Coldiretti nazionale lanciando un allarme a cui le terre basse di Biellese e Vercellese sono particolarmente sensibili, con la loro vocazione agricola legata al “mare a quadretti”. Ma siamo davvero a rischio di una sostituzione etnica (absit iniuria verbis) sulle nostre tavole? C’è un modo per tenere sotto controllo in tempo quasi reale importazioni ed esportarzioni del riso in Italia ed è consultare i dati diffusi dall’Ente nazionale risi, delegato dal ministero dell’Agricoltura per questo particolare prodotto. Nella campagna settembre 2022-maggio 2023 (dal mese del raccolto in poi), nel nostro Paese è entrato il 17,1% di riso in meno rispetto allo stesso periodo del biennio 2021-2022. Solo il 4,5% del prodotto acquistato dall’estero è di categoria “lungo A”, ovvero chicco lungo e dal diametro ampio, quella in cui ricadono i risi tipici della nostra zona, dal Carnaroli in poi. L’84,6% invece è di tipo “lungo B”, altrimenti chiamato “indica”: è quello a chicco lungo tipico dell’Asia, come il basmati. In totale si tratta di 161.392 tonnellate di riso arrivate da oltre confine. È meno della metà del riso che l’Italia ha ceduto all’estero nello stesso periodo, anzi in un lasso di tempo inferiore: 106.391 verso i Paesi che non appartengono all’Unione Europea, 260.529 (dato aggiornato a febbraio) verso gli altri 26 componenti dell’Ue. Anche questi dati sono in calo rispetto al 2021-2022 ma, per esempio, abbiamo esportato da settembre a maggio oltre 150mila tonnellate di riso “lungo B”, poco meno della quantità che l’Italia ha acquistato dall’Asia (Pakistan, Myanmar e India sono i partner privilegiati).
Ipse dixit
“Allora sveliamo il segreto. Ormai me lo chiedono in millemila. Perché ti fai crescere i capelli? Non è estetica e si capisce, non è giovanilismo, non è regressione adolescenziale. Non è un voto, ne’ il conto alla rovescia di quando smetterò di fare il sindaco. Crescono per essere donati per farne parrucche per i malati oncologici. Alla mia età ho capito che la mia testa serve a poco ma per farci crescere i capelli funziona ancora. Mistero svelato. Fatelo pure voi”
(Stefano Ceffa, sindaco di Bioglio e presidente del consorzio socioassistenziale Cissabo per il Biellese orientale)
Il bonus bimbi fatto a Pollone
Ci sono 500 euro di bonus per ogni dipendente che diventa genitore nel contratto integrativo sottoscritto al lanificio Piacenza di Pollone. Ne avranno diritto coloro che avranno un figlio o una figlia per nascita o per adozione nel triennio fino al 2025, tempo di durata dell’intesa. L’accordo tra azienda e sindacati punta molto sul sostegno alle famiglie ed è un gesto concreto, in un momento in cui il tema della natalità in calo è spesso sulla bocca di tutti, ma con la sensazione che poco del dibattito si materializzi in iniziative vere. Insieme al beneficio economico, madri e padri che lavorano nella fabbrica del cashmere potranno avere permessi speciali retribuiti nei giorni dell’inserimento negli asili nido e nelle scuole materne. In più verranno premiati con borse di studio fino a duemila euro i figli diplomati o laureati con voti eccellenti. La Piacenza è una delle imprese che più è cresciuta negli ultimi anni: dai 200 dipendenti circa degli anni prima della pandemia, ora il gruppo ne conta più di 500, sommando alle nuove assunzioni a Pollone le maestranze di Cerruti, Lanificio Piemontese e Arte Tessile, le tre acquisizioni degli ultimi anni, con la prima in particolare che ha riportato in mani biellesi un marchio storico la cui maggioranza era detenuta da un fondo d’investimento norvegese.
Cosa succede in città
Oggi alle 8 a Ivrea si apre la seconda giornata (ma la prima completa) del festival letterario “La grande invasione”. Tra gli ospiti Luca Misculin de Il Post e i podcaster della stessa testata Stefano Nazzi e Chiara Alessi, Marco Pastonesi per parlare di rugby, Vasco Brondi e Paolo Cognetti per parlare di lettura, Arisa intervistata da Matteo Bianchi. Il programma completo è qui
Oggi alle 11 a Biella la Festa della Repubblica sarà celebrata nuovamente in piazza Duomo, con la lettura del messaggio del presidente Mattarella da parte del prefetto Silvana D’Agostino e con la presenza della Banda Verdi e della fanfara dei Bersaglieri di Biella. Saranno nominati Cavalieri della Repubblica Monica Mirani, Alessandro Bixio e Renato Catto
Oggi alle 21 a Tavigliano il concerto “Notte di note ai piedi del monte Casto” è l’evento principale della prima giornata di “La valle dell’acqua” che animerà la valle Cervo fino a domenica. Canterà il coro Le voci del sabato sera. Nel programma della giornata anche visite guidate e degustazioni
Numb3rs
Negli ultimi giorni rimbalza su Twitter una statistica che vuole l’Italia al terzultimo posto in Europa per percentuale di persone laureate o con un’istruzione terziaria. Sono più o meno le stesse cifre comparse a fine 2022 sulle classifiche della qualità della vita de Il Sole 24 Ore, da cui risulta che Biella è salita comunque sopra la media nazionale: 29,3% della popolazione tra i 25 e i 39 anni, contro il 26,72% dell’intera penisola. Il dato ci porta al secondo posto in Piemonte, dietro alla sola Torino.